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"Il prossimo governo segni una discontinuità sulle scelte politiche su Palestina e Israele"
- Subject: "Il prossimo governo segni una discontinuità sulle scelte politiche su Palestina e Israele"
- From: "FORUMPALESTINA" <forumpalestina at libero.it>
- Date: Wed, 15 Feb 2006 20:33:20 +0100
All'attenzione della redazione politica "Il prossimo governo segni una discontinuità sulle scelte politiche su Palestina e Israele" E' quanto chiedono alcuni esponenti della sinistra e gli organizzatori della manifestazione del 18 febbraio "Un eventuale governo di centro-sinistra dovrà segnare una forte discontinuità con il governo Berlusconi nelle scelte su Palestina e Israele" E' quanto hanno sostenuto nella conferenza stampa di oggi gli organizzatori della manifestazione nazionale per la Palestina del 18 febbraio chiamando a pronunciarsi su questo le forze politiche della sinistra. Precisando che la manifestazione era stata convocata ancora prima delle elezioni palestinesi, il cui esito non ne modifica i contenuti né i problemi sul tappeto, gli organizzatori hanno fornito alcune indicazioni sulla manifestazione: due treni - uno da Torino e uno da Milano - e numerosi pulman da Veneto, Emilia, Toscana, Abruzzo, Puglia, Campania, Sicilia, porteranno a Roma i manifestanti che hanno raccolto l'appello lanciato da un vasto cartello di associazioni, forze politiche e personalità che ritengono i diritti della Palestina "il cuore del problema mediorientale". Sergio Cararo e Stefano Chiarini a nome del comitato promotore hanno sottolineato come i progetti del governo israeliano - riaffermati recentemente dal premier a interim Olmert- puntino all'annessione definitiva di Gerusalemme e di una parte significativa della Cisgiordania palestinese, dividendo i territori occupati e rendendo del tutto impraticabile l'ipotesi di uno Stato palestinese indipendente, sovrano e su confini riconosciuti. "E' il sistema dei bantustan" ha detto Cararo " e questa prospettiva - aggravata dalla costruzione del Muro dell'apartheid - non può essere accettata dai palestinesi né dalla comunità internazionale". Quello israeliano ha detto Chiarini non può essere considerato un piano di pace ma un "progetto che punta alla massima annessione di territori con il minimo di abitanti palestinesi dentro. Il rischio E' quello dell'espulsione o dell'introduzione di un sistema di apartheid". Jacopo Venier (segreteria del Partito dei Comunisti Italiani), ha sostenuto che "la sinistra italiana deve mandare un forte messaggio di solidarietà alla società palestinese e la manifestazione del 18 febbraio appare adeguata a questo obiettivo e quella del PdCI E' una adesione convinta. In tal senso "ha affermato Venier "occorre dare segnali di forte discontinuità con la politica seguita dal governo Berlusconi su Palestina e Israele, a cominciare dalla revoca dell'accordo di cooperazione militare bilaterale Italia-Israele, dalla sospensione del Trattato Commerciale UE-Israele e dal ritiro delle truppe dall'Iraq". Mauro Bulgarelli (deputato dei Verdi) ha annunciato che la conferenza stampa non presenta solo la manifestazione del 18 febbraio ma anche quella del prossimo anno, nel senso che andrà verificata in un tempo definito la "discontinuità tra la politica estera del nuovo governo con quello Berlusconi. L'Italia non può muoversi sempre sul terreno della fedeltà agli USA, siamo in guerra ma si fa finta di non saperlo, soprattutto nel quadro inquietante della guerra globale permanente". "La priorità - secondo Bulgarelli - E' la costruzione dello Stato palestinese indipendente che crei un vero soggetto per un vero negoziato con Israele. Nelle elezioni palestinesi ha prevalso Hamas perché i palestinesi hanno inteso rivendicare in questo modo il loro diritto all'autodeterminazione. L'Europa e l'Italia devono tenere conto di questa nuova situazione". Bruno Steri (dipartimento esteri PRC) ha precisato che la corrente Ernesto/Essere Comunisti E' un soggetto convinto promotore della manifestazione del 18 febbraio per la Palestina. Il PRC non ha aderito alla manifestazione ma nel suo comitato politico nazionale ha dato indicazione di partecipare. "Non condividiamo la timidezza del nostro partito quando parla di Palestina. Tra l'altro la manifestazione del 18 febbraio E' strettamente connessa a quella del prossimo 18 marzo contro i venti di guerra e la Palestina E' nel cuore di questo problema". Steri ha anche ricordato come nel dibattito sulla questione nucleare iraniana si ometta sempre che l'unico paese dotato di armi nucleari operative nella regione E' Israele che non ha neanche firmato il Trattato di Non Proliferazione Nucleare. In conclusione E' stata segnalata la presenza alla manifestazione del 18 febbraio anche di Marco Ferrando - escluso dalle liste elettorali per i diktat del Corriere della Sera e di Fini a causa delle sue dichiarazioni su Palestina, Israele e Iraq - e del Sindaco di Marano Bertini, "linciato politicamente" per aver dedicato una strada del suo comune a Yasser Arafat. Roma 15 febbraio Info: 338 1347713 (Cararo) oppure 339 8624189 (Chiarini)
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