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Notiziario AAdP del 25.02.2006
- Subject: Notiziario AAdP del 25.02.2006
- From: "Gino Buratti" <buragino at tin.it>
- Date: Sat, 25 Feb 2006 11:49:00 +0100
Notiziario settimanale telematico AAdP del 25/02/2006 Il presente notiziario settimanale, oltre ad essere un servizio di informazione sulle diverse iniziative promosse dalle associazioni, è anche uno spazio aperto per condividere pensieri, documenti, riflessioni, proposte, ma anche suggerimenti di letture, recensioniŠ sui temi della pace, della nonviolenza, della giustizia, della solidarietà, dei dirittiŠ: chiunque voglia dare il proprio contributo deve solo farlo pervenire all'AAdP chiedendone la pubblicazione sul notiziario. Le iniziative in programma, che devono essere pubblicate, è necessario che siano comunicate entro il venerdì della settimana precedente nella quale si svolgono. I notiziari settimanali sono pubblicati anche sul sito dell'AAdP, <http://www.aadp.it/>www.aadp.it, nel quale potete trovare molti articoli e documenti. Se invece non volete più ricevere il presente notiziario, siete pregati di comunicarcelo chiedendo la cancellazione dalla mailing list. Puoi consultare l'<http://www.aadp.it/notiziario/2005/2005indice00.mht>Indice articoli 2005 ********************** S O M M A R I O 1) Riepilogo delle iniziative segnalate (dal 25/02/2006 al 05/03/2006): 25/02/2006 (Capannori (LU)) - Acqua nella Piana di Lucca: dalla gestione dell'emergenza al governo del bene comune 25/02/2006 (Massa) - Nel fango del dio pallone. La storia maledetta di Carlo Petrini, centravanti di serie A con Alessandro Castellucci, scritto da Giulio Baraldi e Alessandro Castellucci, regia Giulio Baraldi, musiche Fabrizio De Andrè, Radiohead, Jetro Thuli, Yann Tiersen 28/02/2006 (Firenze) - Leggere le migrazioni: strumenti e indagini della Regione Toscana 01/03/2006 (Massa) - Culture giovanili, Istituzioni, Movimenti, Valori. Incontro con il prof. Mario Aldo Toscano, Direttore Dipartimento Scienze Sociali Università di Pisa. 01/03/2006 (Massa) - Riunione Senato AAdP 01/03/2006 (Massa) - Concerto degli LES ANARCHISTES. Prima del concerto si terrà il dibattito "Amnistia indulto questione primaria", a cui hanno già garantito la partecipazione Haidi Giuliani e Gigi Malabarba 02/03/2006 (Carrara) - All'interno della rassegna "Cinema giovani 2006", proiezione del film: "Private", di Saverio Costanzo 2) Contributi e riflessioni Resistenza civile (di Anna Bravo) La resistenza nonviolenta (di Anna Bravo) La shoà e i giusti in italia (di Anna Bravo) 3) Appelli/Proposte/Iniziative Appello per l'attuazione del protocollo di Kyoto proposto ai candidati alle elezioni del 2006 4) Recensioni Museo dell'Emigrazione della Gente di Toscana (Comune di Mulazzo) 5) Allegati: Alleghiamo alla presente mail, scusandoci se risulta particolarmente pesante, due riviste interessanti, che, se volete, potete ricevere chiedendo l'iscrizione alla mailing list. "Pace e difesa", foglio informativo del Centro Studi Difesa Civile (numero speciale Colombia) "Liberarsi (dalle necessità del carcere)", rivista mensile dell'Associazione Pantagruel di Firenze - numero di febbraio 2006. ********************** **** Contributi e riflessioni Resistenza civile (di Anna Bravo) Tratto dal n. 1213 della "La nonviolenza è in cammino", del 21 febbraio 2006, riportiamo il saggio di Anna Bravo, originariamente pubblicato come voce "Resistenza civile", in Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., Einaudi, Torino 2000-2001. Anna Bravo (per contatti: <mailto:anna.bravo at iol.it>anna.bravo at iol.it ), storica e docente universitaria, vive e lavora a Torino, dove ha insegnato Storia sociale. Si occupa di storia delle donne, di deportazione e genocidio, resistenza armata e resistenza civile, cultura dei gruppi non omogenei, storia orale; su questi temi ha anche partecipato a convegni nazionali e internazionali. Argomenti del saggio: Forme di lotta La Resistenza e la figura femminile Il senso comune storiografico Il concetto di resistenza civile Resistenza civile e resistenza delle donne Riferimenti bibliografici Leggi articolo: <http://www.aadp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=85>http://www.aadp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=85 (autore articolo: Bravo Anna) ------------------------------- La resistenza nonviolenta (di Anna Bravo) Tratto da "La nonviolenza è in cammino", n.1214 di martedì 21 febbraio 2006, pubblichiamo saggio di Anna Bravo, originariamente pubblicato sul quotidiano "La Repubblica" del 26 aprile 2005. Anna Bravo (per contatti: <mailto:anna.bravo at iol.it>anna.bravo at iol.it ), storica e docente universitaria, vive e lavora a Torino, dove ha insegnato Storia sociale. Si occupa di storia delle donne, di deportazione e genocidio, resistenza armata e resistenza civile, cultura dei gruppi non omogenei, storia orale; su questi temi ha anche partecipato a convegni nazionali e internazionali. Al tempo della seconda guerra mondiale, in Europa e negli Stati Uniti circolava l'espressione "sdraiarsi come un danese" La Danimarca non si era opposta con le armi all'occupazione nazista, il governo socialdemocratico, pur protestando contro la violazione della neutralità, era rimasto in carica, aveva consentito alla messa fuori legge dei comunisti, si lasciava usare come "vetrina democratica" del III Reich, collaborava mantenendo relazioni economiche con la Germania. Dunque la Danimarca si era "sdraiata", allo stesso modo di una donna che si sottometta all'assalto maschile - i discorsi politici ricorrono spesso a metafore sessuali. Strana collaborazione, però, lontanissima dallo zelo della Francia di Vichy. Visto che la Germania ha sottoscritto un memorandum in cui si impegna a non ingerirsi negli affari interni danesi, il governo sceglie di prenderlo alla lettera, muovendosi sul filo del rasoio con la tattica del "come se": come se la Germania intendesse davvero rispettare i patti, come se la minuscola Danimarca potesse