18 Marzo a Roma:LIBERIAMOCI DALLA GUERRA!



fhttp://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=12884

Diffondo questa lettera appena arrivata di Nella Ginatempo,
infaticabile compagna di Bastaguerra e Vialebasi, per chiedervi quanto
lei stessa prega di fare ai destinatari della mail: diffusione
personale, siamo a questo punto. L'Informazione e  i comunicati
statunitensi per la minaccia Iran fanno il resto...
Di seguito il comunicato e le iniziative del Comitato promotore.
A tutti grazie e al 18 marzo!
                       ****************
Carissime/i, siamo alla stretta finale per la manifestazione.
Vi segnalo anzitutto il Manifesto di oggi, per chi non l'avesse ancora
letto, ci sono quattro pagine dedicate al 18 marzo e al nostro
movimento.
LA MANIFESTAZIONE HA BISOGNO DI SOSTEGNO !!!
Diamoci appuntamento alle 14 puntuali  davanti a S. Maria degli Angeli.
Vorrei avere conferma che ci sono almeno dieci persone disposte a
portare il grande striscione nero con scritta rossa LIBERIAMOCI DALLA
GUERRA. In caso contrario portiamo striscioni più piccoli e bandiere
arcobaleno. Perciò fatemi sapere a stretto giro.
Scrivete mail e sms per sollecitare persone a venire in piazza.
Telefonate alle radio e ai giornali locali. C'è ancora tanta gente che
non ha ricevuto neanche l'informazione che sabato si manifesta contro
la guerra a Roma.
A presto Nella Ginatempo

                    *******************************
A tre anni dalla guerra contro l'Iraq 18 marzo 2006: manifestazione per
la pace a Roma
Alle ore 14,30 CORTEO DA PIAZZA ESEDRA A PIAZZA NAVONA
Il Comitato Organizzatore del 18 marzo Fonte:
http://www.18marzo.unmondodiverso.it/
15 marzo 2006
L'Italia che ripudia la guerra
L'Italia che ripudia lo scontro di civiltà

Il 18 marzo sarà il terzo anniversario dell'inizio della guerra
all'Iraq. Sarà una giornata internazionale di mobilitazione, con
manifestazioni e iniziative in tutto il mondo.


Nel nostro paese, questa giornata assume una importanza particolare.
Saremo in piena campagna elettorale: crediamo che mettere la pace al
primo posto sia cruciale. Siamo convinti sia importante in questo
periodo ribadire a chiunque governerà il nostro paese nei prossimi anni
che una politica estera alternativa è una priorità e una necessità,
convinti come siamo che la pace sia l'unica sicurezza possibile.
Nelle ultime settimane il governo, dopo aver trascinato il paese in una
guerra di occupazione, ha anche gettato l'Italia da protagonista nella
costruzione dello scontro di civiltà. Se c'è un compito a cui oggi il
nostro paese deve assolvere, nella difficile situazione internazionale,
è invece opporsi a ogni tentativo di costruire una artificiosa
frontiera armata fra "mondo islamico" e "mondo occidentale". Ripudiare
l'intolleranza, qualsiasi forma di razzismo, ogni tentativo di
affermare la superiorità della civiltà occidentale, rimettere al centro
i diritti di donne e uomini, indipendentemente da appartenenze
religiose, è indispensabile per evitare ulteriori disastri.
Per questo, saremo a Roma il 18 marzo, dopo una settimana di iniziative
diffuse in tutta Italia, rispondendo all'appello europeo:
LA PACE AL PRIMO POSTO
giornata internazionale contro la guerra e le occupazioni

