URGENTE. Gli organizzatori sulla Manifestazione per la Palestina del 18 febbraio




La manifestazione per la Palestina del 18 febbraio è stata un successo
politico che non può essere oscurato da episodi marginali e da
strumentalizzazioni ampiamente prevedibili

Comunicato stampa

Migliaia di persone in piazza per i diritti del popolo palestinese sembrano
essere diventati una eccezione e non una norma nella situazione politica
italiana.
Un corteo tranquillo e combattivo, festoso, partecipato e chiaro nei
contenuti, come riportato da tutti i servizi e le cronache, non dovrebbe
essere oscurato da episodi più che marginali (lo slogan gridato da cinque
ragazzi, due bandiere bruciate) e isolati dalla stragrande maggioranza del
corteo. E’ una operazione strumentale, ampiamente prevedibile nel clima
pre-elettorale ma senza alcuna possibilità di riuscita e piuttosto
irresponsabile.
Vista dall’Italia la manifestazione del 18 febbraio rivela che un pezzo
della sinistra, dei movimenti pacifisti e della società civile (ben
presenti, rilevabili e rappresentativi nella manifestazione) non rinunciano
a battersi affinché i diritti della Palestina e del suo popolo siano uno
dei punti centrali dell’agenda della politica estera del prossimo governo.
Occultare i contenuti della manifestazione non ne depotenzia la realtà e il
significato politico.
Ma c’è un altro aspetto – non certo secondario -  con cui tutti dovrebbero
fare i conti: la manifestazione di sabato, è stata vista da milioni di
persone attraverso i network “dell’altra sponda del Mediterraneo”, in un
momento in cui l’immagine del nostro paese appare fortemente compromessa
dalle scelte guerrafondaie, filo-israeliane e islamofobiche del governo
Berlusconi.
Il fatto che le popolazioni del Medio Oriente abbiano potuto vedere che la
società italiana sia entrata in campo in rottura con le scelte del governo
sul Medio Oriente e al fianco dei diritti del popolo palestinese, ha
smentito i sostenitori nostrani e internazionali dello scontro di civiltà
contribuendo non poco a ridare un minimo di credibilità all’Italia in quel
mondo e alla sicurezza dei nostri cittadini.  Questo è un debito di
riconoscenza che la “politica”e il paese devono riconoscere verso la
manifestazione del 18 febbraio per la Palestina.
Gli organizzatori si dicono dunque soddisfatti della riuscita della
manifestazione e del fatto che da un palco, per la prima volta abbiano
parlato significativamente insieme i movimenti contro la guerra, i
palestinesi e gli iracheni. Ringraziano tutti coloro che hanno partecipato
ed hanno sostenuto la manifestazione e danno appuntamento alla
manifestazione del prossimo 18 marzo (giornata internazionale contro la
guerra) in cui saranno presenti per riaffermare i contenuti espressi nella
manifestazione di sabato.
Roma, 19 febbraio

Il Comitato organizzatore della manifestazione
Info: <mailto:palestina18febbraio at libero.it>palestina18febbraio at libero.it;
tel. 338-1347713 (Cararo)  tel.339-8624189 (Chiarini)