contributo sulla Resistenza



25 APRILE 1945 - 25 APRILE 2005

LA RESISTENZA CONTINUA

IL NUOVO FASCISMO E LE NUOVE DESTRE NON PASSERANNO!

Sono passati solo 60 anni dalla liberazione del nostro paese dalla
dominazione e dall'oppressione fascio-nazista.

L'8 settembre 1943, dopo l'armistizio, migliaia di militanti comunisti,
socialisti, anarchici, del partito d'azione, cattolici democratici e
antifascisti di ogni colore politico, che costituivano l'avanguardia
cosciente del popolo italiano, decisero di prendere le armi per combattere
sia contro gli invasori nazisti sia contro i repubblichini dell'esercito
mussoliniano in rotta.

La posta in gioco era la libertà del nostro paese, ma fra la maggioranza
dei partigiani combattenti vi era anche la volontà di sconfiggere il
fascismo, inteso come strumento del dominio capitalista in una determinata
fase storica, per costruire una società non più basata sullo sfruttamento
dell'uomo sull'uomo e fondata sull'uguaglianza e la libertà.

Il 25 aprile 1945 segna la sconfitta storica del dominio fascista, che
aveva esercitato il potere con il terrore e la repressione, imprigionando e
uccidendo centinaia di oppositori del regime.

Oggi la retorica ipocrita e patriottarda tende a far dimenticare che il
governo fascista si macchiò anche di terribili devastazioni e omicidi fuori
dal nostro paese, praticando una politica di aggressione coloniale in
Africa, Croazia, Slovenia, in Albania e in Grecia.

A 60 anni di distanza è in atto nel nostro paese un vero e proprio processo
di revisione della verità storica che tenta di mettere sullo stesso piano
carnefici e vittime.

A 60 anni dalla Liberazione dal nazi-fascismo, parecchi degli obiettivi e
degli ideali per cui i partigiani combatterono sono stati o rischiano di
essere cancellati, o vanificati, dall'iniziativa del governo Berlusconi.

Dire che LA RESISTENZA CONTINUA per noi significa continuare la lotta
contro lo sfruttamento capitalistico e per il miglioramento sostanziale
delle condizioni di vita della classe lavoratrice, difendere i diritti
conquistati con anni di lotte, battere le politiche che favoriscono il
precariato, sconfiggere tutte le politiche liberiste e autoritarie del
governo Berlusconi e quelle moderate del centro-sinistra ed impedire che si
manifestino e prendano piede i rigurgiti fascisti della nuova destra,
coperta ed incoraggiata dall'attuale governo e dagli apparati di sicurezza.

Oggi LA RESISTENZA CONTINUA accanto ai popoli in lotta contro l'aggressione
dell'imperialismo USA in Iraq, Cuba, Venezuela, Corea ecc...e anche per
impedire la manomissione e lo stravolgimento della Costituzione
antifascista.

Occorre superare le celebrazioni formali ed istituzionali, come se la
Resistenza fosse qualcosa che appartiene solo al passato.

Per onorarla occorrono atti concreti, iniziative, mobilitazioni e lotte,
che costituiscono l'unico modo concreto e non ipocrita per rispettare e
onorare coloro che hanno combattuto per la libertà e per una società
liberata dallo sfruttamento capitalistico, e non certamente per una società
in cui sono ancora presenti il berlusconismo, i nuovi fascismi dell'estrema
destra e i razzismi del leghismo padano.

25 aprile 2005

Giorgio Riboldi

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