negoziare da pari a pari. A volte ci riesce. Nell'ottobre 1942, Hitler deve rinunciare a far introdurre nel paese leggi antiebraiche, perché il governo minaccia di dimettersi, dichiarando che qualsiasi attacco agli ebrei danesi equivale a un attacco alla Costituzione, in cui è garantita l'uguaglianza di tutti i cittadini. Intanto, non solo a a Copenaghen, molti e molte smettono repentinamente di parlare e di capire la lingua tedesca, e il rifiuto dell'antiebraismo è così diffuso e palese che fra i gerarchi nazisti nascono divergenze su come gestire la situazione. Nell'agosto '43, di fronte alla pretesa tedesca di schiacciare con la legge marziale una ondata di scioperi, il governo si autoscioglie, dando una enorme legittimazione alla pressoché neonata resistenza. Poco dopo, a cavallo fra settembre e ottobre, la storia più ammirevoleŠ Leggi articolo: <http://www.aadp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=87>http://www.aadp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=87 (autore articolo: Bravo Anna) ------------------------------- La shoà e i giusti in italia (di Anna Bravo) Tratto da "La nonviolenza è in cammino", n.1214 di martedì 21 febbraio 2006, pubblichiamo il seguente saggio di Anna Bravo originariamente pubblicato come voce "Giusti d'Italia", nel Dizionario dell'Olocausto, Einaudi, Torino 2004 ( edizione italiana curata da Alberto Cavaglion) Poco numerosi, relativamente ben integrati nel tessuto sociale e nelle istituzioni, concentrati nelle città, gli ebrei italiani parlavano la stessa lingua dei loro connazionali e avevano abitudini così simili da riuscire in pratica indistinguibili. Nonostante la tradizione dell'antigiudaismo cristiano e la propaganda del regime, non esisteva un diffuso antiebraismo radicale. L'occupazione tedesca, che dura venti mesi mentre nel resto dell'Europa si conta in anni, inizia quando i tedeschi sono manifestamente in difficoltà su tutti i fronti, e la popolazione ha sperimentato l'incapacità del regime a garantire minime condizioni materiali, conosce i disastri militari dell'Italia, è ostile alla guerra e potenzialmente solidale con le sue vittime: nell'Italia del '43-'45 chi protegge gli ebrei può sperare, se non nell'appoggio, in una certa benevolenza dei concittadini. Infine a Roma c'è il Vaticano, sede del papato con la sua autorità internazionale, e centro di una rete fitta di parrocchie e conventi con una lunga pratica di asilo ai bisognosiŠ Leggi articolo: <http://www.aadp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=86>http://www.aadp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=86 (autore articolo: Bravo Anna) **** Appelli/Proposte/Iniziative Appello per l'attuazione del protocollo di Kyoto proposto ai candidati alle elezioni del 2006 Le associazioni del patto per Kyoto (Greenpeace, ISES Italia, ISSI, Kyoto Club, Legambiente, WWF, ANEV, Acli Anni Verdi, AIAB, AIEL , ANAB, APER, Assolterm, CIA, Coldiretti, FIPER, ITABIA, Rete Lilliput, Sinistra Ecologista) chiedono ai candidati alle elezioni 2006 un impegno per l'attuazione del protocollo. A un anno dall'entrata in vigore del protocollo di Kyoto, avvenuta il 16 febbraio dello scorso anno,in cui molti paesi si sono impegnati a ridurre le emissioni di C02 e de gas climalteranti, l'Italia è in netto ritardo sull'attuazione del Protocollo di Kyoto. Per questo le Associazioni chiedono in tal senso impegni concreti a coloro che si presentano per andare ad Aprile alla guida del nostro Paese. Leggi appello: <http://www.legambiente.com/associazione/tnews.php?id=2995>http://www.legambiente.com/associazione/tnews.php?id=2995 **** Recensioni Museo dell'Emigrazione della Gente di Toscana (Comune di Mulazzo) È nato in Lunigiana, nel castello di Lusuolo, il Museo dell'Emigrazione della Gente di Toscana, il primo nel suo genere, uno dei rari esistenti in Italia: lo propongono, assieme alla Regione Toscana, la Comunità Montana , la Provincia e il Comune di Mulazzo. Il progetto del Museo, che si inserisce nella rete creata dalla Regione Toscana per la ricerca, la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione di un fenomeno così importante come l'emigrazione, è stato curato dal Centro di Documentazione dell'Emigrazione Lunigianese ed Apuana, attivo da alcuni presso la Comunità Montana della Lunigiana, ma la sua valenza andrà ben oltre i confini locali per assumere i connotati di struttura regionale. La sua creazione è un ulteriore passo per l'istituzione di un luogo dove raccogliere la memoria di quanti hanno lasciato la nostra regione alla ricerca di nuove opportunità, di migliori condizioni di vita, spesso di una libertà negata; fotografie, lettere, testimonianze... saranno protagoniste in una innovativa proposta di valorizzazione della nostra storia recente. Il Museo, insieme alla Comunità Montana della Lunigiana, ha realizzato un bellissimo video, fatto di testimonianze, documenti storici e parti recitate, sull'esperienza migratoria delle genti della Lunigiana e della Toscana. Il video può essere uno strumento utilissimo per le scuole come riflessione sull'emigrazione: l'esperienza vissuta dalle nostre genti a ben vedere non è diversa dall'immigrazione cui assistiamo in questi tempi... le solite contraddizioni, i soliti drammi si ripresentano, magari secondo modalità diverse, ma con le stesse caratteristiche di dolore, di fatica, di non accoglienza, di rifiuto, di marginalità. link: <http://www.museogenteditoscana.it/>http://www.museogenteditoscana.it/ per informazioni rivolgersi al museo: 0187-850559, posta elettronica: <mailto:info at museogenteditoscana.it>info at museogenteditoscana.it orari: Dal 1 Maggio al 30 settembre: Sabato/Domenica: 9.30/12.30 - 16.30/19.30 dal 10 Luglio al 20 Agosto Aperto anche dal Martedì al Venerdi: 16.30/19.30 - Lunedì chiuso Dal 1 Ottobre al 30 Aprile: Sabato/Domenica: 09.00/12.00 - 14.00/17.00 Martedì / Venerdi 09.00/12.00 (su prenotazione) - Lunedì chiuso Agenda di alcune iniziative dal 25/02/2006 al 05/03/2006 : Sabato 25/02/2006 1. Alle ore: 10:00 