Osservatorio Iraq Newsletter 12/05 15-29 agosto







Osservatorio Iraq

Newsletter 12/05

15-29 agosto





La bozza di Costituzione, dopo l'ennesimo rinvio, E' stata consegnata al
Parlamento, che nella giornata di domenica l'ha approvata formalmente.

Appoggiata dai parlamentari  che fanno riferimento ai gruppi curdi e sciiti
( ma non tutti), E' stata invece respinta dai sunniti, che hanno chiesto
(http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1363
)  l'intervento della Lega Araba e dell'Onu.

Le
(http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/cerca.php?stringa=nlcost
)  questioni rimaste in sospeso sono ancora una volta quelle del
federalismo e della divisione delle risorse, cui si oppongono non soltanto
i sunniti.

Il problema fondamentale resta però quello di una Costituzione scritta
sotto occupazione, come ben sottolinea
(<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1331>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1331
) Haifa Zangana ,  affrontando quello che per giorni E' sembrato il
problema più scottante, quello del ruolo delle donne nel nuovo Iraq.

I problemi,  per chi non guarda dal punto di vista dell'Occidente,  sono
invece altri, come appare chiaro leggendo la
(<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1326>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1326
) stampa araba, che  ha commentato con irritazione le indiscrezioni sulla
bozza di costituzione.





(
<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/cerca.php?stringa=nlman>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/cerca.php?stringa=nlman
) Manifestazioni si sono svolte, in queste ultime settimane , in diverse
città irachene, sia contro la Costituzione, sia per migliori condizioni di
vita.

Il governo infatti non riesce a risolvere i problemi quotidiani
dell'esistenza degli iracheni, ma si attrezza per poter finalmente dare il
via alle
(<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1330>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1330)
privatizzazioni .

E il governo non ha molta voce in capitolo neanche per quello che riguarda
le operazioni militari statunitensi nel suo territorio: nonostante gli
appelli del Presidente del Parlamento,
(<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1336>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1336
) Tel Affar E' stata di nuovo posta sotto assedio, come tutta la zona
dell'Ovest iracheno, con i bombardamenti che hanno nuovamente colpito la
città di
(<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1360>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1360
) Al Qaim , dopo che all'inizio del mese era stata effettuata una analoga
operazione a
(<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1344>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1344
) Haditha .

L'occupazione statunitense, accusata di portare il caos, E' stata per la
prima volta criticata anche da un ministro del governo iracheno, lo sciita
(<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1323>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1323
) Salam Al-Maliki, titolare del dicastero dei Trasporti.



Quando non E' l'esercito Usa ad assediare le città, ci pensa quello
iracheno, e soprattutto le
(<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1342>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1342)
milizie legate ai partiti curdi e ai partiti sciiti , come avviene a
Bassora e a Mosul.

Intanto gli Usa, lungi dal programmare un ritiro, come chiede negli Stati
Uniti
(<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1351>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1351)
Cindy Sheehan, ormai diventata un simbolo del pacifismo, aumentano le
proprie truppe, o almeno alcuni reparti, come quello dei 700 parà chiamati
a difendere le carceri irachene. A decidere questo nuovo invio, E' forse
stato il clamoroso
(<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1361>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1361
) tentativo di fuga dei centinaia di detenuti del carcere di Camp Bucca?



L'Iraq non E' il Vietnam, ci tiene a precisare l'ex segretario di Stato Usa

 (
<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1333>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1333
) Henry Kissinger, ma forse somiglierà un po' troppo all'Afghanistan; e se
così non fosse, ci penserà il nuovo ambasciatore Usa a Baghdad ,
<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1364>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1364
Zalmay Khalilzad, che arriva da Kabul per sperimentare anche in Iraq il
"modello afghano".





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