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iniziativa per un comitato europeo per la difesa dei dirit ti e delle libertà democratiche
- Subject: iniziativa per un comitato europeo per la difesa dei dirit ti e delle libertà democratiche
- From: "L'altra Lombardia - SU LA TESTA" <laltralombardia at laltralombardia.it>
- Date: Tue, 28 Mar 2006 11:16:39 +0200
27 marzo 2006 Cari compagni, vi inviamo un appello che abbiamo ricevuto da alcuni avvocati che difendono dei prigionieri politici in Europa. Questo appello che vi proponiamo di sottoscrivere é un invito a tutti i democratici e ai comunisti affinché, al di là delle rispettive differenze e collocazioni politiche, si facciano carico di un impegno coerente per la liberazione dei detenuti politici rivoluzionari in tutta Europa, con specifico riferimento ad alcuni detenuti politici comunisti italiani in carcere in Francia. Se volete aderire all'appello scrivete a <mailto:laltralombardia at laltralombardia.it>laltralombardia at laltralombardia.it. Di seguito vi alleghiamo il testo dell'appello internazionale e l'invito ad aderire che ci hanno inviato i due avvocati tedeschi a cui fa capo l'iniziativa. Saluti comunisti Giorgio Riboldi Associazione politico-culturale L’altra Lombardia - SU LA TESTA sede nazionale Milano tel: 339 195 66 69 - 338 98 75 898 e-mail: <mailto:laltralombardia at laltralombardia.it>laltralombardia at laltralombardia.it web: <http://www.laltralombardia.it>www.laltralombardia.it TESTO DELL'APPELLO INTERNAZIONALE Iniziativa per un Comitato Europeo per la Difesa dei Diritti e delle Libertà Democratiche Appello per la Difesa e l'Estensione dei Diritti e delle Libertà Democratiche!Il coraggioso "No" al voto per la costituzione europea ha portato la crisi politica dell'Unione Europea a un chiaro punto di rottura. Le classi dominanti dell'Europa temono un'ulteriore passo avanti del movimento della classe operaia e delle masse popolari nei loro paesi e stanno incrementando le misure di repressione diretta e costruendo un sistema di sorveglianza e di controllo. Vogliono indurre le masse popolari a sostenere l'uso aperto della forza da parte dello Stato, o perlomeno fare sì che ci facciano l'abitudine. L'abolizione dei diritti democratici e delle libertà, la fascistizzazione dell'apparato statale e delle istituzioni della UE e la repressione aperta sono tutte misure che vengono attuate dalle classi dominanti sotto il pretesto della "lotta contro il terrorismo". Secondo la decisione del Consiglio Europeo del 27 dicembre 2001, ogni azione politica può essere qualificata terroristica "se condotta con l'obiettivo di forzare in modo illegittimo un governo o una organizzazione internazionale a fare o non fare qualcosa" (Gazzetta Ufficiale della UE, 28 dicembre 2001). Esempi recenti mostrano cosa significa questa "lotta contro il terrorismo" per le masse popolari. Il 22 giugno 2005, il brasiliano Jean Charles de Menezes è stato assassinato legalmente dalla polizia britannica a Londra con il pretesto della "lotta contro il terrorismo". Alle proteste giovanili in Francia il governo ha reagito con l'imposizione dello stato di emergenza. All'inizio dello scorso ottobre blocchi di portuali e marinai in sciopero a Marsiglia e ad Ajaccio (Corsica) sono stati attaccati da Unità Anti-Terrorismo francesi e da forze militari che hanno impiegato carri armati ed elicotteri. Lo sdegno in tutto il paese e la solidarietà internazionale hanno portato alla liberazione immediata di due dirigenti dello sciopero che erano stati arrestati. In Germania e in altri paesi stanno aumentando i licenziamenti motivati da ragioni politiche nelle fabbriche, e si estende una vasta resistenza contro queste misure. Questi atti arbitrari e queste misure repressive non sono manifestazioni isolate! Dietro istigazione del governo Berlusconi Giuseppe Maj, Giuseppe