a Capannori (LU) - Presso: Sala Riunioni a S. Margherita (Sopra il Consorzio di Bonifica del Bientina) - Via Scatena, 4 - Uscita casello autostradale Capannori Organizzato da: Tavolo Lucchese Acqua, Contratto Mondiale Acqua, Consorzio di Bonifica del Bientina, Provincia di Lucca, Comune di Capannori Acqua nella Piana di Lucca: dalla gestione dell'emergenza al governo del bene comune Informazioni: 347 4066559 2. Alle ore: 21:00 a Massa - Presso: Teatro dei Servi - Via Palestro Organizzato da: Circolo Palomar Nel fango del dio pallone. La storia maledetta di Carlo Petrini, centravanti di serie A con Alessandro Castellucci, scritto da Giulio Baraldi e Alessandro Castellucci, regia Giulio Baraldi, musiche Fabrizio De Andrè, Radiohead, Jetro Thuli, Yann Tiersen Un ex calciatore racconta. Uno che forse, in carriera, ha conosciuto Carlo Petrini. Ma chi è Carlo Petrini? Uno famoso che giocava nel Milan del 1968, ai tempi di Prati, di Trapattoni, di Gianni Rivera. Uno che però hanno voluto cancellare dalla storia del calcio. Perché? In attività cominciò a sperimentare gli effetti di sostanze illegali dopanti. Una regola negli spogliatoi. Poi negli anni settanta fu mediatore e artefice di partite truccate. E nel marzo del 1980, tra numerosi responsabili, Petrini fu uno dei pochi a pagare per tutti. Ma quello che più spaventa il "dorato mondo del pallone" è la figura, la presenza di Petrini oggi: un uomo che, pagate sportivamente e penalmente le sue colpe, colpito umanamente negli affetti più cari, non ha più paura di dire quello che "nel calcio si fa ma non si deve dire". Informazioni: <mailto:palomarucca at virgilio.it>palomarucca at virgilio.it (0585-488086) Martedì 28/02/2006 3. Alle ore: 09:30 a Firenze - Presso: Monte dei Paschi di Siena Via dei Pecori, 6/8 Organizzato da: Regione Toscana, Irpet, Leggere le migrazioni: strumenti e indagini della Regione Toscana Appuntamento scientifico del 28-02-2006 In questa giornata seminariale la Regione Toscana e l'IRPET presenteranno una banca dati sul fenomeno migratorio in Toscana che la Regione metterà a disposizione sul suo sito internet. Il data-base raccoglie tutte le principali informazioni sul tema (popolazione residente, bilancio demografico, permessi di soggiorno, iscritti ai centri per l'impiego, avviamenti al lavoro, previsioni di assunzione da parte delle imprese, istruzione, ecc.). Qualsiasi utente interessato a queste tematiche avrà la possibilità di estrarre i dati di proprio interesse in forma tabellare pronti per essere elaborati e/o studiati. I dati saranno resi disponibili a livello territoriale (comuni, province, regione, con possibilità di confronto con le altre regioni italiane) in modo da poter monitorare costantemente il fenomeno migratorio. Oltre ad un quadro sulla presenza straniera in Toscana, saranno presentati i risultati di un'indagine diretta sulle condizioni di lavoro di immigrati in tre distretti industriali (Prato, Arezzo e Santa Croce sull'Arno) pubblicati nel volume "Immigrati in Toscana. Occupazione e sicurezza sul lavoro nell'industria diffusa" di F. Giovani, T. Savino e A. Valzania. Link: <http://www.irpet.it/index.php?page=agenda&agenda_id=52>http://www.irpet.it/index.php?page=agenda&agenda_id=52 Mercoledì 01/03/2006 4. Alle ore: 17:00 a Massa - Presso: Aula Magna Istituo "G. Toniolo", via XXVII aprile Organizzato da: Consulta Provinciale degli Studenti, con l'adesione della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Massa Carrara e dell'Accademia Apuana della Pace Culture giovanili, Istituzioni, Movimenti, Valori. Incontro con il prof. Mario Aldo Toscano, Direttore Dipartimento Scienze Sociali Università di Pisa Locandina/invito: <http://www.aadp.it/iniziative/2006/doc156.jpg>www.aadp.it/iniziative/2006/doc156.jpg 5. Alle ore: 21:00 a Massa - Presso: c/o Centro di Ascolto - p.za Quercioli 77 Organizzato da: Accademia Apuana della Pace Riunione Senato AAdP Informazioni: <mailto:aadp at lillinet.org>aadp at lillinet.org (339-5829566) Link: <http://www.aadp.it/>www.aadp.it 6. Alle ore: 21:00 a Massa - Presso: Centro Sociale La Comune - Via Concia Organizzato da: C.S.A. - La Comune Concerto degli LES ANARCHISTES. Prima del concerto si terrà il dibattito "Amnistia indulto questione primaria", a cui hanno già garantito la partecipazione Haidi Giuliani e Gigi Malabarba Giovedì 02/03/2006 7. Alle ore: 21:30 a Carrara - Presso: Supercinema Organizzato da: Comune di Carrara All'interno della rassegna "Cinema giovani 2006", proiezione del film: "Private", di Saverio Costanzo The following document was sent as an embedded object but not referenced by the email above: Return-Path: <newsletter-return-49-buragino=tin.it at pacedifesa.org> Received: from vsmtp19.tin.it (192.168.70.94) by ims1e.cp.tin.it (7.2.060.1) id 43B7BE2501C350E1 for buragino at tin.it; Sun, 19 Feb 2006 22:01:28 +0100 Received: from mxavas12.aruba.it (62.149.157.11) by vsmtp19.tin.it (7.2.060.1) id 43F4E79C00428299 for buragino at tin.it; Sun, 19 Feb 2006 22:00:52 +0100 Received: (qmail 1456 invoked by uid 89); 19 Feb 2006 21:00:28 -0000 Mailing-List: contact newsletter-help at pacedifesa.org; run by ezmlm Precedence: bulk X-No-Archive: yes List-Post: <mailto:newsletter at pacedifesa.org> List-Help: <mailto:newsletter-help at pacedifesa.org> List-Unsubscribe: <mailto:newsletter-unsubscribe at pacedifesa.org> List-Subscribe: <mailto:newsletter-subscribe at pacedifesa.org> Reply-To: newsletter at pacedifesa.org Delivered-To: mailing list newsletter at pacedifesa.org Delivered-To: moderator for newsletter at pacedifesa.org Received: (qmail 927 invoked by uid 89); 19 Feb 2006 21:00:11 -0000 X-Spam-Checker-Version: SpamAssassin 3.1.0 (2005-09-13) on mxavas12.fe.aruba.it X-Spam-Level: X-Spam-Status: No, score=-1.4 required=5.0 tests=BAYES_00,EXTRA_MPART_TYPE, HTML_70_80,HTML_MESSAGE autolearn=disabled version=3.1.0 Message-ID: <003501c63597$76f4db10$0301a8c0@loiacono> From: "Centro Studi Difesa Civile" <info at pacedifesa.org> To: <newsletter at pacedifesa.org> Subject: