[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Re: don Vitaliano
- Subject: Re: don Vitaliano
- From: "Andromeda" <andromeda51 at libero.it>
- Date: Sat, 23 Apr 2005 13:38:34 +0200
- Disposition-notification-to: "Andromeda" <andromeda51 at libero.it>
----- Original Message ----- From: "dantebd" <dantebd at libero.it>
To: "pace" <pace at peacelink.it> Sent: Saturday, April 23, 2005 10:58 AM Subject: don Vitaliano
E' stato eletto un Papa reazionario e intransigentePenso sia inutile fare stupidi giri di parole per dire quello che - seppure conun po' di paura visto il clima da caccia alle streghe che si respira nellaChiesa cattolica da un po' di tempo - si può affermare a chiare lettere di: è stato eletto un papa reazionario e intransigente. La prima cosa che mi è venutain mente alla notizia dell'"elezione" di Ratzinger, è stata la conferma scontata della mancanza di democrazia all'interno della Chiesa cattolica e la sua volontà di arroccarsi sempre più; infatti, alla marea di gente che al funerale di Giovanni Paolo II chiedeva a gran voce un successore che fosse pastore, ilCollegio dei cardinali, con insensibilità e impassibilità, ha imposto un papa conservatore, curiale e chiuso al dialogo. Almeno ci è stata evitata la torturadi sentirci dire che "bisogna aspettare prima di giudicare": Ratzinger il programma del suo pontificato lo ha già enunciato prima della nomina a papa. Conlui, finalmente, si giocherà a carte scoperte, sia dentro che fuori la Chiesacattolica.Da anni la Congregazione per la Dottrina della Fede da lui presieduta, sforna documenti tanto chiari, quanto intolleranti; e si contano a decine i processi ei provvedimenti canonici emessi contro vescovi, teologi sacerdoti e suore. NellaChiesa si vive un clima di sospetto e troppi teologi sono costretti a scrivere in modo conformista oppure a tacere. Uomini e donne che si sono distinti per il loro pensiero critico e per la loro energica volontà di riforme, sono stati trattati con metodi da Inquisizione. Non avveniva da secoli che nella Chiesa cifosse tanto terrore ad esternare le proprie idee. In questi ultimi anni, sisono rafforzati i tratti di una Chiesa intollerante, arrogante, inumana, che parla di diritti dell'uomo all'esterno, ma non li rispetta al suo interno.Il conclave si era aperto nel segno di Jospeh Ratzinger, il custode-carabinieredella dottrina cattolica. Nel corso della messa pro eligendo Pontefice, l'omelia del cardinale tedesco, era stato una sorta di "comizio elettoraleprogrammatico", un inno all'ortodossia, un tentativo di condizionare le scelte future della Chiesa. Ratzinger aveva snocciolato uno ad uno i pericoli che nel secolo passato hanno insidiato i cattolici: «Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero - si era lagnato il cardinale - la piccola barca del pensiero dimolti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde, gettata da unestremo all'altro». Una vera e propria condanna della modernità. Infine avevalanciato un avvertimento alla Chiesa cattolica: «Il relativismo, cioè illasciarsi portare qua e là da qualsiasi vento di dottrina, appare come l'unicoatteggiamento all'altezza dei tempi moderni. Si va costituendo una dittatura delrelativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultimamisura solo il proprio io e le sue voglie». I cristiani di oggi, aveva proseguito il cardinale «rischiano di rimanere fanciulli nella fede, in stato diminorità». Ecco allora la necessità di un duce forte capace di guidare la navedella Chiesa fuori dalla tempesta. L'omelia si era conclusa con un lungoapplauso sostenuto dalle migliaia di fedeli che seguivano la celebrazione dai maxi schermi di piazza San Pietro. Nel Vangelo è presente spesso la gente che acclama Gesù, ma gli evangelisti ci tengono a fare una netta distinzione tra popolo e folla: il primo è cosciente di ciò che è e fa, la folla al contrario èinforme e incosciente: osannerà Gesù acclamandolo re e, pochi giorni dopo,griderà "crocifiggilo". In queste ultime settimane abbiamo visto tanta folla in piazza San Pietro e poco popolo; soprattutto dopo la nomina del nuovo ponteficela gente che aveva invocato il papa-pastore, "tradita" dai porporati, ha continuato ignara ad applaudire.Quella folla, come dice Oriana Fallaci in Un uomo, «ordinata, disciplinata, intruppata, davvero gregge che va dove vuole chi comanda, chi promette, chi spaventa, a occhi chiusi tanto non c'è neanche bisogno di vedere la strada, la strada è un fiume compatto di lana che approderà alla piazza scelta dal poterein carica . piazza