A PROPOSITO DEL MANIFESTO DI SINISTRA PER ISRAELE



ALCUNE RIFLESSIONI SUL MANIFESTO DI "SINISTRA PER ISRAELE"

ANDREA GENOVALI - PRESIDENTE ASSOCIAZIONE NAZIONALE PUNTOCRITICO

Credo che la lettura del manifesto programmatico della "Sinistra per
 Israele" sia una lettura importante e istruttiva per capire come nel corso
degli anni una parte importante della sinistra italiana abbia
definitivamente perso ogni richiamo a quella cultura politica e sociale che
affonda le sue radici nelle lotte, nei valori e negli ideali del movimento
operaio italiano.

Lo diciamo con molta amarezza e senza spirito di polemica, ma il tentativo
di capovolgere i termini della questione israelo-palestinese, enunciando
pericolose e gravi affermazione, ci paiono di estrema gravità.
 Noi da parte nostra ci limitiamo a fare tre brevi considerazioni.
La prima, E' quella di respingere con sdegno l'etichettatura razzista di
pregiudizialmente antiisraeliani che fa Sinistra per Israele, nei confronti
di chi a sinistra, come noi e tanti altri, si E' schierato dalla parte del
popolo palestinese aggredito, invaso e da anni massacrato dall'esercito di
invasione israeliano. Noi ci siamo da sempre schierati con coerenza politica
dalla parte dei palestinesi, non per pregiudizio ideologico o per
antisemitismo (tentativo questo vergognosamente schifoso di dipingere come
antisemiti chiunque si batta contro l'occupazione e le politiche
colonialiste di Israele), ma solo perché in quella zona di Medio Oriente
esiste un popolo invaso e massacrato ingiustamente, quello palestinese, e un
esercito invasore e massacratore, quello israeliano.
Dopo di che anche noi condanniamo gli attentati terroristici in modo fermo e
deciso ma condanniamo anche le uccisioni mirate, i bombardamenti
indiscriminati sui paesi palestinesi, le uccisioni di bambini e tutto quello
che giornalmente i mass media ci fanno vedere da quella martoriata terra. La
nostra opposizione a Sharon e all'invasione dei territori palestinesi E'
basata sui dati, sulle cifre e sulle azioni politiche concrete di Israele e
non da chiacchiere ideologicamente pregiudiziali come Sinistra per Israele
vuole far credere.

La seconda riflessione. Questa organizzazione dice di appoggiare le
rivendicazioni nazionali palestinesi salvo aggiungere che se non si arriva
ad accordi di pace la colpa E' "delle diffidenze dei palestinesi verso le
trattative di pace con Israele". Quindi per questa organizzazione la colpa E'
totalmente dei palestinesi e non del governo di Ariel Sharon che da anni
distrugge sistematicamente la possibilità concreta per il governo
palestinese di lavorare per costruire il proprio Stato. Uno stato, quello di
Israele guidato da Sharon, che E' arrivato anche a bombardare e assediare per
lunghissimo tempo anche il palazzo del legittimo e democraticamente eletto
presidente palestinese Yasser Arafat, riportandoci al tempo del golpe
fascista contro Allende in Cile.
Ma andiamo avanti.
La terza, non c'E' una condanna ferma e decisa del muro dell'aparthaid,
chiamato da Sinistra per Israele "barriera di limitazione", accogliendo così
in pieno la giustificazione israeliana di quel muro, che essi stanno
costruendo a danno del popolo palestinese. Un muro vergognoso come quello di
Berlino, ma anche come quello fra il Messico e gli Usa e altri ancora
condannati in tutto il mondo ma non questo di Israele. Un muro che
rappresenta una ferita alla civiltà e produce infiniti danni al popolo e all
'economia dei palestinesi. Un muro che chiude definitivamente ogni
possibilità di costruire uno Stato vero e indipendente palestinese così come
chiedono le tante risoluzione dell'ONU di cui Sinistra per Israele neppure
menziona. Si chiede solo ipocritamente di "sanare" le ferite prodotte dal
muro quando penetra in profondità nel territorio palestinese.
Come si vede esistono muri buoni e muri cattivi a seconda di chi E' il
soggetto edificante.

A conclusione solo una brevissima riflessione che rivolgiamo con grande
umiltà a Sinistra per Israele. A noi pare che nel documento di questa nuova
organizzazione si tenti l'operazione politica di presentare Israele come il
paese vittima di una guerra scatenata dai palestinesi. Come se fosse Israele
il paese umiliato dai posti di blocco, invaso dai palestinesi, massacrato
economicamente da anni e ora strozzato dal muro della vergogna realizzato
dal governo palestinese. Pare che sia Israele lo stato che ha visto, giorno
dopo giorno, per anni in disprezzo ad ogni accordo raggiunto
internazionalmente, il nascere di nuovi insediamenti di coloni illegali sul
proprio territorio; sembra che siano i palestinesi una potenza nucleare nell
'are che minaccia la sopravvivenza di altri e non invece Israele.

A noi pare, e concludiamo, che le cose si debbano dire per quello che sono,
Sinistra per Israele ha fatto una scelta di campo netta, legittima sia ben
chiaro, ma precisa e ferma: si E' schierata completamente dalla parte del
governo di Ariel Sharon e conseguentemente supporta le tesi e le politiche
di quella parte politica.