(Fwd) Rumsfeld conosceva in anticipo i piani dell’11 settembre



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Subject:        	[noomc-it] 9/11: american Reichstag - L’atto fondatore del regime Bush

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Rumsfeld conosceva in anticipo i piani dell’11
settembre

Visionario o organizzatore? A più riprese, il
segretario alla Difesa Donald Rumsfeld aveva
annunciato gli avvenimenti dell’11 settembre 2001. Due
minuti prima del primo impatto a New York, preveniva i
suoi visitatori dell’imminenza degli attentati. Appena
dopo l’attacco al World Trade Center, annunciava il
prossimo bersaglio: il Pentagono.


18 agosto 2005

Depuis Paris (France)

Il mattino dell’11 settembre 2001, il segretario alla
Difesa degli Stati Uniti, Donald Rumsfeld (l’Asso di
Picche del Regime Bush) ricevette un certo numero di
persone nel suo ufficio del Pentagono. Due minuti
prima che il primo aereo si schiantasse sul World
Trade Center, egli annunciò loro l’esito di una sua
lunga riflessione: ne era certo, un attentato avrebbe
avuto luogo in un tempo assolutamente ravvicinato.
Associated Press riporta le sue parole: “All’interno,
il segretario alla Difesa, Donald H. Rumsfeld riceve
alcune persone per parlare della difesa antimissile e
del rischio del terrorismo al riguardo di ciò che è
nel frattempo sopravvenuto. ‘Lasciatevelo dire -
afferma - io ho fatto il punto della situazione in più
riprese. Ci sarà un altro avvenimento’. Due minuti più
tardi, un aereo si schiantava sulla prima torre del
World Trade Center e provava che egli aveva
ragione”[13].
Christopher Cox, presidente del comitato politico
repubblicano alla Camera dei rappresentanti, era uno
degli invitati. Qualche ora dopo gli attentati, fece
una dichiarazione nella quale riportava le parole del
segretario alla Difesa: “ ‘Se noi restiamo vulnerabili
ad un attacco missilistico, un gruppo terrorista o uno
Stato canaglia che si mostrasse capace di colpire gli
Stati Uniti o i loro alleati da dei luoghi lontani
avrebbe il potere di tenere il nostro paese intero in
ostaggio del nucleare o di un altro ricatto’, disse
lui. ‘Lasciate che ve lo dica. Io ho fatto il punto
della situazione a più riprese. Ci sarà un altro
avvenimento’. Qualche minuto dopo che egli ebbe finito
di parlare, le parole di Rumsfeld si rivelavano
tragicamente profetiche”[14].
Visionario fuori dal comune, Donald Rumsfeld annunciò
anche un altro attentato che sarebbe seguito a quello
del World Trade Center. Precisò anche il bersaglio: il
Pentagono. Il Daily Telegraph riportò il seguito della
storia: “Donald Rumsfeld, il segretario alla Difesa,
era nel suo ufficio che si trova nella parte Est
dell’edificio, in riunione con Christopher Cox, il
presidente della commissione della Difesa della Camera
dei rappresentanti. Cox ricorda che Rumsfeld guardava
gli avvenimenti di New York alla televisione e disse:
‘Credetemi, non è ancora finita. Ci sarà un altro
attacco e sarà diretto contro di noi’ ”[15].