Tre anni fa, una coalizione guidata dal Governo USA diede avvio alla
guerra contro l'Iraq.
Oggi, le ragioni per mobilitarsi contro la guerra sono sempre più evidenti.
Il 18 marzo 2006 manifesteremo in tutta Europa, insieme ai movimenti
statunitensi e globali per l'immediato e incondizionato ritiro di tutte
le truppe straniere dall'Iraq contro la guerra preventiva, la sua
estensione alla Siria, all'Iran e al Medio Oriente;per una soluzione
pacifica della questione kurda per la fine dell'occupazione israeliana
dei territori palestinesi e di Gerusalemme Est,per l'attuazione di
tutte le risoluzioni internazionali, per una pace giusta fra Israele e
Palestina,per la creazione di uno stato palestinese indipendente per il
disarmo, la riduzione delle spese militari, l'eliminazione delle basi
militari straniere e delle armi di distruzione di massa per politiche
estere alternative, che rifiutino le logiche neoliberiste e
costruiscano relazioni eque fra i popoli per il rispetto dei diritti
umani, la difesa delle libertà democratiche e civili contro la
repressione, la fine delle torture, delle detenzioni illegali, delle
prigioni segrete per la libera circolazione dei migranti.
Facciamo appello ai cittadini e alle cittadine, ai gruppi alle
organizzazioni e ai movimenti a dare il proprio contributo alla
giornata del 18 marzo, che si svolgerà con le seguenti caratteristiche:
ore 10.30, Palazzo Valentini, Sala Di Liegro
via IV Novembre 119/A
Incontro pubblico
con familiari di soldati inviati sui fronti di guerra e soldati che si
oppongono alle guerre in corso Saranno presenti: Lou Plammer
(statunitense, rappresentante di
Military Family Speak Out),
Jeremy Nickel (statunitense, rappresentante di Iraqi Veterans Against
the War),
George Solomou (inglese, rappresentante di Military Family against the War),
Yonathan Shapira (israeliano, refusnik ),
una madre rappresentante dell'associazione russa dei famigliari contro
la guerra in Cecenia, Salvatore Pilloni (padre di un soldato italiano
ammalato di leucemia),un militare italiano di ritorno da Nassirya,Ory
Yossur e Raed Al-Haddar (israeliano e palestinese associazione
Combattenti per la Pace), Philp Rushton (autore del libro 'Riportiamoli
a Casa'),Don Luigi Ciotti (presidente di Libera),Falco Accame
(presidente dell'Associazione nazionale dei familiari delle vittime
delle Forze armate)


Saluto del Presidente della Provincia di Roma
Enrico Gasbarra
ore 14,30
CORTEO
DA PIAZZA ESEDRA A PIAZZA NAVONA
In Piazza Navona interverranno tra gli altri Giuliana Sgrena,
giornalista de il manifesto, Sigfrido Ranucci, giornalista di Rai News
24, i familiari di soldati inviati sui fronti di guerra e soldati che
si oppongono alle guerre in corso.
ore 18,30, Teatro Eliseo
Via Nazionale 183
Video e concerto dal vivo
Proiezione del documentario sulla scuola di musica Al Kamandjati per
bambini palestinesi
Concerto di Dal'Ouna, orchestra di solidarietà internazionale
diretta da Ramzi Abureduan, originario di un campo profughi di Ramallah
Chiediamo a tutti e tutte di portare con sé una bandiera della pace.
Daremo vita come sempre a una manifestazione plurale, dove saranno
rappresentate le diverse articolazioni del movimenti contro la guerra e
per la pace, che però convergono sui contenuti espressi nell'appello
promosso dal
Forum Sociale Europeo.
A coloro che in questo paese credono giusto esaltare le stragi o
l'intolleranza diciamo che consideriamo questa esaltazione
incompatibile con le nostre iniziative, che al contrario vogliono
mettere al centro il valore della pace, dei diritti, della giustizia e
della convivenza.





Carissime/i, siamo alla stretta finale per la manifestazione.
Vi segnalo anzitutto il Manifesto di oggi, per chi non l'avese ancora letto, ci sono quattro pagine dedicate al 18 marzo e al nostro movimento.
LA MANIFESTAZIONE HA BISOGNO DI SOSTEGNO !!!
Diamoci appuntamento alle 14 puntuali  davanti a S. Maria degli Angeli. Vorrei avere conferma che ci sono almeno dieci persone disposte a portare il grande striscione nero con scritta rossa LIBERIAMOCI DALLA GUERRA. In caso contrario portiamo striscioni più piccoli e bandiere arcobaleno. Perciò fatemi sapere a stretto giro.
Scrivete mail e sms per sollecitare persone a venire in piazza. Telefonate alle radio e ai giornali locali. C'è ancora tanta gente che non ha ricevuto neanche l'informazione che sabato si manifesta contro la guerra a Roma. A presto nella Ginatempo