Pacedifesa Speciale Colombia Date: Sun, 19 Feb 2006 22:00:03 +0100 MIME-Version: 1.0 Content-Type: multipart/related; type="multipart/alternative"; boundary="----=_NextPart_000_0031_01C6359F.D662CFF0" X-Priority: 3 X-MSMail-Priority: Normal X-Mailer: Microsoft Outlook Express 6.00.2900.2180 X-MimeOLE: Produced By Microsoft MimeOLE V6.00.2900.2180 Pacedifesa Foglio informativo del Centro Studi Difesa Civile Direttore Francesco Tullio – Caporedattore Francesco Loiacono, redazione Matteo Menin Speciale Colombia 21 febbraio 2005 - 21 febbraio 2006 Visita il <http://www.cdp.sanjose.org/>sito della Comunità di Pace di San Josè de Apartadò A un anno dal massacro del loro leader Luis Eduardo Guerra e della sua famiglia Il 21 febbraio di un anno fa a Mulatos, in Colombia, truppe dell'esercito hanno assassinato Luis Eduardo Guerra Guerra leader della <http://www.pacedifesa.org/interventi_internazionali/colombia_vive27.asp>comunità di pace di San Josè de Apartadò, che nella regione dell’Urabà resiste pacificamente alla violenza della guerriglia e dell’esercito. Oltre Luis Eduardo Guerra sono stati assassinati la sua compagna Bellanira Areiza Guzman ed il figlio di Luis Eduardo, Deiner Andrés Guerra di 11 anni. La carovana della morte ha proseguito e lo stesso giorno alle 12,30 del mattino alla Resbalosa l'esercito ha assassinato Alfonso Bolivar leader della comunità, la sua compagna Sandra Milena Munoz, i suoi figli Natalia Andrea di 5 anni di età, suo figlio Santiago di 18 mesi ed Alejandro Pérez. Numerosi testimoni segnalano l’esercito colombiano come responsabile di questo crimine contro l’umanità, tesi confermata da diverse commissioni d’ indagine formate da giuristi internazionali che sono andati alla zona del massacro. In occasione del primo anniversario di questo orrendo crimine, diversi enti locali ed organizzazioni sociali, in paesi come Spagna, Inghilterra, Svizzera, Portogallo, Germania, Italia, Belgio, Francia, Austria, Nuova Zelanda, Australia, Ecuador, Argentina, Venezuela, Perù, Colombia, Brasile, Cile, Costa Rica, Nicaragua, Sudafrica y Giappone, realizzeranno il prossimo 21 febbraio, la seconda giornata internazionale di solidarietà con la Comunità di pace di San Josè de Apartadò, nella quale si porteranno avanti delle attività di ricordo e denuncia con lo scopo di chiedere giustizia, verità e riparazione, e per non permettere che questo massacro - infanticidio, rimanga nell’impunità che caratterizza la violenza colombiana. Roma, 21 febbraio 2006 Ore 12,00 Conferenza Stampa Presso la Provincia di Roma, Sala Placido Martini – Via IV Novembre Interverranno: Vittorio Agnoletto Eurodeputato, Tana De zulueta Senatrice, Stefano Bigaroni Sindaco di Narni (coordinatoreRete Italiana di solidarietà), Roberto Lorenzi Assessore Comune di Cascina, Guido Piccoli scrittore e giornalista, Alessandra Riccio per Latinoamérica, Giuseppe De Marzo Associazione A SUD, On. Monica Cirinnà, Vicepresidente Consiglio Comunale di Roma, Adriano Labucci, Presidente del Consiglio della Provincia di Roma Ore 16,00 Omaggio alla memoria Sit-In di fronte all’Ambasciata colombiana Via Pisanelli,4 Una delegazione di alto livello, consegnerà all’Ambasciatore colombiano la stessa lettera che simultaneamente sarà consegnata nelle ambasciate di Colombia in diversi paesi del mondo, in cui la comunità internazionale chiede la fine dell’impunità e il rispetto del diritto alla neutralità della popolazione civile. La storia Luis Eduardo Guerra era uscito dalla sua casa di San José il sabato 19 febbraio per andare al suo terreno nella frazione di Mulatos (circa a 7 ore da San Josè de Apartadò) col fine di raccogliere il cacao, prevedeva di ritornare lunedì 21. Tuttavia, quel lunedì 21 verso le 11 del mattino sono stati presi prigionieri lungo il fiume Mulatos da parte degli uomini dell’XI Brigata dell’esercito. Luis Eduardo doveva ritornare a San José con la sua compagna Bellanira, suo figlio Deiner ed un altro giovane, fratello per metà di Luis Eduardo. L’esercito li ha minacciati e disse loro che se li sarebbero portati via per assassinarli. Sentendo ciò il fratello di Luis Eduardo riuscì a scappare. Però Luis Eduardo, Bellarina e Deiner furono portati via fino alla frazione La Resbalosa, la frazione sucessiva. Furono poi portati a casa del signor Alfonso Bolivar. Martedì 22 il fratello di Luis Eduardo, che era riuscito a scappare, è andato a cercarli a casa di Alfonso Bolivar, dove ha trovato del sangue, ne ha seguito le tracce fino a trovare, vicino alla casa, una fossa con dei cadaveri completamente spezzettati. Questo orribile ritrovamento è stato effettuato dal giovane e da altre persone della Frazione di Mulatos che erano andati a cercare gli scomparsi. Il governo colombiano ha negato immediatamente qualunque responsabilità e con bugie evade quello che ha fatto l'esercito, collocando al contrario le vittime come colpevoli. Argomentando falsità ha militarizzato San José. La polizia e l'esercito sono entrati a San José il 1 di aprile 2005, e così la comunità di pace è stata costretta a spostarsi e a costruire un nuovo villaggio chiamato San Josesito, in un luogo dove non c'era niente. Dopo più di due anni di concertazione per l’applicazione delle misure di protezione, lo Stato ha rotto l’accordo installando un posto di polizia dentro San José, mancando di parola rispetto agli impegni assunti con la comunità. Ma non sono terminate lì le bugie e la sfacciataggine poiché qualsiasi scontro armato colpisce la comunità. «A un anno dal massacro, riferisce la Comunità di pace di San Josè de Apartadò in un comunicato - troviamo solo desolazione silenzio e desplazamiento nelle frazioni de La Nieves, Resbalosa, la Speranza, el Porvenir, nella vereda Caraballo, attacchi indiscriminati contro le zone umanitarie di La Cristallina ed Arenas, l'assassinio dei due maggior leaders della comunità Arlen Salas ed Edilberto vasquez. In questo anno il governo ci ha incolpato di proibire la vendita di prodotti per noi illegali come per esempio il liquore. Quello che si vede oggi in San José sono cantine gestite dai paramilitari in convivenza con la polizia e la presa di case e terre da parte dei così detti smobilitati o meglio dire i legalizzati paramilitari». Per saperne di più leggi la <http://www.pacedifesa.org/interventi_internazionali/colombia.asp>Sezione Colombia su www.pacedifesa.org Oppure visita il <http://www.cdp.sanjose.org/>sito della Comunità di Pace di San Josè de Apartadò AVVISO IMPORTANTE ai LETTORI di PACEDIFESA Caro lettore, come saprai è in corso da tempo, in Italia ed in Europa, una discussione sul rispetto della privacy nell’invio di messaggi di posta elettronica. Il CSDC è da sempre attento al rispetto delle libertà delle persone, e il rispetto della privacy dei nostri lettori, soci o sostenitori è per noi una regola fondamentale di coerenza con la nostra mission. 