gestire l'8 dicembre per turi



8 DICEMBRE - A ROMA  SIT-IN PER PREMERE SUL PARLAMENTO EUROPEO
UNA
MOZIONE PER TURI E PER IL DISARMO ATOMICO CONTINENTALE
PRESENTAZIONE 9
DICEMBRE ALLA PROVINCIA DI ROMA
UN INCONTRO CON L'AMBASCIATORE OLANDESE
- SUBITO PRIMA O SUBITO DOPO L'8 DICEMBRE

Cari amici,

Pensando e
ripensando, parlando e riparlando con i "romani", esaminando e
riesaminando aspetti logistici, politici e giuridici, sono pervenuto
alla seguente idea su come possiamo gestire l'8 dicembre nel percorso
che abbiamo intrapreso per sostenere Turi Vaccaro ed il suo gesto di
disobbedienza civile.

Tonino Drago, giustamente a mio avviso,
ricordava, nella sua ultima mail che a Roma, come obiettivo di una
mobilitazione "per Turi e per il disarmo atomico", non esiste solo l'
ambasciata olandese, ma sono da prendere in considerazione anche il
Quirinale, Palazzo Chigi, MontecitorioŠ

Io aggiungerei che esistono i
simboli delle istituzioni europee e che il caso del pacifista
nonviolento Turi Vaccaro si presta benissimo ad essere affrontato in un
orizzonte europeo.
L'azione di Turi, un italiano che protesta in Olanda
contro le atomiche Usa, assume anche solo per questo aspetto un
significato europeo: tanto più che la protesta è indirizzata ad un
problema che investe l'intera Europa e chiama in causa in modo
determinante responsabilità decisionali a livello UE.

Per l'appello,
che è alle porte, i 18 mesi inflitti a Turi in primo grado possono
diventare una condanna ancor più dura. Molto più dura. Bisogna
intensificare la pressione e la mobilitazione.
L'opinione pubblica
olandese è stata solo sfiorata, quella  italiana non è stata raggiunta
per nulla. L'opinione pubblica "europea" manco a parlarne.
In Italia
solo "Liberazione", qualche radio (Radio popolare, Radio Radicale,
Radio Onda d'Urto e Radio Onda Rossa) e i giornali siciliani hanno
trattato della vicenda .

Da queste considerazioni deriva la
riformulazione della mia proposta del sit in centralizzato a Roma
(affiancato anche da iniziative decentrate, tipo quelle che si stanno
preparando a Torino, a Comiso e forse a Milano), secondo l'idea che
segue, delineante un articolato percorso di mobilitazione.

L'8
dicembre a Roma, come scadenza di mobilitazione, legata all'
anniversario della stipula degli accordi INF, dovrebbe prendere come
obiettivo una sede "europea" che
-	sia espressiva dell'esigenza della
denuclearizzazione a livello continentale (è ora di portare a termine
il lavoro iniziato 18 anni fa!);
-	rappresenti una concezione della
cittadinanza fondata sui diritti umani: in primo luogo il diritto ad un
giusto processo, che non liquidi come un vandalo chi si è opposto alla
plausibile e sostenibile illegalità dello Stato atomico.
Questo luogo
simbolico, per ultimo ma non da ultimo, bisogna che risulti più
visibile alla cittadinanza da sensibilizzare che non un luogo isolato
(perché caratterizzato come "ghetto residenziale per ricchi"), quale
via della Camilluccia, dove ha sede provvisoria, fino a tutto il 2006,
l'ambasciata dei Paesi Bassi.

Esiste questo posto capace di rispondere
ai requisiti sopra elencati? A pensarci bene, sì!
Il luogo simbolo
della nostra mobilitazione potrebbe essere l'ufficio per l'Italia del
PE a Roma, in via IV Novembre; un luogo ancor più congruo e
giustificato se a Bruxelles, grazie all'iniziativa degli eurodeputati
"amici della nonviolenza",  viene ripresa la mozione presentata dai
deputati e dai senatori al Parlamento italiano "per Turi e per il
disarmo atomico".

L'8 dicembre, il primo pomeriggio, alle 15.30, per
facilitare l'arrivo su treno di chi vienne da fuori Roma , faremmo un
sit-in, io propongo davanti all'ufficio del Parlamento Europeo a Roma,
perché, con questa azione, sottolineamo la richiesta che l'istituzione
discuta ed approvi una mozione di eurodeputati che decidono di proporre
al PE, così come è stato fatto al Parlamento italiano, la solidarietà
per Turi come impegno per il disarmo atomico.