In diretta, Rumsfeld raccontò come andò la faccenda

Il mattino dell’11 settembre, il panico ebbe la meglio
sulle amministrazioni statunitensi. Il presidente
Gorge W. Bush, che si trovava a bordo del suo aereo,
Air Force One, sembrava essere sparito. Alla Casa
Bianca la situazione era confusa. Nessuno sembrava
sapere che cosa fosse successo al Pentagono.
Lo stesso consigliere nazionale di Sicurezza,
Condoleezza Rice, sapeva solamente che “qualche cosa”
aveva colpito il Pentagono: “In queste prime ore di
crisi, quando noi siamo usciti dalla sala di comando,
le informazioni che ci venivano comunicate erano
abbastanza straordinarie. Venivamo ad apprendere che
un secondo aereo era penetrato nella torre del World
Trade Center. E quando siamo usciti dalla sala ci è
stato detto che qualche cosa aveva colito il Pentagono
e che qualche altra cosa sembrava dirigersi verso la
Casa Bianca”[16]. Il vicepresidente Dick Cheney non
era meglio informato. Egli spiegò che “i primi
rapporti sull’attacco del Pentagono suggerivano un
elicottero o un jet privato”[17].
Fu Donald Rumsfeld che spiegò quello che si stava
svolgendo. Mentre tutti i responsabili politici
venivano condotti in rifugi di sicurezza, il
segretario alla Difesa uscì dal suo ufficio, fece il
giro dell’edificio del Pentagono e prese visione di
persona sul luogo dell’attentato. “Il segretario alla
Difesa Donald H. Rumsfeld era al Pentagono al momento
dell’impatto e è uscito dall’edificio per indagare e
offrire il suo aiuto”, dichiara il porta-voce, Craig
Quigley, contrammiraglio della marina[18].
L’assistente del segretario alla Difesa, Vittoria
Clarke (la donna di cuori del regime Bush) ricordava
la sua attitudine in questi istanti di panico
generale. “Il momento più terribile era piuttosto
nella mattinata, verso le 8e40-8e45 quando noi abbiamo
appreso che un primo, poi un secondo aereo si erano
schiantati contro il World Trade Center. Il processo
di Gestione delle Situazioni di Crisi fu
immediatamente messo in atto”, spiegò lei. “Qualcuno
tra noi andò immediatamente nell’ufficio del
segretario alla Difesa Rumsfeld per avvertirlo che il
processo di Gestione delle Situazioni di Crisi era
stato messo in atto. Lui voleva fare qualche
telefonata. Dunque i nostri sono andati dall’altro
lato della hall, in quello che si chiama il National
Military Command Center. Lui è restato nel suo
ufficio”. Poi Rumsfeld si recò sul luogo
dell’attentato. “Quando è rientrato nell’edificio,
circa una mezzora dopo - raccontò Victoria Clarke - è
stato il primo a dirci che era praticamente sicuro che
si trattasse di un aereo. Egli fondava la sua opinione
sul pezzo di relitto e sulle migliaia e migliaia di
pezzi di metallo. E’ lui che ce l’ha detto, a noi,
l’équipe che era sul luogo. E’ dunque lui che fu il
primo a dirci che si trattava probabilmente di un
aereo”[19].

Bisogna che “un avvenimento esterno, giudicato fino a
quell momento ‘improbabile’, venga a forzare la mano
dei burocrati reticenti”?