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Tutti gli iscritti ricevono gratis il <http://www.pacedifesa.org/mailinglist/index.asp>bollettino informatico mensile "Pacedifesa"e il nuovo servizio Lavorare in Pace una rassegna delle offerte di lavoro, di stage e tirocini nelle migliori organizzazioni italiane e internazionali impegnate nel settore della prevenzione e trasformazione dei conflitti. Quota associativa: soci ordinari 30 *; soci attivi 50*; soci sostenitori 100* Puoi versare la quota su c/c Bancario o postale ai seguenti recapiti: C/c bancario n. 107165, intestato a: Centro Studi Difesa Civile, ABI 05018 - CAB 12100. Presso Banca Popolare Etica, Filiale di Roma, Via Rasella, 14 - 00187 Roma. Causale: “Tesseramento 2004” + (eventuale) “donazione”. C/c postale n. 12182317, intestato a: Banca Etica Roma. Causale: “c/c 107165 intestato a Centro Studi Difesa Civile, tesseramento 2004 + (eventuale) donazione”. Segnalaci via email <mailto:(pacedifesa-roma at mediazioni.org>(pacedifesa-roma at mediazioni.org ) l’avvenuto versamento e l’indirizzo al quale vuoi ti venga recapitata la tessera e il dipinto. Per maggiori info puoi contattare le nostre segreterie ai recapiti indicati in calce. CENTRO STUDI DIFESA CIVILE – Sito web: <http://www.pacedifesa.org/>www.pacedifesa.org Cod. Fisc. 97062390584 Sede legale: Via della Cellulosa, 112 - 00166 Roma Roma: Via Salaria, 89 - 00198 – T. 06.84.19.672 - Fax 06.88.41.749 - <mailto:pacedifesa-roma at mediazioni.org>pacedifesa-roma at mediazioni.org Il CSDC è membro dell’Associazione per la Pace come gruppo tematico Ci scusiamo se questo messaggio arreca disturbo. Qualora non intenda più ricevere il nostro foglio informativo, può cancellarsi da questa lista scrivendo all'indirizzo <mailto:newsletter-unsubscribe at pacedifesa.org>newsletter-unsubscribe at pacedifesa.org avendo cura di usare l'account che ha ricevuto la mail The following document was sent as an embedded object but not referenced by the email above: X-Symantec-TimeoutProtection: 0 Return-Path: <asspantagruel at virgilio.it> Received: from vsmtp17.tin.it (192.168.70.176) by ims1e.cp.tin.it (7.2.060.1) id 43B7BE2501E32DF7; Thu, 23 Feb 2006 10:30:10 +0100 Received: from mail-relay-2.tiscali.it (213.205.33.42) by vsmtp17.tin.it (7.2.060.1) id 43F4E665008732D9; Thu, 23 Feb 2006 10:30:07 +0100 Received: from personal (84.221.74.32) by mail-relay-2.tiscali.it (7.2.069.1) id 4382FB7B00BC04D2; Thu, 23 Feb 2006 10:26:09 +0100 Message-ID: <00f001c6385b$2dfa8510$1b67dc54@personal> From: "Associazione Pantagruel Firenze" <asspantagruel at virgilio.it> To: "Associazione Pantagruel" <asspantagruel at virgilio.it> Subject: liberarsi febbraio Date: Thu, 23 Feb 2006 10:26:07 +0100 MIME-Version: 1.0 Content-Type: multipart/related; boundary="----=_NextPart_000_00EC_01C63863.8EC8F450"; type="multipart/alternative" X-Priority: 3 X-MSMail-Priority: Normal X-Mailer: Microsoft Outlook Express 6.00.2900.2180 X-MimeOLE: Produced By Microsoft MimeOLE V6.00.2900.2180 Agenzia d’informazione dell’Associazione Pantagruel – Firenze N° 14 GENNAIO-FEBBRAIO 2005 SOMMARIO 1. 1. LA CITTA’ INCONTRA IL CARCERE FEMMINILE 2. 2. ANCHE LE BAMBOLE FANNO IL CARNEVALE ! 3. 3. I GIORNALI DEL CARCERE SI INCONTRANO 4. 4…E IL NOSTRO GIORNALE CHIEDE VOLONTARI 5. 5. INCONTRO ROMANTICO CON L’ASINO E LE PIANTE 6. 6. PROGETTO “A PASSO D’ASINO”…per Sollicciano 7. 7. IL RAMO IN FIORE SI PRESENTA 8. 8. UN DOCUMENTO PER CONOSCERCI IMPORTANTE! Se vuoi entrare a Sollicciano il 13/14/15 marzo per l’incontro con le ragazze del femminile facci avere i tuoi dati entro il 1° marzo: nome, cognome, luogo e data di nascita e attuale residenza (vedi prima notizia di questo Liberarsi). Associazione Pantagruel, via A. Tavanti, 20 – 50134 FIRENZE tel. 055-473070 e-mail: <mailto:asspantagruel at virgilio.it>asspantagruel at virgilio.it 1. LA CITTA’ INCONTRA IL CARCERE FEMMINILE A metà marzo e più precisamente lunedì 13, martedì 14 e mercoledì 15 per tre giorni la città potrà ancora una volta incontrare le sezioni del carcere femminile di Sollicciano. Tutte le persone interessate potranno entrare in carcere e conoscere alcune donne detenute e alcuni nostri progetti: in particolare “La poesia delle bambole”, che da circa cinque anni, ha creato corsi di formazione e un laboratorio di bambole dentro al carcere e altri due progetti che stanno realizzandosi in questo anno: un periodico e un’asineria. Il periodico delle sezioni femminili del carcere e della città di Firenze vuole coinvolgere e creare dialogo tra l’interno (le sue storie di vita e i suoi problemi) e l’esterno con le sue tante realtà e aprire nuove possibilità per realizzare i propri talenti. L’asineria, ossia il mettere nell’area verde un gruppo di asini, è legato al progetto “A passo d’asino” di cui parliamo anche in questo numero in modo più approfondito. Le persone che chiederanno di entrare in carcere avranno la possibilità di iniziare la conoscenza di questa realtà, spesso rimossa, che fa parte integrante della nostra città e del nostro territorio. Nei tre giorni si potrà entrare alle ore 10 (dalle 10 alle 13) o alle ore 13,30 fino alle 16. Chi lo desidera potrà stare anche una intera giornata (dalle 10 alle 16) e potrà venire anche più di un giorno. Il lunedì vedrà coinvolta nel primo pomeriggio la compagnia teatrale del sindacato pensionati che presenterà un suo spettacolo: "Le Troiane" di Euripide della compagnia teatrale del Laboratorio "Donne: laboratorio vita, società, cultura" dello Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil di Firenze che ha come regista Roberto mazzi; nella stessa giornata saranno presenti esponenti sindacali. Siete tutti invitati a partecipare a questo momento di incontro, di scambio di conoscenza della realtà del carcere e dei nostri progetti, chi desidera fare questa particolare esperienza deve comunicare alla nostra associazione entro il 1° marzo: nome, cognome, luogo e data di nascita e attuale residenza. 