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Newsletter Osservatorio Iraq n° 6/05
- Subject: Newsletter Osservatorio Iraq n° 6/05
- From: "Un Ponte per...ufficio stampa" <stampa at unponteper.it>
- Date: Mon, 18 Apr 2005 18:01:38 +0200
OSSERVATORIO IRAQ Newsletter 06/2005 1-15 aprile 2005 La politica ha caratterizzato le ultime due settimane in Iraq. Non solo quella istituzionale, ma quella di piazza. In piazza infatti sono scese (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=927>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=927 ) centinaia di migliaia di persone: non il milione annunciato, ma sicuramente una imponente manifestazione nazionale con una parola d’ordine chiara e condivisa: via le truppe dall’Iraq. A livello istituzionale la questione invece non è così chiara, se il curdo Talabani accoglie Rumsfeld come un fratello e dichiara che le truppe non sono occupanti, ma amiche. I curdi scherzano sul fuoco, come sostiene (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=888>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=888) Fahmi Hweydi? intanto il futuro di Kirkuk non si discute (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=947) , in attesa dei nuovi sviluppi. Si attendono quindi le prossime scadenze, secondo un calendario (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=919>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=919 ) che non è sicuro possa essere rispettato. A non poter attendere sono sicuramente alcune fasce della popolazione, e soprattutto i bambini: l’indice di malnutrizione (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=928>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=928 ) è aumentato del doppio dall’inizio della guerra, e molti di loro chiedono l’elemosina (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=897>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=897 ) per le strade. Nel paese continua a mancare l’acqua (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=914>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=914 ) , nell’assenza della ricostruzione delle infrastrutture. Sono quantità enormi di denaro che vengono stornate, con un livello di corruzione (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=885>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=885 ) altrettanto enorme. Alla continua privatizzazione del paese si oppongono i sindacati indipendenti, come quello dell’industria del petrolio. Hassan Juma’a Awad (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=921>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=921 ) , capo della Basra Oil Union , racconta in una intervista il loro lavoro, e chiede il sostegno internazionale. In sindacato si organizzano anche i giornalisti (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=922>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=922) , che a due anni dall’attacco al Palestine scrivono al Pentagono per chiedere ancora una volta l’apertura di una inchiesta indipendente. C’è qualcosa che non cambia in Iraq, e sono i rapporti umanitari sulla situazione nelle prigioni: una rivolta a Camp Bucca (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=929>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=929) è stata denunciata dalla Croce Rossa, di torture si parla anche per la prigione di Diwaniya http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=939). E se da Fallujah continuano ad arrivare denuncie (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=933>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=933 ) sempre più pesanti, altre Fallujah si preparano ogni giorno : bombardamenti su Al Qaim (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=935>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=935 ) , arresti a Wassit, e le finte battaglie che servono a far credere che la situazione è sotto controllo, come già avvenuto in Vietnam (<http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=920>http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=920) . <http://www.osservatorioiraq.it/>www.osservatorioiraq.it mail: <mailto:info at osservatorioiraq.it>info at osservatorioiraq.it
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