Firma l'appello!



<http://www.democracyinaction.org/dia/track.jsp?key=77100367&url_num=1&url=http://www.codepinkalert.org/>

Unisciti alle donne di tutto il mondo nell'appello per la pace in Irak.
Clicca qui sotto per firmare!

<http://www.democracyinaction.org/dia/track.jsp?key=77100367&url_num=2&url=http://www.democracyinaction.org/dia/organizations/codepink/petition.jsp?petition_KEY=185&t=WSNTW2.dwt>

26 Gennaio 2006

Care Peacelink,

Sappiamo come anche voi desideriate la pace. Con la campagna “Le Donne
Dicono No alla Guerra”, chiediamo a donne di tutto il mondo di unirsi a noi
e firmare l’appello.

Da oggi all'8 Marzo, Giorno Internazionale della Donna, raccoglieremo 100
000 firme da donne di tutto il mondo. L'8 Marzo le consegneremo queste
firme alle ambasciate, consolati, uffici federali statunitensi, in tutto il
mondo.

Non perdere l'occasione per far sentire la tua voce, firma anche tu
l'Appello oggi stesso all'indirizzo
<http://www.democracyinaction.org/dia/track.jsp?key=77100367&url_num=3&url=http://www.womensaynotowar.org/>http://www.womensaynotowar.org,
fallo conoscere a tutte le amiche e unisciti a noi l'8 marzo.

Info, commenti e suggerimenti a:international at codepinkalert.org.
Grazie!

Con Pace e Solidarieta,
Medea Benjamin and Jodie Evans
Co-fondatrici di CODEPINK Donne Per La Pace

P.S. Ci sono molti modi per partecipare. Puoi aggiungere un bellissimo link
rosa nella tua pagina web, scaricando il banner a
<http://www.democracyinaction.org/dia/track.jsp?key=77100367&url_num=4&url=http://www.womensaynotowar.org/article.php?id=698>http://www.womensaynotowar.org/article.php?id=698.



Appello delle Donne per la Pace


Noi, donne staunitensi, irachene e del mondo intero, non possiamo piú
sopportare questa insulsa Guerra in Irak e i crudeli attacchi ai civili che
si compiono intorno al mondo. Abbiamo già sepolto troppi cari. Abbiamo giá
visto troppe esistenze dilaniate da ferite fisiche e psicologiche. Abbiamo
assistito con orrore all'utilizzo smisurato delle nostre preziose risorse
per scopi militari, mentre quelle destinate ai bisogni delle nostre
famiglie, come la protezione, l'educazione, il cibo e la salute, restano
inadeguate. Non possiamo piú sopportare di vivere in costante paura e
violenza, osservando il crescere di questo cancro di odio e intolleranza
che si infiltra nelle nostre case.

Questo non é il mondo che vogliamo, né per noi, né per i nostri figli. Con
il fuoco nei nostri ventri e amore nei nostri cuori, noi donne cresciamo e
ci uniamo oltre i confini per chiedere la fine di questo massacro e
distruzione.

Abbiamo osservato come l'occupazione straniera dell'Irak abbia infiammato
un movimento armato di contrasto, dando inizio ad una spirale di violenze.
Siamo convinte sia giunto il momento di passare da un modello militare ad
uno di risoluzione del conflitto, che rispetti i seguenti principi:

Il ritiro immediato delle truppe e dei combattenti stranieri dall'Irak,
negoziazioni per reintegrare gli iracheni privati dei loro diritti civili,
nel pieno rispetto della societá irachena,
una completa partecipazione delle donne durante il processo di pace e un
accordo sul pieno rispetto delle pari opportunitá nel dopo guerra iracheno,
un accordo di rinuncia di insediamento di basi militari straniere in Irak,
pieno controllo e gestione irachena in materia di petrolio ed altre risorse,
abrogazione delle leggi di pivatizzazione e liberalizzazione imposte sotto
occupazione, permettendo al legittimo governo iracheno di impiantare la
propria strategia economica,
una ricostruzione massiccia che accordi la prioritá agli appaltatori
iracheni, e basata sulle risorse finanziarie dei paesi responsabili
dell'invasione ed occupazione dell'Irak,
la composizione di una forza internazionale temporanea di peacekeeping,
concretamente multilaterale e con l'esclusione delle truppe provenienti dai
paesi che hanno partecipato all'occupazione.
Per incrementare questo processo di pace stiamo creando un massiccio
movimento di donne attraverso le generazioni, le razze, le etnie, le
religioni, le frontiere e le ideologie politiche. Insieme faremo pressione
sui nostri governi, sulle Nazioni Unite, sulla Lega Araba, sui Vincitori
del Premio Nobel per la Pace, sui capi religiosi e di altre comunitá
internazionali, per aiutare a negoziare un forte insediamento politico. In
questa epoca di fondamentalismi divergenti, richiamiamo i leader mondiali
ad unirsi a noi nella diffusione dei valori fondamentali di amore per la
famiglia umana e per il nostro prezioso pianeta.