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Solidarietà a Turi Vaccaro (ecc)
- Subject: Solidarietà a Turi Vaccaro (ecc)
- From: "Daniele Barbieri" <pkdick at fastmail.it>
- Date: Mon, 26 Sep 2005 11:21:43 +0200
Rompi anche tu una sbarra: fai entrare un po’ d’aria fresca nella cella dello “scoiattolo” Siamo in contatto, tramite il compagno Alfonso Navarra, con la convivente di Turi Vaccaro. Emmie e la sua bella figlia di 15 anni. Stiamo tentando anche un contatto diretto con Lui. Confermiamo che ha subito una punizione ingiustificata dopo l’udienza al Tribunale di Breda e che la stampa locale olandese lo tratteggia come un “teppista” anziché come un profeta della pace. Turi Vaccaro è ben conosciuto in Italia nel movimento antimilitarista fin dai tempi dell’opposizione alla base di Comiso, in Sicilia. Il suo soprannome era “lo scoiattolo”: sapeva arrampicarsi con grande destrezza sull’albero posto di fronte ai cancelli Baiocco per far sventolare la bandiera arcobaleno. Rischia ora sei mesi di carcere per aver messo fuori uso due bombardieri F16, azione da lui compiuta a Woensdrecht (Olanda) nell'anniversario della distruzione di Nagasaki. Per questo sta iniziando uno sciopero della fame (nutrendosi solo con le vitamine ricavate dalla bollitura di pomodori e altri vegetali) e quello che infastidisce particolarmente i suoi carcerieri ha cominciato lo sciopero col silenzio. Ossia non comunica con le parole ma solo con gesti e foglietti di carta. Questa newsletter ritiene fondamentale far sentire al compagno incarcerato la nostra solidarietà politica, umana, etica e per questo rinnoviamo l’invito a scrivergli: allargate una sbarra della sua cella. Fate entrare un po’ d’aria fresca… Cercheremo di recuperare nel frattempo anche l’esatto indirizzo della sala delle udienze: pare che non sia consentito l’utilizzo di videocamere. Non possono comunque impedire la solidarietà diretta…. P. I. Bospoort, T.a.v. Dhr S. Vaccaro, nr. 1894430, Nassausingel 26, 4811 DG Breda I (Holland) From: <mailto:ecumenici at aliceposta.it>Ecumenici posta Subject: Solidarietà a Turi Vaccaro: in Canada mobilitazione contro le cd armi leggere, ECC Ecumenici Leonhard Ragaz <http://ecumenici.altervista.org/html/>http://ecumenici.altervista.org/html/ La newsletter aderisce all’appello “Uniti a sinistra” <http://www.unitiasinistra.it>www.unitiasinistra.it Les Eglises canadiennes lancent une campagne contre les armes légères Vancouver, Canada, le 19 septembre (ENI) - L'agence oecuménique pour la paix du Conseil des Eglises du Canada, Project Ploughshares, a lancé une campagne contre les armes légères qui, affirme-t-elle, sont responsables de 500.000 décès par an. "La pression publique est essentielle afin d'encourager les gouvernements à agir, et garantir une issue positive pour la Conférence d'examen du programme d'action sur le commerce illicite des armes légères en juillet 2006" a déclaré John Siebert, directeur exécutif de Ploughshares avant le lancement de la campagne le 14 septembre. ----- Domande per riflettere e domande inevase… Riportiamo le domande trasmesseci da Hamza Picardo, Presidente nazionale dell’UCOII, ringraziandolo come sempre, ma anche invitandolo a rispettare gli impegni assunti : un intervista accettata e poi non mantenuta, senza fornire alcuna motivazione. Il giornalismo al tempo dell’islamofobia. 5 domande di Hamza Piccardo agli ex colleghi giornalisti e giornaliste a proposito di Magdi Allam e al maccartismo antislamico (parafrasando l’attacco di M.A. di oggi 31 agosto ’05) 1- E’ possibile che il maggior (per copie vendute) quotidiano nazionale finanzi con un ricco stipendio (si parla di un milione di euro l’anno) un personaggio che usa e abusa dello spazio che il giornale gli mette a disposizione per una sua isterica e ormai parossistica campagna contro un’associazione che, con tutti i suoi difetti, porta avanti da 15 anni un serio e difficile lavoro per favorire l’integrazione dei musulmani in Italia? 2- E’ possibile che il suddetto giornalista dimentico di ogni regola di deontologia professionale si sia trasformato, da osservatore e commentatore, in un Catone fustigatore che ogni giorno scorre con ansia le agenzie per poi scrivere articoli che inevitabilmente si concludono con “Ucoii delenda est”? 3- E’ possibile che la visita di un conferenziere egiziano, legato ad una sua particolare concezione del mondo e dell’Islam, comunque legittima per quanto opinabile, diventi una ferale minaccia, un’apologia del terrorismo suicida? 4- E’ possibile che Magdi Allam tratti da imbecilli tutti quanti, a partire dai servizi di sicurezza e fino al consolato d’Italia in Barhein che ha concesso il visto al succitato conferenziere, e ciò in quanto non hanno, come lui un’identica paranoia relativamente all’UCOII, ai Fratelli Musulmani, alla libertà di pensiero, che per lui è a senso unico, il suo. 5- E’ possibile che nel generale silenzio della libera stampa italiana Magdi Allam e i suoi compagni di merenda nel Foglio, La Padania, Libero e giù fino all’Opinione, possano imperversare nel loro tentativo di destabilizzare e criminalizzare, insieme all’islam, la sola organizzazione islamica che abbia caratteristiche nazionali, impegnata da sempre nella relazione con la società italiana e nella difesa della sicurezza collettiva? Se domani giudici o politici, irretiti da tanta continuata protervia dovessero assumere miopi e inopportune iniziative liberticide non sarebbe nell’interesse degli uomini di buona volontà tra i quali ci annoveriamo e voi, cari colleghi e colleghe ne avrete una parte di responsabilità. Hamza Roberto Piccardo segr. naz.le UCOII già collaboratore de “Il Secolo XIX”, “Il Lavoro”, “Il Manifesto”, già direttore responsabile de “Il Musulmano” direttore del portale <http://www.islam-online.it/>www.islam-online.it I
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