Dal suo arrivo al segretariato alla Difesa, Donald
Rumsfeld combatte duramente per imporre il suo
gigantesco piano di riorganizzazione delle armate.
Dopo i due lunghi mandati democratici di Bill Clinton,
Rumsfeldt, giunto infine al potere, deve combattere la
sua stessa amministrazione, ostile ai cambiamenti che
lui vuole imporre.
Qualche mese prima, Donald Rumsfeld aveva già espresso
pubblicamente l’esito della sua relazione sulla
maniera di “forzare la mano dei burocrati reticenti”.
Fino a che non è divenuto segretario alla Difesa
dell’amministrazione Bush, egli presiedeva una
commissione ufficiale sulla “valutazione
dell’organizzazione e della pianificazione della
sicurezza degli Stati Uniti in materia spaziale”. Il
rapporto conclusivo che egli presentò, l’11 gennaio
2001, col suo amico Generale Jay Garner, era già
premonitore: “La storia è piena di situazioni in cui
si è ignorato gli avvertimenti e si è resistito ai
cambiamenti fino a che un avvenimento esterno,
giudicato fino ad allora ‘improbabile’, non sia venuto
a forzare la mano dei burocrati reticenti. La
questione che si pone è di sapere se gli Stati Uniti
avranno la saggezza di agire in maniera responsabile e
di ridurre al più presto la loro vulnerabilità
spaziale. Oppure se, come è già stato il caso per il
passato, il solo avvenimento capace di galvanizzare le
energie della Nazione e di forzare il governo degli
Stati Uniti ad agire debba essere un attacco
distruttore contro il paese e la sua popolazione, una
‘Pearl Harbor spaziale’. Noi siamo stati allertati, ma
non siamo in allerta”[20].
La vigilia degli attentati, il 10 settembre 2001, egli
pronunciò un discorso minaccioso davanti ai funzionari
del dipartimento della Difesa: “L’avversario è qui. E’
la burocrazia del Pentagono. Non le persone, ma le
procedure. Non i funzionari, ma il sistema. […] Alcuni
dovrebbero domandarsi: perché diavolo il segretario
alla Difesa attacca il Pentagono davanti ai suoi
impiegati? Io rispondo loro: io non desidero attaccare
il Pentagono; io voglio liberarlo. Noi dobbiamo
salvarlo da lui stesso. Gli uomini e le donne di
questo dipartimento, civili e militari, sono nostri
alleati, non nostri nemici”[21].
L’11 settembre, alle 18e42, il segretario alla Difesa
utilizzò l’avvenimento che cascò a pennello e produsse
quel colpo di forza nei confronti di coloro che non
desideravano “finanziare l’importante accrescimento
del budget di difesa sollecitato dal Pentagono”.
Donald Rumsfeld scelse di attaccare nel corso di una
conferenza-stampa al Pentagono, alla quale si unirono
i leader democratici e repubblicani della commissione
senatoriale di Difesa alfine di manifestare l’unità
dell’America in quel momento difficile. Si era ancora
senza notizie del presidente Bush e il mondo attendeva
con inquietudine la risposta degli Stati Uniti. Nel
mezzo della conferenza, in diretta davanti alle
telecamere della stampa internazionale, Donald
Rumsfeld prese di mira il senatore democratico Carl
Levin: “Voi, senatore Levin, così come altri
rappresentanti democratici al Congresso, avete
espresso il timore di non avere i mezzi per finanziare
l’aumento dei budget di difesa sollecitati dal
Pentagono, specialmente per quel che riguarda la
difesa anti-missile. Voi temete di avere di attingere
dai fondi della Sicurezza sociale per finanziare
questo rafforzamento. E’ il genere di avvenimento che
si è avverato sufficiente a convincervi che è urgente
per questo paese aumentare le spese consacrate alla
sua difesa e che, se occorre, bisognerà attingere dai
fondi della sicurezza sociale per pagare le spese
militari? - l’aumento delle spese militari?”[22].


Chi ha scritto lo scenario dell’11 settembre?

