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del mondo kurdo n9
- Subject: del mondo kurdo n9
- From: "Ufficio d'Informazione del Kurdistan In Italia" <uiki.onlus at fastwebnet.it>
- Date: Wed, 4 May 2005 22:11:02 +0200
Del Mondo Kurdo n9 a cura dell'Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia <http://www.uikionlus.com>www.uikionlus.com INDICE La Corte Europea dei Diritti Umani deciderà sul ricorso del leader kurdo Per Ocalan giungerà il Primo giugno anche "l'isolamento legale" La ferocia sul Monte Gabar: E' stato estratto il cervello di un guerrigliero che era morto durante uno scontro Il Governo aizza l'esercito e i kurdi gli uni contro gli altri ( intervista con Orhan Dogan ) · La Corte Europea dei Diritti Umani deciderà sul ricorso del leader kurdo/ COLOGNIA, 2 maggio 2005- AFP) Resoconto dell'Iniziativa Internazionale La Corte Europea dei Diritti Umani emanerà il 12 maggio la sua decisione riguardo al ricorso giudiziario in appello presentato da Abdullah Öcalan, leader ribelle kurdo attualmente in carcere. Lo ha annunciato oggi la stessa Corte. Il ricorso di Öcalan E' volto a contestare le condizioni di detenzione a cui E' sottoposto in una prigione turca situata sulla remota isola di Imrali. Il legale di Öcalan ha sostenuto che il suo cliente E' assoggettato a "tortura psicologica" e che soffre di asma e altre malattie a causa dell'umidità del carcere in cui si trova. Nel marzo 2003 la Corte, che ha sede a Strasburgo, diede ragione a Öcalan sul fatto che una sentenza di condanna alla pena capitale gli era stata comminata "a conclusione di un processo iniquo" e costituiva un trattamento disumano. La Corte respinse tuttavia il reclamo di Öcalan relativo alle condizioni di detenzione e alle circostanze del suo arresto. Sia le autorità turche che Öcalan presentarono ricorso contro la sentenza. Öcalan, ora 56enne, fu catturato in Kenya, nel 1999, da agenti turchi operanti sotto copertura, ricondotto in Turchia e condannato a morte per "tradimento e separatismo". Egli E' l'unico detenuto dell'isola-prigione. La condanna da parte turca E' scaturita dal ruolo esercitato da Öcalan nella guerra volta a conseguire l'indipendenza, condotta dal Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK). A causa di quel conflitto sono morte circa 37000 persone. Le autorità turche in seguito commutarono in ergastolo la condanna a morte. · Per Ocalan giungerà il Primo giugno anche "l'isolamento legale" -DIHA/ 3 maggio 2005 A seguito degli ultimi aggiustamenti della proposta legislativa volta a riformare la Legge sulla Procedura Penale (Legge n. 5271, CMUK), che entrerà in vigore come legge a partire dal primo giugno 2005, quegli avvocati di Abdullah Ocalan (che E' detenuto nel Carcere Speciale di Massima Sicurezza di Imrali) che sono sotto inchiesta o nei confronti dei quali E' stata intentata un'azione legale, potrebbero essere rimossi dagli incarichi per decisione di un tribunale. La proposta di legge prospetta mutamenti da apportare alla Legge sulla Procedura Penale ed E' stata sottoposta all'attenzione della Presidenza dell'Assemblea Nazionale Turca (TBMM). Deputati del partito AKP (Hasan Kara, Seyit Aslan e Mucahit Daloglu) sono i firmatari della proposta legislativa, che l'hanno anche presentata alla TBMM. Essi suggeriscono che sia esaminata dalla Commissione Giustizia della TBMM nella riunione di giovedì 5 maggio 2005 e che sia portata all'attenzione dell'Assemblea plenaria per l'approvazione il primo giugno. Nel nuovo testo, l'articolo 151 della CMUK recita: "Quando l'avvocato difensore non adempie al suo dovere, gli si proibisce di parlare in favore del suo assistito". Segue poi, nella proposta, l'indicazione particolareggiata di mutamenti che devono essere apportati nel testo nuovo della CMUK: *nel caso in cui un avvocato difensore sia sotto inchiesta o sottoposto ad azione giudiziaria per crimini indicati nell'articolo 250 della CMUK o negli articoli 281, 283, 297 e 298 del Codice Penale Turco (TCK) - e nel caso in cui la consulenza legale in funzione difensiva porti all'incriminazione per gli stessi crimini che il suo cliente ha commesso nell'ambito di attività proprie all'interno di organizzazioni - al difensore può essere proibito di parlare in rappresentanza del suo assistito o del detenuto. *A richiesta di un procuratore, la decisione di bandire un consiglio difensivo dal rappresentare qualcuno in giudizio e dal parlare in favore di un imputato E' presa dal Tribunale per la Giurisdizione Penale Generale… Tale norma decretale E' confutabile. *Nel caso in cui una decisione che proibisce a un legale difensore, scelto o assegnato d'ufficio, di esercitare il potere di rappresentanza in favore di qualcuno divenga definitiva, la persone sotto inchiesta o quella imputata possono scegliere un nuovo collegio di difesa o può esserle assegnato un nuovo difensore d'ufficio. Il collegio difensivo al quale E' proibito di esercitare l'attività difensiva non può parlare in rappresentanza dello stesso assistito nemmeno in altri procedimenti giudiziari, e non può far visita all'imputato qualora egli si trovi in