Czeppel, membri del (nuovo) Partito Comunista Italiano, sono stati arrestati a Parigi tra maggio e luglio del 2005 per ragioni inconsistenti. Angelo D'Arcangeli, simpatizzante del (n)PCI, è stato arrestato a giugno 2005, tenuto in carcere per mesi prima di essere liberato grazie a una vasta mobilitazione internazionale. Il governo Berlusconi li accusa di "attività terroristiche" perchè essi chiamano alla lotta per la liberazione rivoluzionaria dallo sfruttamento e dall'oppressione e per fare dell'Italia una società socialista, e perciò hanno sostenuto la necessità di ricostruire un (nuovo) Partito Comunista in Italia. Rivendichiamo la loro immediata liberazione. La resistenza contro la disoccupazione di massa e l'abolizione delle conquiste sociali in Europa si organizza superando i confini nazionali. Questo sviluppo è promosso attivamente dalle forze rivoluzionarie. Per questo motivo e in tale situazione quando i rivoluzionari vengono arrestati la cosa riguarda tutte le masse popolari democratiche, progressiste e rivoluzionarie. Per questo motivo sosteniamo un'ampia Iniziativa Europea per la Difesa e l'Estensione dei Diritti e delle Libertà Democratiche. Per una stretta collaborazione e solidarietà della classe operaia e del movimento delle masse popolari nei paesi europei contro l'Europa dei monopoli internazionali! Viva la solidarietà internazionale Primi firmatari... Contatti: iniziativa per un "Comitato Europeo per la liberazione immediata dei membri del (n)PCI arrestati', presso l'Ufficio Legale Roland Meister, Scmahlhorstr. 1c, D-45899 Gelsenkirchen, Germania, Tel; ++49(209)3597679. E-mail: <mailto:raemeisterppge at t-online.de>raemeisterppge at t-online.de. TESTO DELL'INVITO ALL'ADESIONE INVIATO DAI DUE AVVOCATI TEDESCHI Meister & Partner Recthsanwaltbüro Care signore e signori, cari colleghi In questo inizio del 2006 vorremmo augurarvi un anno nuovo felice e di successo. Vorremmo anche cogliere l’opportunità di indicarvi una questione che quest’anno acquisterà importanza e quindi richiede attenzione particolare. La difesa e l’estensione dei diritti e delle libertà democratiche. Misure come l’estensione dell’immaganizzamento di dati telefonici passate alla fine del 2005 nella UE (l’ulteriore peggioramento delle cosiddette "leggi antiterrorismo" in una serie di Stati europei nelle settimane passate), il piano per il dispiegamento interno delle forze Armate della Germania Federale, la sorveglianza dei giornalisti dal BND, il servizio segreto tedesco per gli esteri, la bozza presentata pochi giorni fa dal Segretario tedesco per gli Interni per un peggioramento delle leggi per gli stranieri stanno incontrando un’opposizione popolare crescente. Sono questioni che sottolineano la necessità di assumere iniziative per la difesa dei diritti e delle libertà democratiche a livello Europeo, al di là delle linee di partito e dei confini nazionali. Perciò sosteniamo l’iniziativa per un Comitato Europeo per la Difesa e l’Estensione dei Diritti e delle Libertà Democratiche promossa nella proposta allegata per l’appello. Noi stessi sosteniamo tale appello. Sarebbe gradito che anche voi deste tale sostegno. Saremmo lieti di concludere in tal senso entro Marzo 2006. Sarebbero graditi anche, come sostegno all’iniziativa, suggerimenti e contributi da parte vostra, e pure sarebbe gradito che inoltraste questo appello a persone o organizzazioni che potrebbero essere interessate Le risposte possono essere inviate per posta elettronica o all’indirizzo dell’ufficio legale a Gelsenkirchen. Dopo che saranno segnati i primi firmatari, i piani per il lavoro ulteriore dell’iniziativa saranno di dare ampia pubblicazione all’appello e preparare un incontro per una ulteriore consultazione entro l’anno. Roland Meister, avvocato Frank Jasenski, avvocato.
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