2. ANCHE LE BAMBOLE FANNO IL CARNEVALE ! Chi verrà in questi giorni al laboratorio esterno de La poesia delle bambole, che si trova a Firenze in via Tavanti 20 a rosso, troverà accanto alle bambole cuscino, ad abito fisso, snodabili e vestibili anche alcuni dei personaggi del Carnevale: Arlecchino, Pulcinella, Colombina, ecc…e poi altri numerosi piccoli oggetti creati dal laboratorio. Vi aspettiamo ! 3. I GIORNALI DEL CARCERE SI INCONTRANO Domenica 26 febbraio ci sarà un’incontro dei giornali del carcere della Toscana a cui parteciperanno alcune redazioni interne ed esterne attive sul territorio toscano e riunite in un coordinamento regionale. Parleremo del tema dell'informazione (relativamente alla realtà del carcere); delle varie attività portate avanti dalle singole redazioni; del perché del coordinamento regionale; di eventuali progetti su cui lavorare insieme. Inoltre faremo il punto della situazione sul progetto “Informacarcere”, finanziato da CESVOT, a cui collaborano varie redazioni, nonché enti pubblici (quali Comune e Provincia di Firenze), il Provveditorato Regionale del Ministero di Giustizia, Istituti Universitari e Associazioni Culturali. L’incontro si terrà a Firenze alla casa del popolo “Il Progresso”,via Vittorio Emanuele II. 131, dalle 10,30 alle 17,30. Saranno presenti le realtà di Montelupo Fiorentino, Lucca, Massa, Firenze, Pisa, Porto Azzurro e Pistoia dove sta nascendo un nuovo periodico. L’ingresso è ovviamente aperto a tutte le persone interessate. 4…E IL NOSTRO GIORNALE CHIEDE VOLONTARI Il nostro giornale del femminile è per ora solo un progetto di cui si parla da vari mesi e che vorrebbe al più presto diventare una realtà…ma non abbiamo sufficienti energie per portarlo avanti e quindi chiediamo a chi ci legge e che vive a Firenze e dintorni di darci una mano sia a livello tecnico (impaginazione e grafica), sia a livello di articoli da fare e di redazione esterna. Il giornale per funzionare ha bisogno di un gruppo redazionale interno al carcere ma anche di un gruppo esterno che coinvolga la città. Speriamo nella tua disponibilità… 5. INCONTRO ROMANTICO CON L’ASINO E LE PIANTE Sabato 4 marzo ore 15 presso l'Orto Botanico via Micheli, 3 – Firenze: Passeggiata per bambini e ragazzi in groppa d'asino: ripercorriamo le vicende di questo animale domestico, simpatico e generoso, attraverso le piante che ha conosciuto. Vedremo insieme il papiro, l'olivo, le piante mellifere e tante altre curiosità. Ci sarà anche un raccontastorie che porterà novelle d'orto e d'ortolani. E' possibile prenotarsi fino alle ore 13 di sabato 4 marzo telefonando allo 055 2757402 (tutti i giorni, escluso il mercoledì, dalle ore 9 alle 13). 6. PROGETTO “A PASSO D’ASINO”…per Sollicciano Riportiamo lo stralcio di un articolo scritto da Sandro Useli (presidente Arci Asino Castello) sul settimanale ARCI Report, riguardo al progetto sugli asini per il carcere, intitolato… “Spi…ragli di libertà e giustizia”. “…Attualmente il carcere è mortificante, nega la verità negando di restituire l’uomo in quanto tale, è incapace di restituire dignità, rigenerare valori e potenzialità sociali dell’individuo. La visione asinina di Arci Asino vuole indagare, senza pregiudizio né discriminazione, il caos di ogni essere umano, per scoprire i significati straordinari, bénefici. Lo vuole nel quotidiano, affinché l’asino sia re non solo per un rito. La sua esperienza con Pantagruel e le ragazze del carcere di Sollicciano ha circa un anno di vita. Il laboratorio della Poesia delle Bambole collabora nella realizzazione di gadget (piccoli somarelli in lana cardata, o di stoffa), e nell’organizzazione di eventi e feste. Nella sede fiorentina del circolo di Castello si organizzano incontri conviviali (Il buono dentro, tutti piatti farciti) con la partecipazione in cucina (e in veste di commensali) di detenute in permesso di uscita, personale del carcere, e tanti amici venuti a vivere un piacevole momento d’incontro. Sono opportunità per familiarizzare e raccontare storie, rimpianti, progetti futuri, piccoli momenti di libertà per le detenute, un modo per raccogliere risorse economiche necessarie ad affrontare le piccole/grandi necessità di chi è recluso (un bagnoschiuma, un paio di occhiali, i francobolli…). Nella sezione femminile c’è stato, poi, uno scambio particolare: le asinelle hanno varcato la soglia del carcere, e sono state per una giornata con le detenute. Un incontro che troverà un seguito attraverso progetti di attività, interna ed esterna al carcere, che vedranno coinvolte le ragazze di Sollicciano e le ex detenute in cerca di reinserimento. All’interno di A passo d’asino per i colli fiorentini (progetto per il turismo ambientale e le pratiche con l’asino, promosso da Arci Asino e da Pantagruel), è prevista la realizzazione di un’asineria all’interno di Sollicciano. Si partirà con due asinelle, ed i corsi di formazione alle detenute, per operatori in opoterapia, guide someggiate, addestratori. Per fare in modo che le ragazze di Sollicciano siano parte strategica di questo progetto, che già incontra curiosità e l’interesse di tanti.” Info: <mailto:useli at yahoo.it>useli at yahoo.it 7. IL RAMO IN FIORE SI PRESENTA Se il progetto de “La poesia delle bambole” esiste si deve