Il mattino dell’11 settembre, “due minuti” prima del
primo attentato, Rumsfeld annunciava che esso avrebbe
avuto luogo. Ma il fatto più sorprendente è che il
segretario alla Difesa sospettava anche che il
bersaglio sarebbe stato il World Trade Center.
Sei mesi prima degli attentati, nel marzo 2001,
‘l’inimmaginabile’ scenario dell’11 settembre era, in
effetti, stato descritto dalla Rand Corporation.
Questo think thank finanziato dalla lobby
industrial-militare era notoriamente diretto da Donald
Rumsfeld. Il segretario alla Difesa ne era
amministratore dal 1977 e benefattore per una somma
dichiarata di oltre $50.000[23]. Indirizzandosi ad un
pubblico di ufficiali superiori della US Air Force, il
vice-presidente degli affari esteri della Rand
Corporation, Bruce Hoffman, aveva spiegato: “Noi
tentiamo di preparare le nostre armi contro Al Qaida,
l’organizzazione - o, può essere, il movimento -
associato a Bin Laden. […] Pensate un momento a quello
che fu l’attentato con la bomba contro il World Trade
Center, nel 1993. Ora, rendetevi conto che è possibile
far crollare le torre Nord sulla Torre Sud e uccidere
60.000 persone. […] essi troveranno altre armi, altre
tattiche e altri mezzi per colpire i loro bersagli.
Essi hanno una scelta evidente di armi, tra cui […] i
drones [cioè gli aerei telecomandati]”[24].
Come ha potuto avere Donald Rumsfeld una tale
conoscenza dello scenario dell’11 settembre? 
 Nel gennaio 2001, Donald Rumsfeld aveva dichiarato i
suoi desideri di tali avvenimenti per “forzare la mano
dei burocrati reticenti”. 
 Nel marzo, la Rand Corporation, di cui egli era
amministratore, aveva annunciato un probabile
attentato terrorista aereo contro il World Trade
Center. 
 Il 10 settembre, egli minacciava i funzionari del
Pentagono: “L’avversario è qui. E’ la burocrazia del
Pentagono”. 
 L’11 settembre, Rumsfeld annunciò gli attentati due
minuti prima che essi avessero luogo. 
 Poi annunciò che il Pentagono sarebbe stato il
prossimo bersaglio. 
 Quando questi avvenimenti si sono prodotti, il
segretario alla Difesa li ha spiegati politicamente,
fin dalle prime ore. Le accuse portate contro Osama
Bin Laden nell’organizzazione degli attentati non sono
state dimostrate. Importanti sospetti ricadono invece
su Donald Rumsfeld. Il segretario alla Difesa degli
Stati Uniti d’America e il suo amico generale Jay
Garner hanno organizzato gli attentati dell’11
settembre 2001?


Cronologia : Donald Rumsfeld l’11 settembre.

8e44: Donald Rumsfeld annuncia “un altro avvenimento”
terrorista. Christopher Cox, che era nel suo ufficio
per parlare della difesa anti-missile e del rischio
del terrorismo, riporta le sue parole: “‘Lasciate che
ve lo dica. Io ho fatto il punto della situazione a
più riprese. Ci sarà un altro avvenimento’. Due minuti
più tardi un aereo si schiantava sulla prima torre del
World Trade Center e provava che aveva ragione”.

8e46: attentato sulla torre nord del World Trade
Center.

9e02: attentato sulla torre sud del World trade
Center.

8e46-9e02 ? : Donald Rumsfeld “voleva fare alcune
telefonate”. Il suo assistente Victoria Clarke si
ricorda: “Il momento più terribile era piuttosto nella
mattinata, verso le 8e40-8e45 quando noi abbiamo
appreso che un primo, poi un secondo aereo si erano
schiantati contro il World Trade Center. Il processo
di Gestione delle Situazioni di Crisi fu
immediatamente messo in atto. […] Qualcuno tra noi
andò immediatamente nell’ufficio del segretario alla
Difesa Rumsfeld per avvertirlo che il processo di
Gestione delle Situazioni di Crisi era stato messo in
atto. Lui voleva fare qualche telefonata”.

9e02-9e37 ? : Donald Rumsfeld, che “guardava gli
avvenimenti di New York alla televisione”, dichiara:
“credetemi, non è ancora finita. Ci sarà un altro
attacco e sarà diretto contro di noi”. Secondo il
Daily Telegraph, “Donald Rumsfeld, il segretario alla
Difesa, era nel suo ufficio che si trova nella parte
Est dell’edificio, in riunione con christopher Cox, il
presidente della commissione della Difesa della Camera
dei rappresentanti. Rumsfeld, si ricorda Cox, guardava
gli avvenimenti di New York alla televisione e disse:
‘Credetemi, non è ancora finita. Ci sarà un altro
attacco e sarà diretto contro di noi’”.

9e37: Attentato al Pentagono.
9e37 - 10e07 ? : Donald Rumsfeld esce per “fare
indagini e offrire il suo aiuto”. Il portavoce del
Pentagono, Craig Quigley, spiega: “Il segretario alla
Difesa Donald H. Rumsfeld era al Pentagono al momento
dell’impatto ed è uscito dall’edificio per fare
indagini e offrire il suo aiuto”.

