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gestire l'8 dicembre per turi
- Subject: gestire l'8 dicembre per turi
- From: "alfonsonavarra at virgilio.it" <alfonsonavarra at virgilio.it>
- Date: Tue, 29 Nov 2005 17:51:08 +0100
8 DICEMBRE - A ROMA SIT-IN PER PREMERE SUL PARLAMENTO EUROPEO UNA MOZIONE PER TURI E PER IL DISARMO ATOMICO CONTINENTALE PRESENTAZIONE 9 DICEMBRE ALLA PROVINCIA DI ROMA UN INCONTRO CON L'AMBASCIATORE OLANDESE - SUBITO PRIMA O SUBITO DOPO L'8 DICEMBRE Cari amici, Pensando e ripensando, parlando e riparlando con i "romani", esaminando e riesaminando aspetti logistici, politici e giuridici, sono pervenuto alla seguente idea su come possiamo gestire l'8 dicembre nel percorso che abbiamo intrapreso per sostenere Turi Vaccaro ed il suo gesto di disobbedienza civile. Tonino Drago, giustamente a mio avviso, ricordava, nella sua ultima mail che a Roma, come obiettivo di una mobilitazione "per Turi e per il disarmo atomico", non esiste solo l' ambasciata olandese, ma sono da prendere in considerazione anche il Quirinale, Palazzo Chigi, MontecitorioŠ Io aggiungerei che esistono i simboli delle istituzioni europee e che il caso del pacifista nonviolento Turi Vaccaro si presta benissimo ad essere affrontato in un orizzonte europeo. L'azione di Turi, un italiano che protesta in Olanda contro le atomiche Usa, assume anche solo per questo aspetto un significato europeo: tanto più che la protesta è indirizzata ad un problema che investe l'intera Europa e chiama in causa in modo determinante responsabilità decisionali a livello UE. Per l'appello, che è alle porte, i 18 mesi inflitti a Turi in primo grado possono diventare una condanna ancor più dura. Molto più dura. Bisogna intensificare la pressione e la mobilitazione. L'opinione pubblica olandese è stata solo sfiorata, quella italiana non è stata raggiunta per nulla. L'opinione pubblica "europea" manco a parlarne. In Italia solo "Liberazione", qualche radio (Radio popolare, Radio Radicale, Radio Onda d'Urto e Radio Onda Rossa) e i giornali siciliani hanno trattato della vicenda . Da queste considerazioni deriva la riformulazione della mia proposta del sit in centralizzato a Roma (affiancato anche da iniziative decentrate, tipo quelle che si stanno preparando a Torino, a Comiso e forse a Milano), secondo l'idea che segue, delineante un articolato percorso di mobilitazione. L'8 dicembre a Roma, come scadenza di mobilitazione, legata all' anniversario della stipula degli accordi INF, dovrebbe prendere come obiettivo una sede "europea" che - sia espressiva dell'esigenza della denuclearizzazione a livello continentale (è ora di portare a termine il lavoro iniziato 18 anni fa!); - rappresenti una concezione della cittadinanza fondata sui diritti umani: in primo luogo il diritto ad un giusto processo, che non liquidi come un vandalo chi si è opposto alla plausibile e sostenibile illegalità dello Stato atomico. Questo luogo simbolico, per ultimo ma non da ultimo, bisogna che risulti più visibile alla cittadinanza da sensibilizzare che non un luogo isolato (perché caratterizzato come "ghetto residenziale per ricchi"), quale via della Camilluccia, dove ha sede provvisoria, fino a tutto il 2006, l'ambasciata dei Paesi Bassi. Esiste questo posto capace di rispondere ai requisiti sopra elencati? A pensarci bene, sì! Il luogo simbolo della nostra mobilitazione potrebbe essere l'ufficio per l'Italia del PE a Roma, in via IV Novembre; un luogo ancor più congruo e giustificato se a Bruxelles, grazie all'iniziativa degli eurodeputati "amici della nonviolenza", viene ripresa la mozione presentata dai deputati e dai senatori al Parlamento italiano "per Turi e per il disarmo atomico". L'8 dicembre, il primo pomeriggio, alle 15.30, per facilitare l'arrivo su treno di chi vienne da fuori Roma , faremmo un sit-in, io propongo davanti all'ufficio del Parlamento Europeo a Roma, perché, con questa azione, sottolineamo la richiesta che l'istituzione discuta ed approvi una mozione di eurodeputati che decidono di proporre al PE, così come è stato fatto al Parlamento italiano, la solidarietà per Turi come impegno per il disarmo atomico. Il 9 dicembre, la mattina, potremmo