Il 9 dicembre, la
mattina, potremmo quindi presentare alla stampa, in uno spazio
pubblico, che non è ovviamente disponibile nei giorni festivi, questa
iniziativa degli eurodeputati. I quali dovrebbero prpararsi anche ad
ispezionare Turi in carcere.
Questo spazio pubblico potrebbe anche
essere messo a disposizione dall'Ente locale Provincia, che si è
proclamato "denuclearizzato": avremmo modo di fare entrare in campo
anche questo tipo di attori, gli enti locali per la pace (che in
Friuli, mi segnala il GAVCI) si stanno muovendo nella direzione giusta.

E la pressione sulle autorità olandesi, a questo punto, che fine fa?
Resta, anche se inserita, come appare evidente, in un più ampio
contesto di iniziative.

Si può e si deve richiedere, entro l'8
dicembre, ma a questo punto anche con la possibilità del rinvio di
qualche giorno, un incontro tra deputati del PE, che affianchino i
deputati (in prima fila Giovanni Russo Spena e i firmatari delle
mozioni) e i pacifisti italiani, e l'ambasciatore olandese in italia
per

1- consegnare materialmente  copia delle dichiarazioni di
corresponsabilità con Turi: l'Olanda, che ha firmato il TNP, deve
rientrare nella legalità rifiutando di ospitare armi nucleari;

2-
rappresentargli che la giustizia olandese non può trattare Turi come un
puro e semplice vandalo.
Le motivazioni del gesto vanno considerate per
svolgere un giusto processo secondo i principi internazionalmente
sottoscritti.
Altrimenti si ha violazione di diritti umani che non può
passare sotto silenzio e abbisogna di risposta, anche giuridica,
adeguata (va pensato un ricorso alla Corte di giustizia di Strasburgo);

3- occorre comunque un trattamento più umano in carcere: Turi non può
essere punito perchè è vegetariano (mangia solo frutta) e rifiuta la
vaccinazione antiTBC...
La scusa per tutte le soperchierie è proprio
questo rifiuto della vaccinazione.
Attualmente è, se non abbiamo capito
male, nel settore psichiatrico ma pare che verrà presto trasferito nel
carcere normale.
Ora può fare qualche telefonata in giro, ma deve poter
ricevere libri e pacchi dagli amici.
Gli potrebbe comunque essere
concessa la libertà provvisoria.

Se avete altre idee  su come gestire
la scadenza dell'8 dicembre, intesa anche come "subito prima e subito
dopo", fatemele sapere e ci muoviamo di conseguenza.

Alfonso Navarra

Comitato di sostegno al nonviolento Turi Vaccaro
via borsieri,12 -20159
milano	tel-fax 02-7202.2521 cell. 349-5211837	e-mail
alfonsonavarra at virgilio.it


PARLAMENTO EUROPEO

Ufficio per l'Italia
Va IV Novembre, 149
00187 Roma
Tel. 06/69.95.01
Fax 06/69.95.02.00


ALTRI ASPETTI

Striscioni (Turi LiberoŠ)

Volantini da stampare

F16 di
cartapesta

Azioni tipo arrampicarsi sul balcone ed aprire lo
striscione

Sottoscrizione per pagare un po' di spese

Fornisco un
numero di conto corrente postale (su cui possono essere efftuati anche
bonifici bancari):

conto corrente banco Posta n. 48465389
intestato ad
associazione KRONOS PRO NATURA
via Dogana, 2 - 20123  Milano
codice abi
07801  cab 01600

scrivere sulla causale: "Per Turi"


ADESIONI APPELLO
(ripeto: rinfrescatemi la labile memoria...)

Soggetti collettivi

Ldu
- Loc - Convegno OSM - Gavci- Verde Vigna - CSD Impastato - Rete
italiana disarmo - Berretti Bianchi - Ecumenici - Sicilia Libertaria -
Centro missionario ordine francescano secolare


Asesioni personali

I
6 dell'appello di Roma del 27 ottobre
Alex Zanotelli - Angelo Baracca -
Alberto Castagnola - Tonino Drago -  Alfonso Navarra - Lorenzo Porta

Umberto Santino - Anna Puglisi - Pina Grassi - Francesco Piscopo -
Andrea Billau - Gavino Sale - Miliucci - Elio Pagani - Enrico Peyretti
- Maurizio Benazzi - Giovanna Nobile  - Pippo Guerrieri - Alfonso Di
Stefano - Fabio Alberti - Luciano Zimbelli - Alessandro Rizzo - Biagio
Battaglia - (Nella Ginatempo) - Antonella Serafini - Silvia Terribili -
Riccardo Orioles - Massimo Todisco - Massimo Aliprandini - Davide
Moriano - Doriana Goracci - Eddie Roos

Eurodeputati

Vittorio
Agnoletto - Luisa Morgantini

Senatori

Gigi Malabarba + i firmatari
della mozione

Deputati
Mauro Bulgarelli - Giovanni Russo Spena - Paolo
Cento


Cittadini comuni (pronti a darsi da fare)

Enrico Navarra

Fabio Ceseri