Per le Donne



E' notizia di ieri la morte di una ragazza del nord, operaia, che è stata
trovata morta accoltellata all'entrata del lavoro, ma non basta: è stata
"ripassata" da un'auto più volte, dallo stesso assassino.Aveva poco più di
vent'anni.
Una di quelle che non conosceremo mai, che incontriamo magari alla mattina,
che si guarda con piacere perchè giovane e carina.
Questa ennesima violenza su una donna mi fa riflettere sulla nostra
condizione femminile in Italia. Siamo alla triste ribalta della cronaca nei
giornali e giornaletti stampati, siamo in discussione in rete, siamo
straordinariamente invisibili nella società e indispensabili, proprio come i
migranti, nel quotidiano.
La Chiesa, ci indica con molta fermezza una strada da percorrere e così i
partiti ad essa collegati. L'arroganza e la forza dirompente di questa mano
"offerta" ad un elettorato spaurito, debole sempre, maggioritario nel numero
mi preoccupa fortemente. Siamo e rimaniamo bottino politico.Da parte della
sinistra si alza lo sdegno del mondo laico e civile, del volontariato
cattolico, del pacifismo in senso lato.
Ma non basta.
Siamo "ripassate" come quella sventurata di ieri dalla violenza quotidiana
di questo sistema, da quest'ala protettrice di tutti i colori, che cambia
bandiera ma non sostanza, nei salotti televisivi, nelle stanze dei partiti,
nel parlamento italiano, parlano gli uomini e loro fanno le leggi e le fanno
rispettare. E noi ci sentiamo non solo sempre più escluse ma minacciate e
l'immagine delle donne "ribelli" diventa sempre più quella di un'amorale
agitata. Certo ci sono anche quelle che nella scena politica italiana, con
acume e precisione, ricordano l'applicazione della legge e si accompagnano a
merenda con quelle che salutano con il dito medio.
Stanche molto stanche di essere le vedove di mafia, le vedove dei soldati
morti "per varie ragioni",le figlie di questi italiani preoccupati e
qualunquisti, le donne anziane badate dalle badanti, noi donne badate a
vista,  vivere e correre come schegge impazzite... a "tutte" le donne  tra
pochi mesi sarà chiesto un voto di "liberazione" da una parte, di risposte
"certe e forti" dall'altra.
Una mano sinistra e una destra che usano il guanto di velluto per bendarci
sulla nostra condizione.
Non ho soluzioni per uscire da questa infame spirale, ma suggerisco che chi
metterà a disposizione spazi pubblici aperti alla voce delle donne, chi darà
appoggio reale ad iniziative delle donne e per le donne, chi aiuterà a
boicottare la macchina che ci "ripassa", nel modo che gli è possibile, farà
un gesto di civiltà, per sentirsi anch'esso persona e non bottino e uscire
dal bordello italiano, dove sono le donne a pagare molto. E non basta.Per
uscire dalla solitudine, passo parola ed azione.
Lo spero.
Doriana Goracci