carcere". "Gli avvocati di Ocalan saranno rimossi dall'incarico" - I legali che sono posti sotto inchiesta o nei cui confronti E' aperta un'azione giudiziale a causa "dell'appartenenza a una organizzazione fuorilegge", quelli che forniscano "assistenza materiale e legale a una organizzazione fuorilegge" dovranno ritirarsi dall'azione legale intrapresa per effetto di un decreto del Tribunale per la Giurisdizione Penale Generale, a causa di mutamenti aggiuntivi apportati all'articolo 24 della CMUK. Dal momento che i 25 legali di Abdullah Ocalan sono stati citati in giudizio per "aver fornito aiuto materiale a una organizzazione fuorilegge" (decisione motivata dal fatto che avevano fatto conoscere alla stampa le opinioni del loro assistito), E' probabile che debbano abbandonare l'attività difensiva, per effetto di una decisione che potrebbe esser presa dal Tribunale per la Giurisdizione Penale Generale. Non soltanto i legali difensori di Ocalan, ma anche coloro che sono sotto inchiesta o sottoposti ad azione giudiziale in base all'articolo 24 della CMUK - contro i quali sono state avviate azioni legali per "appartenenza a una organizzazione fuorilegge" o per "aver fornito aiuto materiale a una organizzazione fuorilegge" - non saranno in grado di parlare in rappresentanza di alcun assistito al cospetto di un tribunale. · La ferocia sul Monte Gabar: E' stato estratto il cervello di un guerrigliero che era morto durante uno scontro / MHA - SIRNAK / 2 maggio 2005 / traduzione a cura dell'Iniziativa Internazionale <http://www.flash-bulletin.de/vahset_file_1.htm>Avviso Importante! Le fotografie allegate contengono immagini di corpi mutilati e pertanto non dovrebbero essere sottoposte alla vista di persone impressionabili e dei minori di anni 18 foto su sito : <http://www.uikionlus.com/dossier/foto1.jpg>http://www.uikionlus.com/dossier/foto1.jpg , <http://www.uikionlus.com/dossier/foto2.jpg>http://www.uikionlus.com/dossier/foto2.jpg <http://www.uikionlus.com/dossier/foto3.jpg>http://www.uikionlus.com/dossier/foto3.jpg, <http://www.uikionlus.com/dossier/foto4.jpg>http://www.uikionlus.com/dossier/foto4.jpg A seguito dell'invio di unità dei corpi speciali in Kurdistan, si devono nuovamente mostrare immagini che fanno vergognare l'umanità. Le immagini documentano atti di ferocia compiuti nel corso di due distinte operazioni nell'area del Gabar e dimostrano che ancora una volta sono stati compiuti crimini di guerra. Il primo dei due eventi ha avuto luogo il 23 ottobre 2004, sul Monte Gabar. In uno scontro tra forze speciali e HPG (Forze di Difesa del Popolo) Adnan Batur (nome di battaglia Kendal, nato a Perwari, nell'area di Siirt) fu ferito al ginocchio destro. Batur, che aveva 24 anni, ha subito mutilazioni. Il cervello di Batur E' stato estratto mediante una baionetta e collocato accanto al suo cadavere. E' stato riferito che il commando delle forze speciali ha anche lasciato un segno accanto al cadavere. Il secondo episodio ha avuto luogo il 2 marzo, nel corso di un'operazione militare nell'area di Gabar. Nel primo giorno dell'operazione, nell'area attorno a Mawan-Bênat, un gruppo di guerriglieri dello HPG E' stato accerchiato da forze speciali. Al termine di una giornata di scontri un guerrigliero, di nome Xebat Rencber (nome di battaglia Irfan, nato a Sine, in Iran), si E' staccato dal suo gruppo. E' stato riferito che a seguito degli scontri avvenuti nella seconda giornata di operazioni Irfan E' stato ferito. In seguito E' stato catturato e ha subito mutilazioni. Al 24enne Rencber sono state tagliate entrambe le orecchie con una baionetta; poi il suo cervello E' stato estratto. Inoltre le braccia e le gambe di Xebat Rencber sono state spezzate. · Il Governo aizza l'esercito e i kurdi gli uni contro gli altri, Özgür Politika, 24.04.2005 In qualità di membro del gruppo promotore dell'iniziativa del DTH (Movimento per la Società Democratica in Turchia), Orhan Dogan ha espresso all'agenzia di stampa MHA le sue opinioni riguardo al crescente nazionalismo in Turchia, alle possibilità di risolvere la Questione Kurda, all'isolamento in carcere di Abdullah Öcalan e alla tesi del Confederalismo Democratico. -Vorrei partire dall'ultima dichiarazione del Capo di Stato Maggiore. E' corretto dire che le Forze Armate, che a lungo hanno dato l'impressione di rimanere in posizione defilata, stanno nuovamente riguadagnando peso in ambito politico? A mio parere tale impressione E' corretta. Negli ultimi due anni le Forze Armate avevano assunto una posizione alquanto defilata dalla vita politica. Subito dopo il vertice UE - Turchia del 17 dicembre l'esercito turco ha però assunto un atteggiamento corrispondente a quello d'un partito politico. In seguito E' avvenuta la "Crisi della Bandiera", con i successivi sviluppi, e ha concesso spazio ai militari per un intervento di tipo politico. E i militari sono pertanto nuovamente attivi in politica. segue: <http://www.kurdishinfo.com/modules.php?name=News&file=article&sid=2152>http://www.kurdishinfo.com/modules.php?name=News&file=article&sid=2152
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