anche a “Il Ramo in fiore” una associazione culturale fiorentina che fin dall’inizio ha seguito questa iniziativa. Vi riportiamo schematicamente il programma delle attività dell’associazione che ha la sede delle attività in via Nardo di Cione, 9 - Firenze: Medicina Antroposofica Pittura Terapeutica secondo il metodo Liane Collot D’Herbois ( Olanda) per bambini e adulti - Incontri individuali o in piccoli gruppi a seconda delle necessità e delle esigenze personali Incontri di lavoro sulla propria biografia: - La difficoltà del cambiamento: ritrovare il filo rosso - Menopausa: la metamorfosi dei talenti - Il “ Doppio “: il suo compito nella biografia e la sua trasformazione - “ Il Signore degli Anelli “ e la biografia umana - La morte: il dono degli dei Consulenze biografiche individuali Massaggio Pressel Per richiedere i programmi dettagliati e per ulteriori informazioni: Maria Cristina Bimbi Tel.: 055 8547980 -Cell.: 333 6461387 - e-mail: <mailto:cristina.bimbi at libero.it>cristina.bimbi at libero.it 8. UN DOCUMENTO PER CONOSCERCI La nostra esperienza è nata a Pistoia nel 1986 come Cooperativa Culturale. Nel 1991 la Cooperativa fu affiancata da una associazione di volontariato il Circolo Ora d'Aria Pantagruel che si occupava degli interventi nella Casa Circondariale, che poi, nel 1995, cambiò il nome nell’attuale Associazione Pantagruel. Segue da allora le problematiche del carcere e del dopo carcere: interviene con alcuni volontari nelle carceri di Firenze, Pistoia, Massa e continua poi a seguire i detenuti nel periodo del reinserimento nella società; dal 1999 ha sede a Firenze. Oggi i principali progetti che l'Associazione sta portando avanti sono: 1- Liberarsi dalla necessità del carcere 2- La poesia delle bambole 3- Informacarcere 4- Il panneggio”, giornale delle sezioni femminili di Sollicciano 5- A passo d’asino per i colli fiorentini (che comprende un’asineria a Sollicciano) 6- Solidarietà e carcere Alcune caratteristiche sono comuni in questi progetti e le elenchiamo: a- partono dai bisogni delle detenute e dei detenuti che ascoltiamo da anni nei colloqui individuali e di gruppo. Bisogni di esprimere la creatività, di farsi sentire, di trovare strumenti terapeutici, di superare le mura del carcere; b- non si limitano ad intervenire nel carcere ma cercano di coinvolgere il più possibile la città, creando fin dall’inizio una rete di appoggio (associazioni, realtà varie, enti locali) e poi successivamente organizzando incontri, mostre, dibattiti all’esterno; c- creano formazione, crescita di nuove capacità e talenti, posti di lavoro esterno; anche una sola persona che esce dal carcere in misura alternativa alla detenzione è un fatto estremamente positivo; d- vogliono aumentare l’informazione sul carcere che è troppo spesso un mondo separato, poco trasparente, mal conosciuto. Il territorio deve conoscere invece come vivono i detenuti e le detenute che dovrebbero essere considerati anche propri cittadini; e- non vogliono essere “tutelati” da un contributo pubblico che copra l’intera spesa del progetto; chiedono che gli enti pubblici prendano le loro responsabilità e partecipino in minima parte ai costi, la maggior parte delle risorse necessarie dovranno venire da donazioni di altre istituzioni (come le Fondazioni) e da donazioni di numerosi privati. Poco dovrà essere il costo del personale dell’associazione, molte le risorse che creeranno contratti di lavoro a progetto per persone che potranno spesso iniziare così un cammino fuori dal carcere. Vi è un sesto progetto quello che abbiamo chiamato: Solidarietà e carcere che risponde alle lettere : a – b - d , ma che non fa richiesta di contributi agli enti locali e che non si pone il problema del far uscire persone dal carcere per portare avanti questa iniziativa. Attualmente i cinque progetti indicati all’inizio si trovano nella seguente situazione: i primi tre sono già operativi, mentre il quarto e il quinto hanno creato la rete necessaria per concretizzarsi nei prossimi mesi. 1. LIBERARSI DALLA NECESSITA’ DEL CARCERE Dal 1985 nasce il giornale “Liberarsi dalla necessità del carcere”, iniziato come ciclostilato a cura di alcuni volontari della Casa Circondariale di Pistoia e dell’Arci e della CGIL Funzione Pubblica di quella città. Per un certo periodo è stato il giornale di un gruppo di detenuti di Pistoia. Poi è stato la voce di protesta di alcuni reclusi in varie carceri italiane, coordinato da Giuliano Capecchi e Carmelo Musumeci. Ora esce mensilmente in poche pagine diffuse quasi esclusivamente tramite indirizzi di posta elettronica e attraverso qualche decina di copie inviate per posta normale. Sono oltre 6.000 le copie spedite. E’ tramite Liberarsi che si possono seguire le attività dell’associazione Pantagruel, leggere alcune lettere che ci vengono inviate, e alcune recensioni di libri che ci interessano particolarmente. 2. LA POESIA DELLE BAMBOLE Il progetto è iniziato nel 2001 e opera sia all’interno delle sezioni femminili del carcere di Sollicciano-Firenze coinvolgendo circa 15 ragazze, sia all’esterno con un laboratorio a cui partecipano quattro persone con contratto a progetto (due a tempo pieno e due a part-time che fanno 4 ore di lavoro e 4 ore di studio in una scuola superiore serale). Prossimi impegni: partecipazione a Terra Futura (Firenze 31 marzo-2 aprile); alla Mostra dell’Artigianato a Firenze (aprile/maggio), ad Artigianato a Palazzo (Firenze 12 – 14 maggio). Hanno dato un appoggio al progetto nel 2005 (alcuni sono stati confermati anche per il 2006: Comune di Firenze Assessorato al Terzo Settore, Accoglienza e Integrazione; Fondazione Monte dei Paschi di Siena; Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia; Comunità di Paterno – Bagno a Ripoli (Fi), Parrocchia di S.Martino – Sesto Fiorentino (Fi), Associazione Marco Biagini – Firenze, Gruppo 334 di Brozzi (Fi), Arci Asino di Castello (Fi). Abbiamo bisogno di altre donazioni per poter far uscire altre due ragazze con contratto di lavoro a progetto. 