05/05 Tavagnacco (UD): Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943



In allegato il comunicato stampa completo della presentazione del libro di
Alessandra Kersevan "Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943"
(Kappa Vu Edizioni) che si terrà giovedì 5 maggio, alle 20.30, al Centro
Civico di Tavagnacco (UD).
Insieme all'autrice presenterà Giampaolo Carbonetto (redattore capo delle
pagine culturali del Messaggero Veneto).
Nel comuncato, tutti i dettagli.

Con preghiera di massima diffusione.
Cordiali saluti

Mauro Daltin - Ufficio Stampa Kappa Vu
Tel: 0432530540
<mailto:info at kappavu.it>info at kappavu.it
<http://www.kappavu.it>www.kappavu.it


Kappa Vu Edizioni - Comune di Tavagnacco - Comitato 60° Anniversario della
Liberazione

                                


Presentano

Giovedì 5 maggio - ore 20.30 - Centro Civico
Tavagnacco (Udine)


Un campo di concentramento fascista.
Gonars 1942 - 1943
di Alessandra Kersevan
(Kappa Vu Edizioni)

Presenta:
Giampaolo Carbonetto
(capo-redattore delle pagine culturali del Messaggero Veneto)


Un appuntamento importante all'interno delle manifestazioni dedicate al 60°
anniversario della Liberazione, in cui Alessandra Kersevan presenterà il
libro "Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943", pubblicato
dalla Kappa Vu Edizioni di Udine.

Questa ricerca, partita una decina di anni fa con il rinvenimento
nell'Archivio di Stato di Udine di una trentina di sconvolgenti lettere di
internati del campo di concentramento di Gonars, in provincia di Udine, si
propone di contribuire, attraverso l'approfondimento della storia specifica
di questo campo, a diffondere la conoscenza dei crimini di guerra fascisti
nella seconda guerra mondiale. E' una vicenda tremenda quella che si è
svolta a Gonars nel 1942-43, con l'internamento da parte del regime
fascista e dell'esercito italiano di molte migliaia di sloveni e croati,
uomini, donne, vecchi, bambini e la morte di 500 di essi fra sofferenze
inenarrabili. Queste persone provenivano per il 90% dal Gorski Kotar, la
regione montuosa a nord-est di Fiume, che subì un vero e proprio martirio
da parte dell'esercito italiano.
La ricerca, partita dall'Archivio di Stato di Udine, è continuata poi in
vari altri archivi, fra cui l'Archivio Centrale dello Stato, quello dello
Stato Maggiore dell'Esercito e l'Archivio di Stato di Lubiana, nei quali si
trovano i principali documenti dell'occupazione della Jugoslavia da parte
dell'esercito italiano e le direttive di repressione e internamento della
popolazione. Si è avvalsa inoltre di testimonianze orali e memorie scritte
di ex internati, ex soldati del contingente di guardia e gente di Gonars.
Da tutti questi documenti emerge il progetto di pulizia etnica dei
territori annessi che le autorità italiane di occupazione avevano tentato,
di cui i numerosi campi di concentramento sparsi per la penisola furono uno
degli strumenti. Il campo di Gonars fu, insieme a quello di Arbe (isola di
Rab, oggi in Croazia, in cui in un anno si ebbero almeno 1500 decessi), il
campo fascista in cui si ebbero le peggiori condizioni di vita.

Alessandra Kersevan è stata insegnante di materie letterarie. Da parecchi
anni si dedica allo studio della storia e della cultura della sua regione,
collaborando anche, nel campo della didattica delle lingue minoritarie, con
l'Università di Udine. Nel campo della ricerca storica nel 1992 è stata
coautrice con Pierluigi Visintin di Giuseppe Nogara, luci e ombre di un
arcivescovo 1928-1945. Nel 1995, sempre per le edizioni Kappa Vu, ha
pubblicato Porzûs. Dialoghi sopra un processo da rifare, un corposo studio
su una delle vicende più controverse della Resistenza Italiana.


Info: Mauro Daltin - Ufficio Stampa Kappa Vu Edizioni
Tel: 3402445710
info at kappavu.it