quindi presentare alla stampa, in uno spazio pubblico, che non è ovviamente disponibile nei giorni festivi, questa iniziativa degli eurodeputati. I quali dovrebbero prpararsi anche ad ispezionare Turi in carcere. Questo spazio pubblico potrebbe anche essere messo a disposizione dall'Ente locale Provincia, che si è proclamato "denuclearizzato": avremmo modo di fare entrare in campo anche questo tipo di attori, gli enti locali per la pace (che in Friuli, mi segnala il GAVCI) si stanno muovendo nella direzione giusta. E la pressione sulle autorità olandesi, a questo punto, che fine fa? Resta, anche se inserita, come appare evidente, in un più ampio contesto di iniziative. Si può e si deve richiedere, entro l'8 dicembre, ma a questo punto anche con la possibilità del rinvio di qualche giorno, un incontro tra deputati del PE, che affianchino i deputati (in prima fila Giovanni Russo Spena e i firmatari delle mozioni) e i pacifisti italiani, e l'ambasciatore olandese in italia per 1- consegnare materialmente copia delle dichiarazioni di corresponsabilità con Turi: l'Olanda, che ha firmato il TNP, deve rientrare nella legalità rifiutando di ospitare armi nucleari; 2- rappresentargli che la giustizia olandese non può trattare Turi come un puro e semplice vandalo. Le motivazioni del gesto vanno considerate per svolgere un giusto processo secondo i principi internazionalmente sottoscritti. Altrimenti si ha violazione di diritti umani che non può passare sotto silenzio e abbisogna di risposta, anche giuridica, adeguata (va pensato un ricorso alla Corte di giustizia di Strasburgo); 3- occorre comunque un trattamento più umano in carcere: Turi non può essere punito perchè è vegetariano (mangia solo frutta) e rifiuta la vaccinazione antiTBC... La scusa per tutte le soperchierie è proprio questo rifiuto della vaccinazione. Attualmente è, se non abbiamo capito male, nel settore psichiatrico ma pare che verrà presto trasferito nel carcere normale. Ora può fare qualche telefonata in giro, ma deve poter ricevere libri e pacchi dagli amici. Gli potrebbe comunque essere concessa la libertà provvisoria. Se avete altre idee su come gestire la scadenza dell'8 dicembre, intesa anche come "subito prima e subito dopo", fatemele sapere e ci muoviamo di conseguenza. Alfonso Navarra Comitato di sostegno al nonviolento Turi Vaccaro via borsieri,12 -20159 milano tel-fax 02-7202.2521 cell. 349-5211837 e-mail alfonsonavarra at virgilio.it PARLAMENTO EUROPEO Ufficio per l'Italia Va IV Novembre, 149 00187 Roma Tel. 06/69.95.01 Fax 06/69.95.02.00 ALTRI ASPETTI Striscioni (Turi LiberoŠ) Volantini da stampare F16 di cartapesta Azioni tipo arrampicarsi sul balcone ed aprire lo striscione Sottoscrizione per pagare un po' di spese Fornisco un numero di conto corrente postale (su cui possono essere efftuati anche bonifici bancari): conto corrente banco Posta n. 48465389 intestato ad associazione KRONOS PRO NATURA via Dogana, 2 - 20123 Milano codice abi 07801 cab 01600 scrivere sulla causale: "Per Turi" ADESIONI APPELLO (ripeto: rinfrescatemi la labile memoria...) Soggetti collettivi Ldu - Loc - Convegno OSM - Gavci- Verde Vigna - CSD Impastato - Rete italiana disarmo - Berretti Bianchi - Ecumenici - Sicilia Libertaria - Centro missionario ordine francescano secolare Asesioni personali I 6 dell'appello di Roma del 27 ottobre Alex Zanotelli - Angelo Baracca - Alberto Castagnola - Tonino Drago - Alfonso Navarra - Lorenzo Porta Umberto Santino - Anna Puglisi - Pina Grassi - Francesco Piscopo - Andrea Billau - Gavino Sale - Miliucci - Elio Pagani - Enrico Peyretti - Maurizio Benazzi - Giovanna Nobile - Pippo Guerrieri - Alfonso Di Stefano - Fabio Alberti - Luciano Zimbelli - Alessandro Rizzo - Biagio Battaglia - (Nella Ginatempo) - Antonella Serafini - Silvia Terribili - Riccardo Orioles - Massimo Todisco - Massimo Aliprandini - Davide Moriano - Doriana Goracci - Eddie Roos Eurodeputati Vittorio Agnoletto - Luisa Morgantini Senatori Gigi Malabarba + i firmatari della mozione Deputati Mauro Bulgarelli - Giovanni Russo Spena - Paolo Cento Cittadini comuni (pronti a darsi da fare) Enrico Navarra Fabio Ceseri
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