3. INFORMACARCERE E’ il nostro progetto che da più anni va avanti e che per molto tempo ha caratterizzato la nostra associazione attraverso il lavoro svolto dal periodico “Liberarsi”, da “Il ponte”, giornale della Casa penale di Massa e con l’ organizzazione dei due convegni effettuati nel 1999 e nel 2001 sui Giornali del carcere. Ha ripreso in pieno le attività da alcuni mesi anche con il contributo del Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana), essendo questa nostra iniziativa uno dei progetti vincitori del Concorso di Innovazione 2004. Stiamo lavorando ad un sito che si aprirà fra qualche mese. Inoltre stiamo coordinando i giornali del carcere della Toscana (una esperienza importante per numero e validità delle esperienze esistenti), stiamo preparando due momenti pubblici: uno su Lavoro e creatività nelle carceri femminili italiane e l’altro sull’ergastolo. Nel 2006 inizierà la pubblicazione di un giornale periodico della Casa Circondariale di Pistoia (in cui avremo l’appoggio della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia). A giugno 2006 terminerà il finanziamento del Cesvot e abbiamo bisogno di trovare altri partner e altre forze che ci aiutino a proseguire soprattutto nel sito. Appoggia Informacarcere a livello economico anche il Comune di Firenze Assessorato al Terzo Settore, molti i partner sia istituzionali (il Provveditorato Regionale per la Toscana del Ministero della Giustizia, la Provincia e l’Università di Firenze, Dipartimento di Scienza della Politica e Sociologia), sia vari giornali del carcere e associazioni che operano in questo settore nella Toscana. Altro settore legato a questo progetto è l’intervento di informazione che svolgiamo a livello di scuole (da anni esiste un progetto organizzato con il Comune di Pistoia) e di parrocchie e associazioni che ci invitano a parlare di questo argomento. 4. IL PANNEGGIO E’ un progetto a cui stiamo lavorando da tempo e che inizierà quest’anno 2006. E’ un periodico che nasce nelle sezioni femminili del carcere di Sollicciano ma che coinvolgerà anche i detenuti del maschile e soprattutto creerà rapporti con la città di Firenze Ha già creato una ampia rete di partner (gli enti locali, la Chiesa Valdese, la Libreria delle donne, il Giardino dei Ciliegi, Artemisia, la Mediateca Regionale Toscana, la Libreria Libriliberi, il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Firenze…). 5. A PASSO D’ASINO E’ la novità del 2006 che ci vede coinvolti insieme ad: Arci Asino di Castello, Cooperativa Sociale La Pignatta, Mani Tese Centro Le Sieci, Associazione Obiettivo Francesco e al Carcere di Sollicciano (Sezioni Femminili) e ai Comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Vaglia e Bagni a Ripoli. Il progetto prevede la formazione di alcune asinerie (gruppi di asini) nel territorio fiorentino ed una un po’ particolare all’interno dell’area verde di Sollicciano femminile. Sarà presentato nella prossima edizione di Terra Futura che si volgerà a Firenze alla Fortezza a fine marzo-inizi di aprile. Abbiamo chiesto un finanziamento al Cesvot presentando l’iniziativa al Concorso percorsi di innovazione 2005. Ma abbiamo anche per questo progetto bisogno di appoggi da associazioni e da privati. 6. SOLIDARIETA’ E CARCERE E’ un tentativo molto parziale di dare alcune risposte concrete ai vari bisogni e richieste delle detenute e dei detenuti di Sollicciano. Sotto questa voce si trovano sia versamenti di piccole cifre sui contocorrenti di chi si trova in carcere, acquisto e reperimento di indumenti, biancheria, libri. Ogni anno una somma considerevole viene spesa in acquisto di occhiali da vista. Ma riguarda sempre questo settore anche il pagamento di alcune visite mediche e di prodotti omeopatici e di altri interventi di tipo terapeutico che fanno riferimento alla medicina steineriana. ALTRI COSTI E IMPEGNI La nostra associazione ha una sede in Firenze e quindi paga un affitto e ha spese di telefono, adsl, elettricità, acqua, riscaldamento. La sede è utilizzata in gran parte dal progetto “La poesia delle bambole” che qui ha il laboratorio esterno e lo spazio mostra dei propri prodotti. Possiede una automobile (600 Fiat) che le è stata donata nel 1999, ma ha i costi della benzina, dell’assicurazione, ecc. Non esiste nessuna persona pagata per la segreteria e per la progettazione dell’associazione, attualmente sono sette le persone che ricevono uno stipendio o un compenso: cinque hanno un contratto a progetto: quattro su “La poesia delle bambole” e uno su “Informacarcere”; le due persone che fanno formazione nel laboratorio interno al carcere hanno compensi soggetti a ritenuta d’acconto. Abbiamo per questo molto bisogno di un volontariato che seriamente appoggi i singoli progetti e che abbia voglia anche di formarsi e acquisire nuove capacità e talenti. Per questo un punto a cui stiamo dedicando molta importanza è quello della formazione di volontariato che possa intervenire nelle carceri (soprattutto a Sollicciano, ma vorremmo riprendere con maggiore continuità anche l’intervento a Pistoia e a Prato), e nel territorio per facilitare percorsi di reinserimento e in appoggio ai progetti sopra elencati. Si è da poco concluso positivamente un corso di formazione per volontari, e stiamo preparando un nuovo corso dal titolo: “Carcere, città e informazione” che ha avuto recentemente un finanziamento dal Cesvot. La quota sociale minima di adesione alla nostra Associazione è di euro 10 (euro 5 sono per le spese di gestione e gli altri 5 euro sono per un progetto indicato dalla persona che aderisce). I progetti elencati sono riportati in modo molto sintetico e poco esaustivo, per questo siamo a disposizione per la richiesta di ogni ulteriore approfondimento. Ti chiediamo alcuni favori: - indicarci indirizzi di e-mail a cui inviare “Liberarsi”, - aiutarci facendoci avere notizie utili, - far girare queste paginette ad altre amiche e amici. Se non sei interessato a riceverlo più faccelo sapere e provvederemo …Grazie !
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