Intorno alle 10e07: Donald Rumsfeld annuncia “che era
praticamente sicuro che si trattasse di un aereo”.
“Quando egli è ritornato nell’edificio, circa una
mezzora più tardi, racconta Victoria Clarke, è stato
il primo a dirci che era praticamente sicuro che si
trattasse di un aereo”.

18e42: Donald Rumsfeld prende di mira il senatore
democratico Carl Levin perché accetti “l’aumento delle
spese militari”. Il segretario alla difesa se la
prende col senatore Levin nel corso di una
conferenza-stampa al Pentagono: “E’ il genere di
avvenimento che si è avverato sufficiente a
convincervi che è urgente per questo paese aumentare
le spese consacrate alla sua difesa e che, se occorre,
bisognerà attingere dai fondi della sicurezza sociale
per pagare le spese militari? - l’aumento delle spese
militari?”
Traduzione : Ernesto Carmona,
http://www.comedonchisciotte.org


[1] « Inside, Defense Secretary Donald H. Rumsfeld had
some people in to talk about missile defense and the
risk that terrorism seen in the past would happen
again. "Let me tell ya," he said, "I’ve been around
the block a few times. There will be another event."
Two minutes later, a plane smashed into the first
World Trade Center tower and proved him right. »
Fonte: « A day beyond belief for all America », par
Calvin Woodward, Associated Press, 16 settembre 2001

[2] « "If we remain vulnerable to missile attack, a
terrorist group or rogue state that demonstrates the
capacity to strike the U.S. or its allies from long
range could have the power to hold our entire country
hostage to nuclear or other blackmail,’’ he said. "And
let me tell you, I’ve been around the block a few
times. There will be another event. " He repeated it
for emphasis : "There will be another event. " Within
minutes of that utterance, Rumsfeld’s words proved
tragically prophetic. » « Chairman Cox’s Statement on
the Terrorist Attack on America »
http://clerk.house.gov/members/electionInfo/California_48th/index.html
, Christopher Cox, 11 settembre 2001

[3] « Donald Rumsfeld, the Secretary of Defence, was
in his office on the eastern side of the building, in
a meeting with Christopher Cox, the defence policy
committee chairman of the House of Representatives. Mr
Rumsfeld, recalls Mr Cox, watched the TV coverage from
New York and said : "Believe me, this isn’t over yet.
There’s going to be another attack, and it could be
us." » « Revealed : what really went on during Bush’s
’missing hours’ »,
http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=%2Fnews%2F2001%2
F12%2F1
6%2Fwbush16.xml par William Langleyere’s, The Daily Telegraph, 16
décembre 2001

[4] « It was pretty remarkable in those first few
hours, coming out of the Situation Room. We had just
heard that there was a second plane [that flew] into
the World Trade Tower. And coming out, we heard
something had hit the Pentagon and that something was
likely headed for the White House. » « Rice gained
first-hand experience when front line of terror closed
in », Chicago Tribune, 14 septembre 2001

[5] « The first reports on the Pentagon attack
suggested a helicopter and then later a private jet. »
« Jets Had Bush OK to Down Airliners », Los Angeles
Times, 17 septembre 2001

[6] « Defense Secretary Donald H. Rumsfeld was in the
Pentagon at the time of the crash, and he walked
outside the building to investigate and offer help ».
« DoD Official Provides Briefing After Pentagon Attack
»,
http://www.defenselink.mil/news/Sep2001/n09112001_200109113.html
di Gerry J. Gilmore, American Forces Press Service, 11
settembre 2001

[7] « Well, the terrible moment was actually earlier
at about 8:40, 8:45 when we realized a plane and then
a second plane had hit the World Trade Center. And
immediately the crisis management process started up.
A couple of us had gone into the secretary’s office,
Secretary Rumsfeld’s office, to alert him to that,
tell him that the crisis management process was
starting up. He wanted to make a few phone calls. So a
few of us headed across the hallway to an area called
the National Military Command Center. He stayed in his
office. We were in these rooms maybe 200 feet away
where we felt the concussion. We immediately knew it
was something bad. We weren’t sure what. When it first
happened, we didn’t know what it was. But again, all
the wheels were in motion. Everybody was doing what
they were supposed to be doing. The secretary was in
his office, really not that far away from the side of
the building that got hit by the plane. He and another
person immediately ran down the hallway and went
outside and helped some of the people, some of the
casualties getting off the stretchers, etc. When he
came back in the building about half an hour later, he
was the first one that told us he was quite sure it
was a plane. Based on the wreckage and based on the
thousands and thousands of pieces of metal. He was the
one that told us, the staff that was in the room. So
he was really the first one who told us that it was
most likely a plane. » Retranscription officielle de
l’interview de Victoria Clarke au WBZ Boston Saturday,
15 septembre 2001 : News Transcript, US Department of
Defence
http://www.defenselink.mil/transcripts/2001/t09162001_t0915wbz.html


[8] « History is replete with instances in which
warning signs were ignored andchange resisted until an
external, "improbable" event forced
resistantbureaucracies to take action. The question is
whether the U.S. will be wiseenough to act responsibly
and soon enough to reduce U.S. spacevulnerability. Or
whether, as in the past, a disabling attack against
thecountry and its people-a "Space Pearl Harbor"-will
be the only eventable to galvanize the nation and
cause the U.S. Government to act.We are on notice, but
we have not noticed. » « Report of the Commission to
Assess U.S. National Security Space Management and
Organization »
http://www.defenselink.mil/pubs/space20010111.html ,
11 gennaio 2001

[9] « The adversary’s closer to home. It’s the
Pentagon bureaucracy. Not the people, but the
processes. Not the civilians, but the systems. […]
Some might ask, how in the world could the Secretary
of Defense attack the Pentagon in front of its people
? To them I reply, I have no desire to attack the
Pentagon ; I want to liberate it. We need to save it
from itself. The men and women of this department,
civilian and military, are our allies, not our
enemies. » « Remarks as Delivered by Secretary of
Defense Donald H. Rumsfeld, 10 settembre 2001
http://www.defenselink.mil/speeches/2001/s20010910-secdef.html


[10] « Senator Levin, you and other Democrats in
Congress have voiced fear that you simply don’t have
enough money for the large increase in defense that
the Pentagon is seeking, especially for missile
defense, and you fear that you’ll have to dip into the
Social Security funds to pay for it. Does this sort of
thing convince you that an emergency exists in this
country to increase defense spending, to dip into
Social Security, if necessary, to pay for defense
spending — increase defense spending ? » « DoD News
Briefing on Pentagon Attack »
http://www.defenselink.mil/transcripts/2001/t09112001_t0911sd.html ,
11 settembre 2001. Leggere anche l’articolo di Reseau Voltaire « Une
"divine surprise" pour Donald Rumsfeld »
http://www.voltairenet.org/article7624.html , Note d’informazioni di
Réseau Voltaire, 14 dicembre 2001

[11] Consultare, sul sito della Rand Corporation: «
Trustees » (documento in formato PDF) e « Policy
Circle Members, Benefactors-$50,000+ »
http://www.rand.org/giving/circle.html 

[12] « We try to get our arms around Al-Qaeda, the
organization-or maybe the movement-associated with bin
Laden. […] You have to pause here and think for a
moment, go back to the bombing of the World Trade
Center in 1993. Now, putting aside whether it was
possible to actually topple the North Tower onto the
South Tower and kill 60,000 people, consider the goal.
[…] They will find other weapons and tactics and means
to reach their targets. And here is an obvious class
of weapon choices : ultralights, UAVs, all types of
distance and stand-off weapons, surface-to-air
missiles, rocket-propelled grenades fired from a
distance, remote control mortars, and Man-Portable Air
Defense Systems (MANPADS). » « Twenty-First Century
Terrorism »:
http://www.usafa.af.mil/inss/foreword.htm, in The
Terrorism Threat and US Government response :
Operational and Organizational Factors, US Air Force
Academy, Institute for National Security Studies,
March 2001. Leggere anche l’articolo di Reseau
Voltaire « Les prévisions "inimaginables" de la Rand
corporation »:
http://www.reseauvoltaire.net/article7623.html, Note
d’informazione di Réseau Voltaire, 14 dicembre 2001. A
proposito dei “drones” o « Unmanned Aerial Vehicles -
UAVs », vedere il sito della FAS
www.fas.org/irp/program/collect/uav.htm