Venezia a Roma e viva Mussolini, piazza San Pietro inVaticano e viva il papa, Alexanderplatz a Berlino e viva Hitler, piazza Rossa a Mosca e viva Stalin, anzi viva Krusciov, anzi viva Breznev, viva chi capita,cioè viva chi sta in cima alla montagna, mai viva i cristi che muoiono perché le pecore diventino uomini e donne». E allora giù applausi scroscianti, come "fanciulli in stato di minorità"! Con il pontificato di papa Ratzinger la Curia romana tornerà ad essereaccentratrice e autoritaria; altro che apertura al mondo, altro che governo collegiale della Chiesa, altro che sinodo dei vescovi deliberativo, altro che Chiese locali valorizzate, democrazia e partecipazione dei fedeli alla vita ecclesiale e alla nomina dei vescovi; dovremo dimenticare definitivamente igesti ecumenici di apertura all'altro, le discussioni vere con il coinvolgimentodi tutti, sulla morale sessuale, sul celibato dei preti, sul sacerdozio alledonne. Sembrano profetiche le parole del cardinale Yves Congar: «E' per me palese che la Curia di Roma non ha mai cercato né cerca che una cosa sola:l'affermazione della sua autorità. Il resto non le interessa, se non come luogodi esercizio di questa autorità. Salvo un certo numero di casi, rappresentato dauomini di santità e di iniziativa, tutta la storia di Roma è rivendicazione eaffermazione della sua autorità, e distruzione di tutto quello che non si conforma alla sottomissione».L'imposizione di un pensiero unico e l'esclusione di chi non si conformava adesso, è stato il programma del Kardinalbuldozer Ratzinger. Il Dicastero vaticanoda lui presieduto ha escluso e relegato ai margini, autentici testimoni di Gesù Cristo, colpevoli di aver urtato il potere, battuto vie nuove, quelle strade su cui subito cominciano a camminare gli ultimi, i poveri di Dio, e sulle qualiinvece inciampano, scandalizzati, i benpensanti. Nel suo breve e scarno discorsopronunciato dalla loggia di San Pietro subito dopo l'habemus papam e in quello solennemente pronunciato in latino nella terrificante cornice della cappellaSistina, mi ha colpito che il papa Benedetto XVI non abbia fatto alcunriferimento alle tante guerre che affliggono l'umanità; e non ha mai citato ipoveri, quei poveri che sono il cuore dell'impegno della Chiesa, presenza realedi Gesù stesso. Non è possibile essere cristiani senza i poveri. Non ce lacaviamo senza di loro. Se essi sono perdenti, noi perderemo con loro. Non ce lacaviamo se non insieme. La solidarietà è l'avvenire della Chiesa; solidarietà coniugata inscindibilmentecon la logica dell'inclusività. La parabola evangelica del granello di senapeche diventa un albero frondoso, «e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra» è il paradigma della Chiesa-altra chesempre più cristiani sognano. Una Chiesa inclusiva, che non emargina, non usa la pesante scure del giudizio su nessuno, una Chiesa degli esclusi e non dell'esclusione, capace di accogliere, di portare tutti nel suo seno.Al nuovo papa regalo una frase del Mahatma Gandhi: «La verità si difende nonfacendo soffrire il nostro avversario, ma soffrendo noi stessi».Anche se umanamente so che, dopo la dolce primavera del Concilio Vaticano II e la radiosa estate dell'era Wojtyla, ora tutto lascia intravedere un periodobuio per la vita della Chiesa, un inevitabile autunno, se non addirittura unterribile inverno, cristianamente non posso che sperare: noi cristiani crediamoai miracoli, crediamo all'intervento della tenerezza di Dio nella storiadell'umanità: quel Dio Padre-Madre che, come racconta inequivocabilmente ilVangelo, sa trasformare le cose umanamente impossibili in possibilità sconvolgenti. Don Vitaliano della Sala
Carissimo don Vitaliano,quale fondatore del gruppo ecumenico per uomini e donne omosessuali, cristiani e non, sarei onorato poterti avere tra noi ,non perchè ti consideri omosessuale ma in quanto forza trainante verso Cristo.Cosimo
http:// it.groups.yahoo.com/group/amarecolcuoredidio
____________________________________________________________ Navighi a 4 MEGA e i primi 3 mesi sono GRATIS. Scegli Libero Adsl Flat senza limiti su http://www.libero.it -- Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html
- Follow-Ups:
- Re: don Vitaliano
- From: "Davide Bertok" <bert-ts at tiscali.it>
- Re: don Vitaliano
- References:
- don Vitaliano
- From: "dantebd" <dantebd at libero.it>
- don Vitaliano
- Prev by Date: Re: Il Sito Ratzinger Papa di Splinder è una Truffa
- Next by Date: Re: Re:Papa
- Previous by thread: don Vitaliano
- Next by thread: Re: don Vitaliano
- Indice: