Re: Lettera aperta alla stampa per il giorno della memoria



Occorre fare una riflessione profonda sull'olocausto:
non possiamo fermarci ai diretti esecutori, i nazisti,
di tale orrore. Ci sono due considerazioni da fare: 1)
altri olocausti hanno preceduto quello nazista ed
altri lo hanno seguito: più o meno grandi, più o meno
organizzati, più o meno concentrati nel tempo ma non
per questo meno terribili; 2) per chi crede (ed io
credo) il popolo di israele è un popolo simbolico al
cospetto di Dio, e dunque l'olocausto, per chi lo ha
generato, riveste questa simbologia, che come tale ci
coinvolge tutti quanti. Ne discende che le fonti
ispiratrici sono ben radicate nei meccanismi che
alimentano la dinamica della società ovvero nel modo
di produzione capitalistico, nella sua trasformazione
dell'uomo in merce, nell'odio verso la vita, nella sua
caratteristica di fabbrica della morte,.... arbeit
mach frei: questa frase non è stata inventata dagli
ottusi nazisti: è una raffinata inversione allegorica
dello stato reale della società: basta guardarsi
intorno..... Allora, occorre grattare la storia sotto
le apparenti illustrazioni codificate dai mass media
gestiti e ci si accorge di tanti piccoli e grandi
particolari storicamente noti e provati che hanno
costellato la storia delle origini dell'olocausto e
che illuminano questa tragedia e la proiettano
direttamente sulla nostra vita. Il tempo non esiste:
allora approfittiamone per non lasciar morire ancora
una volta tra le sofferenze gli ebrei dell'olocausto,
i 2000000 di armeni della Turchia, i 20.000.000 di
russi della guerra, i palestinesi, gli argentini di
Videla, i tedeschi di Dresda,........
--- doriana at inventati.org ha scritto: 

> 27 Gennaio 2006
> 
>   Einstein, compilando il modulo d'ingresso negli
> Stati Uniti d'America,
>   alla voce RAZZA scriveva: UMANA.
>   Nel giorno della memoria dedicato alle vittime dei
> campi di sterminio
>   nazisti e fascisti ricordiamo che questi sono
> stati il risultato della
>   politica di discriminazione e di odio razziale e
> della paura delle
>   differenze  culturali, di orientamento politico,
> religioso, sessuale, che
>   ha  percorso  il  mondo,   ma  le  radici di
> questi crimini sono tutt'ora
>   presenti  e continuano a produrre,   per la
> maggior parte, vittime civili
>   attraverso  le attuali guerre e politiche di
> esclusione sociale. Per noi,
>   questa  giornata,  NON E' SOLO COMMEMORAZIONE
> degli orrori del passato ma
>   memoria  viva  e  impegno  quotidiano  per  vere 
> scelte  di  giustizia e
>   politiche di pace.
> 
> DONNE IN NERO Di ROMA -Gruppo Palestina-Israele
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