[13] « Inside, Defense Secretary Donald H. Rumsfeld
had some people in to talk about missile defense and
the risk that terrorism seen in the past would happen
again. "Let me tell ya," he said, "I’ve been around
the block a few times. There will be another event."
Two minutes later, a plane smashed into the first
World Trade Center tower and proved him right. »
Fonte: « A day beyond belief for all America »,
http://clerk.house.gov/members/electionInfo/California_48th/index.html
par Calvin Woodward, Associated Press, 16 settembre 2001

[14] « "If we remain vulnerable to missile attack, a
terrorist group or rogue state that demonstrates the
capacity to strike the U.S. or its allies from long
range could have the power to hold our entire country
hostage to nuclear or other blackmail,’’ he said. "And
let me tell you, I’ve been around the block a few
times. There will be another event. " He repeated it
for emphasis : "There will be another event. " Within
minutes of that utterance, Rumsfeld’s words proved
tragically prophetic. » « Chairman Cox’s Statement on
the Terrorist Attack on America », Christopher Cox, 11
settembre 2001

[15] « Donald Rumsfeld, the Secretary of Defence, was
in his office on the eastern side of the building, in
a meeting with Christopher Cox, the defence policy
committee chairman of the House of Representatives. Mr
Rumsfeld, recalls Mr Cox, watched the TV coverage from
New York and said : "Believe me, this isn’t over yet.
There’s going to be another attack, and it could be
us." » « Revealed : what really went on during Bush’s
’missing hours’ »,
http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=%2Fnews%2F2001%2
F12%2F1
6%2Fwbush16.xml par William Langleyere’s, The Daily Telegraph, 16
décembre 2001

[16] « It was pretty remarkable in those first few
hours, coming out of the Situation Room. We had just
heard that there was a second plane [that flew] into
the World Trade Tower. And coming out, we heard
something had hit the Pentagon and that something was
likely headed for the White House. » « Rice gained
first-hand experience when front line of terror closed
in », Chicago Tribune, 14 septembre 2001

[17] « The first reports on the Pentagon attack
suggested a helicopter and then later a private jet. »
« Jets Had Bush OK to Down Airliners », Los Angeles
Times, 17 septembre 2001

[18] « Defense Secretary Donald H. Rumsfeld was in the
Pentagon at the time of the crash, and he walked
outside the building to investigate and offer help ».
« DoD Official Provides Briefing After Pentagon Attack
»
http://www.defenselink.mil/news/Sep2001/n09112001_200109113.html
, di Gerry J. Gilmore, American Forces Press Service,
11 settembre 2001

[19] « Well, the terrible moment was actually earlier
at about 8:40, 8:45 when we realized a plane and then
a second plane had hit the World Trade Center. And
immediately the crisis management process started up.
A couple of us had gone into the secretary’s office,
Secretary Rumsfeld’s office, to alert him to that,
tell him that the crisis management process was
starting up. He wanted to make a few phone calls. So a
few of us headed across the hallway to an area called
the National Military Command Center. He stayed in his
office. We were in these rooms maybe 200 feet away
where we felt the concussion. We immediately knew it
was something bad. We weren’t sure what. When it first
happened, we didn’t know what it was. But again, all
the wheels were in motion. Everybody was doing what
they were supposed to be doing. The secretary was in
his office, really not that far away from the side of
the building that got hit by the plane. He and another
person immediately ran down the hallway and went
outside and helped some of the people, some of the
casualties getting off the stretchers, etc. When he
came back in the building about half an hour later, he
was the first one that told us he was quite sure it
was a plane. Based on the wreckage and based on the
thousands and thousands of pieces of metal. He was the
one that told us, the staff that was in the room. So
he was really the first one who told us that it was
most likely a plane. » Retranscription officielle de
l’interview de Victoria Clarke au WBZ Boston Saturday,
15 septembre 2001 : News Transcript, US Department of
Defence
http://www.defenselink.mil/transcripts/2001/t09162001_t0915wbz.html


