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Comunicato stampa riguardo al Situazione del Presidente Ocalan
- Subject: Comunicato stampa riguardo al Situazione del Presidente Ocalan
- From: "Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia" <uiki.onlus at fastwebnet.it>
- Date: Fri, 13 Jan 2006 01:41:50 +0100
UIKI - ONLUS Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia COMUNICATO STAMPA In occasione delle feste, Abdullah Ocalan viene rinchiuso in cella per ordine del Tribunale. Mehmet Öcalan e Havva Keser si sono recati la mattina dell'11 gennaio a Gemlik per fare visita al leader del popolo kurdo Abdullah Öcalan. Il permesso ad incontrarlo è stato negato, perchè egli si trova confinato in cella per una pena aggiuntiva. Mehmet Öcalan e Havva Keser si sono visti rifiutare l'ingresso sull'isola di Imrali quando sono arrivati alla Stazione della Gendarmeria di Gemlik. A quel punto i soldati li hanno informati che c'era una decisione del Tribunale e che al Sig. Öcalan era stata assegnata una pena di 20 giorni di confino. Mehmet Öcalan ha detto che i soldati gli hanno mostrato un documento dicendo "non lo potete vedere, Ocalan è stato condannato a una sanzione di 20 giorni di confino per decisione del Tribunale". Il fratello di Öcalan, Mehmet ha detto che "i soldati ci hanno comunicato che si tratta di una decisione del Tribunale. Volevo vedere il foglio ma non mi è stato permesso. E non hanno voluto darmi ulteriori dettagli. Ho detto che avrei chiamato i media, ma non me lo hanno permesso." L'avvocato del sig. Öcalan, Bekir Kaya ha sottolineato che si sta facendo di tutto per ottenere maggiori dettagli, anche se non si è in grado di trovare qualcuno che possa rispondere alle loro indagini. Il sig. Kaya ha detto alla nostra agenzia di stampa che a causa delle festività il Tribunale di Bursa è chiuso e ha aggiunto "comunque le ragioni di questa decisione devono esse rese note prima o poi." Infatti, le vere motivazioni per cui si è presa questa decisione sono ancora oscure, la famiglia era andata a trovarlo in occasione del periodo di festività e la risposta data così in maniera succinta e non argomentata lascia molto pensare circa il rispetto della dignità umana da parte delle autorità turche. Nell'ultimo anno Öcalan è stato in un regime d'isolamento molto rigido, ciò dimostra che la politica di annullamento e annientamento, di lenta uccisione, sta intensificandosi. Per il popolo kurdo questa ulteriore sanzione è un insulto e una provocazione, vuol dire insistere con la politica di annientamento, rinchiudere in cella il primo giorno della festa una persona non è umano, si tratta di un comportamento dal chiaro messaggio, lo Stato turco in questo modo vuole provocare risentimento e rancore. Si tratta di un atto irresponsabile da parte delle autorità turche nei confronti di una persona che rappresenta la gran parte dei kurdi, ciò può portare conseguenze spiacevoli nei confronti del modo di affrontare la questione kurda, chiediamo che il Governo turco ponga fine a questo comportamento disumano nei confronti del presidente Öcalan e facciamo appello all'opinione pubblica turca ed internazionale a contrastare questo atteggiamento nei confronti del Presidente Öcalan, oltre che nei confronti della popolazione kurda a cui si deve porre fine, facendo appello al Governo turco affinché si assuma le proprie responsabilità per non aggravare ulteriormente la situazione del paese, ma anche per trovare una soluzione politica alla questione kurda piuttosto che usando la forza militare. Roma, 12 Gennaio 2006 Via Gregorio VII n.278 Tel. 06636892 Fax. 0639387203 Email: <mailto:uiki.onlus at fastwebnet.it>uiki.onlus at fastwebnet.it / <http://www.kurdistan.it/>www.kurdistan.it
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