25 novembre 2005: Donna aiutati che il ciel ti aiuta !?




L'affondo della mano violenta e molto ferma della Cei e della politica e
dell'informazione gestita guarda caso nella quasi totalità da uomini vede le
donne reclamare rispetto e dignità per la loro vita. Oggi si sciopera in
Italia, è stato anche rilanciato da Padre Zanotelli la giornata del non
acquisto mondiale, perchè chi compra vota e noi da chi siamo comprate? Perchè
come merce siamo trattate.Non mi sono mai piaciute le giornate della memoria ma
vorrei ricordare a tutti: quelle che oggi sono andate al lavoro perchè non
possono fare a meno di una giornata di paga,  quelle che cercano disperatamente
un lavoro,  quelle che lavorano in casa in nero da sempre, quelle che subiscono
violenza da chi non vuole saperne di considerarle altro che merce,  quelle che
sono stanche di vedersi considerate come piagnone,  quelle che gli "altri" le
considerano "sole" e ne traggono enorme profitto da questo isolamento
femminile. In questo spazio che ancora concede a tutti di pubblicare allora mi
permetto di "incollare" quello che ho trovato per ricordarci delle donne.
 Non fiori ma opere di bene.

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Da alcuni anni, in tutto il mondo, il 25 novembre è diventata la giornata
simbolo di chi si batte per l'eliminazione della violenza contro le donne, in
qualunque forma essa si manifesti.
L'iniziativa è partita dalle donne sudamericane, che hanno scelto il 25
novembre in quanto giorno dell'assassinio di tre sorelle della Repubblica
Dominicana, rapite, stuprate e uccise selvaggiamente per ragioni politiche.
La violenza contro le donne è un crimine che rappresenta la prima causa di
morte per la popolazione femminile di età compresa tra i 15 e i 45 anni.
Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità la considera una vera e propria
emergenza sociale, posto che la metà delle donne uccise lo è dal partne=
r, una donna su quattro subisce violenza dal partner nel corso della vita, in
moltissimi paesi 1/3 delle adolescenti subisce un'iniziazione sessuale
violenta.
Sono passati 10 anni dal 1994, quando l'ONU con la "Dichiarazione
sull'eliminazione della violenza contro la donna" stabiliva che la violenza
dell'uomo sulla donna è una violazione dei diritti umani fondamentali.
Altre dichiarazioni di principio sono seguite da parte di tutti gli organismi
internazionali, che sono arrivati ad ammettere che la violenza sulle donne è
il prodotto di una disuguaglianza di genere.
Ma poco di tutto ciò si è tradotto in politiche volte a contrastare il
fenomeno della violenza, in leggi favorevoli alle donne, in buone pratiche, in
una pedagogia orientata alla soluzione non violenta dei conflitti, in una
cultura di pace.
Ecco perché è necessario che tutte le donne denuncino la violenza che le
circonda, la respingano e continuino a battersi per i propri diritti,  per la
propria libertà e per la propria felicità.