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L'Europa dica la verità
- Subject: L'Europa dica la verità
- From: "MORGANTINI Luisa" <lmorgantini at europarl.eu.int>
- Date: Wed, 21 Dec 2005 09:52:33 +0100
Press release Dichiarazione di LUISA MORGANTINI , Parlamentare europea gruppo Gue-Ngl, Presidente della Commissione Sviluppo Bruxelles, 15.12.2005 "L'UNIONE EUROPEA intende far crescere Hamas ? La decisione assunta dai 25 Ministri di Affari esteri dell'unione Europea, il passato 12 Dicembre a Bruxelles, di non pubblicare la bozza di rapporto che fortemente critica l'attività israeliana a Gerusalemme Est, nello specifico per quanto riguarda il Muro di separazione e l'espansione degli insediamenti illegali è un aiuto oggettivo alle forze estremiste palestinesi e alla politica di annessione territoriale israeliana. Nella dichiarazione ufficiale relativa alla decisione presa, il Ministro degli Affari Esteri inglese Jack Straw parla del "cambiamento delle circostanze in Israele e nei territori occupati" e aggiunge " pubblicare il rapporto ora sarebbe inappropriato perchè l'Unione Europea non vuole coinvolgersi in questioni politiche interne ad Israele in un momento di corsa verso le elezioni". Questa non è una buona ragione per oscurare la bozza del rapporto, scritto dalle delegazione dei 25 dell'Unione Europea presenti a Ramallah; Gerusalemme e Tel Aviv, e che invece avrebbe dovuto essere discusso al Summit Europeo di Bruxelles il 15 e 16 Dicembre. Il documento critica Israele per le demolizione delle case palestinesi a Gerusalemme est, per la riduzione dei permessi di lavoro per i palestinesi e per l'imposizione di di tasse discriminatorie; l'attività israeliana presso Gerusalemme est viene definita dal rapporto: "una violazione delle obbligazioni della Road Map e del diritto internazionale" riferendosi ai quartieri di Ramot, French Hill, East Talpiot, Gilo, Pisgat Ze'ev and Har Homa come "insediamenti illegali". Sottolinea inoltre che la barriera di sicurezza è stata costruita contro la sentenza emessa nel 2004 dalla corte internazionale di giustizia dell'Aja contro il Muro. Come cita il rapporto stesso, le attività israeliane a Gerusalemme Est "dimostrano una chiara intenzione da parte israeliana di trasformare l'annessione di Gerusalemme Est in un fatto concreto". Queste attività "riducono la possibilità di raggiungere un accordo sullo status finale di Gerusalemme, e minaccia di far si che qualsiasi soluzione fondata sulla coesistenza di due stati viabili diventi fisicamente impossibile e sono inoltre contrarie alla legge internazionale". Non c'è dubbio che il ritiro da Gaza, è un fatto positivo anche se fatto unilateralmente dal governo Sharon come non c' è dubbio alcuno che il coinvolgimento Europeo nel dopo ritiro e con la presenza al confine di Rafah è altrettanto importante. Ma è necessario avere chiaro che Gaza non è la Palestina ma solo una piccola parte dei territori occupati nel 1967. E non si può dire come ha detto Solana, che questo rapporto "sta da una parte sola" perché questo rapporto sta dalla parte dei fatti, che invece l'Unione Europea intende oscurare. Bisogna essere conseguenti, naturalmente con la necessaria diplomazia, ma se si afferma come fa l'Unione Europea nel rapporto annuale sui diritti umani in cui richiama Israele "di facilitare le chiusure, di congelare l'espansione degli insediamenti e di fermare la costruzione della barriera all'interno dei territori palestinesi occupati", allora non si può accontentare della nostra presenza a Rafah e lasciar correre e non intervenire fino a dopo le elezioni israeliane, a quel tempo ci sarà ben poco territorio per uno stato palestinese che coesista con lo stato israeliano. Sostenere il presidente palestinese Mahomoud Abbas nella sua lotta per la democrazia, la pace e la fine di ogni violenza significa fermare la politica di incursioni militari israeliani nei villaggi e città palestinesi, cessare le uccisioni mirate, gli arresti indiscriminati, l'espansione delle colonie e riprendere i negoziati, altrimenti le forze più oltranziste. Mi auguro che l'Unione Europea sappia usare la sua forza diplomatica per la pace e la realizzazione di due popoli e due stati con Gerusalemme capitale condivisa. Chiedo a tutti coloro che vogliono la pace con giustizia e la fine di ogni atto di violenza e terrorismo,da qualunque parte provenga di chiedere all' Unione Europea di non nasconderè la verità." info: office - Roma 0039-06-86895520 - 06 69950217 cell. 0039 348 39 21465
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