My name is Rachel Corrie









Una notizia giuntaci in questi giorni ci ha amareggiato ed allarmato: a New
York la rappresentazione teatrale "My Name is Rachel Corrie" , prevista per
il 22 marzo al New York Theatre Workshop (NYTW) è stata annullata.

La pièce teatrale, basata principalmente sulle
<http://www.centropacecorrie.it/pagina rachel/rachmail it.htm>e_mail che
Rachel inviava regolarmente ai genitori (l'ultima è di febbraio 2003, pochi
giorni prima di morire), era stata presentata dall'attore inglese Alan
Rickman e dalla giornalista del Guardian Katerine Viner per la prima volta
a Londra al Royal Court Theatre nel 2005 con grande successo di pubblico e
critica; solo un mese fa aveva ottenuto a Londra tre importanti
riconoscimenti (Theatregoers Choice Awards) per la migliore opera prima, la
migliore interpretazione e la miglior regia.
Il fatto sta suscitando una ondata di proteste negli USA e molti esponenti
del mondo artistico, culturale, giornalistico hanno espresso posizioni
molto dure contro questo atto di censura. Tra questi la famosa attrice
<http://www.democracynow.org/article.pl?sid=06/03/08/1620208>Vanessa
Redgrave che ha definito questa cancellazione dello spettacolo "un atto di
catastrofica codardia" ed il giornalista Robert Fisk che
su<http://news.independent.co.uk/world/fisk/article350569.ece> The
Independent , lo ha considerato come uno degli atti più vergognosi di
questi ultimi tempi.

Le organizzazioni che fanno riferimento alla figura di Rachel si sono
giustamente mobilitate e stanno organizzando a New York, nello stesso
giorno, il 22 marzo, in cui My Name is Rachel Corrie avrebbe dovuto aprire
il New York Theatre Workshop, un evento alternativo presso la
<http://www.theriversidechurchny.org/>Riverside Church di Manhattan durante
il quale attori, scrittori, attivisti dei movimenti per la pace leggeranno
gli scritti e le mail di Rachel Corrie
(<http://www.rachelswords.org/rachels-emails/>writings of Rachel Corrie).

Il nostro Centro, su invito di Cindy Corrie, parteciperà a tale evento con
un proprio videoclip basato sugli scritti di Rachel.



Massimo Arata, presidente del Centro per la Pace e la Nonviolenza
dell'Ovadese "Rachel Corrie"



<http://www.centropacecorrie.it/>www.centropacecorrie.it