[20] « History is replete with instances in which
warning signs were ignored andchange resisted until an
external, "improbable" event forced
resistantbureaucracies to take action. The question is
whether the U.S. will be wiseenough to act responsibly
and soon enough to reduce U.S. spacevulnerability. Or
whether, as in the past, a disabling attack against
thecountry and its people-a "Space Pearl Harbor"-will
be the only eventable to galvanize the nation and
cause the U.S. Government to act.We are on notice, but
we have not noticed. » « Report of the Commission to
Assess U.S. National Security Space Management and
Organization »
http://www.defenselink.mil/speeches/2001/s20010910-secdef.html
, 11 gennaio 2001

[21] « The adversary’s closer to home. It’s the
Pentagon bureaucracy. Not the people, but the
processes. Not the civilians, but the systems. […]
Some might ask, how in the world could the Secretary
of Defense attack the Pentagon in front of its people
? To them I reply, I have no desire to attack the
Pentagon ; I want to liberate it. We need to save it
from itself. The men and women of this department,
civilian and military, are our allies, not our
enemies. » « Remarks as Delivered by Secretary of
Defense Donald H. Rumsfeld, 10 settembre 2001

[22] « Senator Levin, you and other Democrats in
Congress have voiced fear that you simply don’t have
enough money for the large increase in defense that
the Pentagon is seeking, especially for missile
defense, and you fear that you’ll have to dip into the
Social Security funds to pay for it. Does this sort of
thing convince you that an emergency exists in this
country to increase defense spending, to dip into
Social Security, if necessary, to pay for defense
spending — increase defense spending ? » « DoD News
Briefing on Pentagon Attack »,
http://www.defenselink.mil/transcripts/2001/t09112001_t0911sd.html 11
settembre 2001. Leggere anche l’articolo di Reseau Voltaire « Une
"divine surprise" pour Donald Rumsfeld »
http://www.voltairenet.org/article7624.html , Note d’informazioni di
Réseau Voltaire, 14 dicembre 2001

[23] Consultare, sul sito della Rand Corporation: «
Trustees » (documento in formato PDF) e « Policy
Circle Members, Benefactors-$50,000+ »
http://www.rand.org/giving/circle.html 

[24] « We try to get our arms around Al-Qaeda, the
organization-or maybe the movement-associated with bin
Laden. […] You have to pause here and think for a
moment, go back to the bombing of the World Trade
Center in 1993. Now, putting aside whether it was
possible to actually topple the North Tower onto the
South Tower and kill 60,000 people, consider the goal.
[…] They will find other weapons and tactics and means
to reach their targets. And here is an obvious class
of weapon choices : ultralights, UAVs, all types of
distance and stand-off weapons, surface-to-air
missiles, rocket-propelled grenades fired from a
distance, remote control mortars, and Man-Portable Air
Defense Systems (MANPADS). » « Twenty-First Century
Terrorism »:
http://www.usafa.af.mil/inss/foreword.htm, in The
Terrorism Threat and US Government response :
Operational and Organizational Factors, US Air Force
Academy, Institute for National Security Studies,
March 2001. Leggere anche l’articolo di Reseau
Voltaire « Les prévisions "inimaginables" de la Rand
corporation »:
http://www.reseauvoltaire.net/article7623.html, Note
d’informazione di Réseau Voltaire, 14 dicembre 2001. A
proposito dei “drones” o « Unmanned Aerial Vehicles -
UAVs », vedere il sito della FAS
www.fas.org/irp/program/collect/uav.htm


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