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Iraq: commento di Amnesty sulla prima udienza del processo a Saddam Hussein
- Subject: Iraq: commento di Amnesty sulla prima udienza del processo a Saddam Hussein
- From: press at amnesty.it
- Date: Thu, 20 Oct 2005 19:22:34 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS124-2005 IRAQ: COMMENTO DI AMNESTY INTERNATIONAL SULLA PRIMA UDIENZA DEL PROCESSO A SADDAM HUSSEIN Baghdad, 20 ottobre 2005 - La delegazione di Amnesty International presente nella capitale irachena ha sollecitato maggiore attenzione per le vittime delle violazioni dei diritti umani commesse sotto il governo di Saddam Hussein, quando il 28 novembre riprendera' il processo nei suoi confronti. Wesley Gryk, l'esperto legale alla guida della delegazione di Amnesty International presente all'udienza, ha apprezzato la decisione del giudice di aggiornare il processo di 40 giorni, per consentire alla difesa di prepararsi sul caso e garantire che i testimoni siano in grado di presentarsi senza timore in tribunale. 'Date le circostanze, l'aggiornamento del processo suona decisamente appropriato' - ha dichiarato Gryk. 'Il rinvio consentira' alla difesa di studiare la grande mole di documentazione che, per motivi inspiegabili, e' stata messa a disposizione solo poco prima dell'inizio del processo. La legittimita' del tribunale verra' giudicata dall'equita' delle sue procedure, ad esempio dal modo in cui garantira' pieni diritti alla difesa, tra cui quello a un accesso regolare e confidenziale agli imputati. E' di fondamentale importanza che questo processo sia condotto in modo corretto e sia visto dall'esterno come un processo corretto, dato che costituira' il precedente per dare giustizia a molte delle vittime dei crimini commessi sotto il dominio di Saddam Hussein e del partito Ba'ath.' Alla ripresa del processo, sostengono gli osservatori di Amnesty International, sara' necessario prestare maggiore attenzione alle vittime. 'Nell'udienza di apertura, le vittime e i loro familiari non hanno potuto essere presenti in tribunale' - ha proseguito Gryk. 'Questo e' un problema che va affrontato. Il tribunale deve garantire che almeno alcune di esse e i loro rappresentanti siano in aula e intervengano nel processo e che lo stesso sia consentito ai loro familiari, se lo vorranno. Garantire la sicurezza in una circostanza cosi' unica e' importante, ma questo obiettivo non puo' essere conseguito alle spese di coloro che, attraverso la sofferenza personale, hanno conquistato il diritto di essere presenti in un'aula di tribunale per ottenere giustizia'. Amnesty International continua a definirsi preoccupata per la norma che prevede che un'eventuale condanna a morte nei confronti di Saddam Hussein e dei suoi co-imputati verrebbe eseguita entro 30 giorni dal respingimento dell'appello. 'Si tratta di un'eventualita' preoccupante, che chiediamo al governo iracheno di rivedere e annullare. Amnesty International si oppone alla pena di morte in ogni caso, per ragioni di principio. Qui, oltretutto, l'esecuzione di Saddam Hussein avrebbe l'effetto di negare giustizia a molte vittime delle violazioni commesse sotto il suo governo'. FINE DEL COMUNICATO Baghdad, 20 ottobre 2005 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6976920, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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