Dal 1 gennaio al 9 aprile e stanotte arriva la Befana



che non spazza niente...

Bene, riporto la mail che avevo spedito a Leo quando lui aveva appena lanciato il sasso. Sono passati solo pochi giorni e la tempesta prelettorale infuria. Quì ho letto in proposito toni morbidi ma contrapposizioni decise e sapendo che Leo non decide da solo di inoltrarvi quanto ho scritto, lo faccio io, che sicuramente sono meno discreta e più impulsiva di lui. Non sono grandi considerazioni, non hanno bisogno di grandi interpretazioni ma, more solito, le ho scritte a caldo, non ragionandoci troppo sopra, scusatemi, non meditateci troppo che non c'è niente da meditare, non ripetiamo per favore i 4 auguri di Enrico, dopo aver detto cose sempre meno tra i denti, con sorrisi stirati.Cosa ci accomuna nell'agire politico presto elettorale o astensionista o...?

E se non fate i bravi, CARBONE!

********************************************************************************A Leopoldo Bruno 1 gennaio 2006

L'aria per respirare, la libertà appunto...E nell'attesa di questo
voto-vuoto distruggere metaforicamente praticamente, ognuno a modo suo menzogne muri barriere e poi ricostruire, ognuno a modo suo o insieme?La denuncia forte ripetuta comunque non fa male a chi la sente, a chi la fa costa attenzioni particolari perchè non a tutti piace, intendo per tutti anche quelli con i quali camminiamo insieme...e che spesso camminano anche insieme ad altri, già visto nel passato. Dalla prima all'ultima riga con-divido i tuoi pensieri.
Dal 1 gennaio al 9 aprile si naviga a vista !
Doriana

* se ritieni non ho problemi a far circolare la mia opinione.
Ciao Bruno!

  appuntoQuoting "bruno.leopoldo at libero.it" <bruno.leopoldo at libero.it>:

> 1 gennaio – 9 aprile 2006
>
> I giorni che ci separano dalla data delle elezioni possono esser > spesi in tanti modi. Quello più gettonato – prevedibilmente - sarà > mirato a presentare indicazioni, elenchi, paletti a partiti e singoli > candidati chiedendo loro di esprimersi e impegnarsi su punti come il > ritiro dei soldati italiani dall’Iraq, la legge 30, l’istruzione, la > politica economica, le norme sui migranti, ecc.
> Sì, è giusto.
>
> Va anche detto che questi temi sono discussi e verranno affrontati in > primo luogo al tavolo dei partiti della nuova maggioranza. Il ruolo > dei movimenti – a seconda della loro capacità e forza - sarà di > stimolo, di responsabilizzazione e, magari, propositivo.
>
> A mio parere, c’è ancora di più e di meglio da presentare – senza > disperderci - in qualità di attori legittimati a interloquire nei > confronti della politica istituzionale rappresentativa. Si tratta di > una questione preliminare di carattere generale. Una condizione senza > la quale non si è liberi di fare lotta sociale.
>
> E’ l’agibilità.
>
> Attualmente in Italia è fortemente limitata. Se fino a trent’anni fa > era compito delle stragi ricacciare indietro, chiudere nel privato la > società civile, oggi c’è un apparato più articolato. Che opprime la > quotidianità dell’impegno. Come sappiamo, si va a colpire > direttamente le passioni alternative; giorno per giorno, protesta > dopo protesta. Sono sotto tiro quelle azioni fatte da chi dona tempo > ed energia soltanto perché ci crede.
>
> Chi danneggia le passioni sono in primo luogo i mezzi di > comunicazione, parlando di tutto pur di non occuparsi di certi > argomenti. Quando lo fanno, li trattano in modo distorto; non entrano > nei temi in questione se non trasformandoli in problemi di ordine > pubblico o dando la parola a tuttologi sotto contratto professionale > di consulenza. Si passa così un velo di scientificità su uno strato > di pan di spagna imbevuto di propaganda del potere e di luoghi comuni.
>
> La novità centrale degli ultimi anni è che questa forma di democrazia > non ha più alcun interesse ad esporre all’opinione pubblica né le sue > motivazioni legittimanti né – tanto meno - le giustificazioni degli > eventi. L’autorità del potere equivale alla sua mera forza. In tal > modo, gli strumenti di governo diventano i divieti e le trappole, le > perquisizioni e i controlli, le denunce e i processi. > Le accuse di sovvertimento del sistema economico e di eversione > dell’ordine democratico. I reati presuntivi e associativi; > d’oltraggio e d’opinione; le spese legali e le richieste di > risarcimenti. L’imputazione di resistenza a pubblico ufficiale quando > si è costretti in ospedale. > Dalle norme di regolamentazione degli scioperi a quelle di > interruzione dei servizi di pubblica utilità; dalle imputazioni per > manifestazioni non comunicate/autorizzate a quelle per le > occupazioni. Per finire alle accuse rivolte a chi smonta i Centri di > permanenza temporanea: veri obbrobri giuridici e umani.
> Tutto questo deve intraprendere la strada diretta del mai più.
>
> Le cosiddette leggi antiterrorismo – come sappiamo – piuttosto che > comportare complesse indagini mirate vengon fatte con l’obiettivo di > nuove limitazioni alle libertà civili.
>
> Da qui al 9 aprile, non si pongono richieste particolari e non si > sollecitano finanziamenti. Si chiede un impegno del centrosinistra e > del suo leader a favore dell’aria per respirare.
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> 1/1/6 – Leopoldo BRUNO
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