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Fw: [fori-sociali] G8; i promossi
- Subject: Fw: [fori-sociali] G8; i promossi
- From: "antonello" <bypgca at tin.it>
- Date: Mon, 27 Jun 2005 17:34:11 +0200
> www.carta.org > > I promossi > Lorenzo Guadagnucci > 24 giugno 2005 > Prendiamo Alessandro Perugini, il dottor Alessandro Perugini. E' uno dei > dieci-quindici poliziotti più famosi d'Italia. Deve la notorietà > soprattutto a un filmato, che lo ritrae davanti alla questura di Genova > nei > giorni caldi del G8. A quel tempo Perugini è vice capo della Digos > genovese. E' in borghese, jeans e maglietta gialla, e porta occhiali da > sole. Il filmato lo riprende mentre si avvicina a un ragazzino - poi si > saprà che è minorenne - appena arrestato e chinato verso terra, circondato > dagli agenti. Perugini prende la rincorsa per sferrare un calcio al volto > del ragazzo; scivola sul piede d'appoggio ma riesce a restare in piedi e a > indirizzare l'altra gamba verso l'obiettivo, "salvando" anche gli occhiali > che stavano per cadere a terra. > > > Per questo episodio il dottor Perugini è stato rinviato a giudizio con > cinque colleghi, un sesto ha ottenuto il rito abbreviato e una condanna a > venti mesi: il ragazzino, prima di finire nel raggio d'azione del vice > capo > della Digos, era stato picchiato e arrestato senza alcuna ragione. La > videocamera, riprendendo tutta la scena, ha dato ai magistrati gli > strumenti per smascherare gli agenti e i loro falsi verbali. > > > Chiunque abbia visto il filmato e seguito la vicenda giudiziaria, ha > provato orrore e vergogna per questa "impresa" del gruppetto di agenti. > Eppure nessuno li ha toccati: sono tutti rimasti in servizio. Ai vertici > della polizia di stato non hanno pensato che fosse opportuno infliggere > una > sospensione, o allontanare dall'ordine pubblico agenti così compromessi. > Hanno preferito confermare a tutti la piena fiducia, nel totale disprezzo > delle legittime attese della cittadinanza, che vorrebbe guardare agli > uomini in divisa senza avere nulla da temere. > > > Ma torniamo a Perugini e alla sua "chiara fama". Durante l'inchiesta > sull'episodio del calcio trovò una giustificazione forse peggiore del > fatto: disse, pensando di discolparsi, di non aver colpito il ragazzino. > Può darsi. Ci vorrebbe la moviola per stabilire se la scivolata abbia > deviato il piede al punto di evitare l'impatto con la testa del giovane > arrestato, ma che cosa cambia? Come può un funzionario di polizia > accampare > una giustificazione tanto aberrante? Quel calcio al volto Perugini lo > voleva sferrare e ha preso la rincorsa per colpire: se poi il caso - una > buccia di banana, una macchia d'olio, qualunque cosa - ha risparmiato al > ragazzo un'ulteriore percossa, non importa. La gravità dell'atto resta > intatta. > > > Ma questi sono discorsi che nell'Italia degli anni Duemila non ascolta > nessuno. In un paese che sembra avere smarrito il senso della misura, > sopraffatto com'è da pulsioni autoritarie sempre più scoperte e da logiche > corporative scarsamente compatibili con una democrazia matura, accade > allora che il dottor Perugini, con questi precedenti, riceva niente meno > che una promozione. E' diventato "primo dirigente", nello stessa infornata > che ha protato al grado di "dirigente superiore" un altro poliziotto > famoso, quel Vincenzo Canterini che guidò il suo reparto speciale nella > gloriosa conquista a colpi di manganello della scuola Diaz. > > > Il nostro a ottobre si presenterà alle udienze del processo forte dei > "complimenti" della polizia di stato, della protezione del suo capo e del > suo ministro, che hanno pensato bene di premiarlo, fingendo di non > conoscere gli atti del processo e il filmato e le foto che milioni di > persone in Italia hanno scolpite nella memoria. Va ricordato, in aggiunta, > che il dottor Perugini da ottobre in poi dovrà dividere il suo tempo fra > il > nuovo e prestigioso incarico, che certamente arriverà insieme con la > promozione, e le aule del tribunale di Genova, visto che anche un altro > processo lo attende. E' quello per le belle gesta compiute dalle nostre > forze dell'ordine dentro la caserma di Bolzaneto. Il dottor Perugini è fra > i 45 rinviati a giudizio, addirittura è l'imputato che all'epoca ricopriva > il grado gerarchico più alto. > > > In altri paesi, con un curriculum del genere e con impegni così gravosi in > arrivo per l'autunno, più che una promozione si sarebbe proposto al > funzionario un cambio di mestiere. Ma il dottor Alessandro Perugini è uno > dei poliziotti più famosi d'Italia e questo è sufficiente - a quanto > pare - > per guadagnarsi la stima e la protezione del capo della polizia, del > ministro, del governo di una delle maggiori, per quanto tristi e > declinanti, democrazie europee. > > > sito Comitato Verità e Giustizia per Genova www.veritagiustizia.it, con > aggiornata rassegna stampa. > Vogliamo aiutare le vittime della violenza delle forze dell'ordine a > Genova > (luglio 2001). > ccp 34566992 ABI 07061 CAB 01400 intestato Comitato Verità e Giustizia > per > Genova > per aderire alla mailing list del Comitato inviare messaggio vuoto a > veritagiustiziagenova-subscribe at yahoogorups.com >
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