Newsletter Osservatorio Iraq n° 4/05







Osservatorio Iraq

Newsletter n°4/2005





Settimana di consultazioni politiche in Iraq, in attesa della convocazione
( ormai non rinviabile) della prima seduta dell'Assemblea Nazionale,
prevista per il 16 marzo. Non c'è però ancora un accordo, nonostante i
tentativi di sciiti e curdi per costruire insieme il prossimo governo. A
guardare molto più in là, alle prossime consultazioni, sono invece i
partiti ( prevalentemente sunniti) e i gruppi politici che hanno boicottato
quelle del 30 gennaio. In una dichiarazione comune (
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=792
) , fanno appello alle altre forze per costruire insieme il futuro
dell'Iraq (
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=796
) . La situazione sociale non è molto tranquilla: scioperano i medici
contro gli assalti della polizia irachena, sciopera la polizia irachena
contro le truppe Usa. E la legge di emergenza viene ancora prorogata ( e
sono ormai cinque mesi che è in vigore), mentre dal canto suo l'esercito
Usa vorrebbe sperimentare l'uso di nuovi sistemi di puntamento delle mine (
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=775
) , più sicuri. Per loro, ovvio. Intanto da Fallujah arriva la conferma
dell'uso di armi chimiche (
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=782
) da parte dell'esercito Usa: a darla, il Ministero della sanità iracheno.
Ma Fallujah (
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=798
) non è un caso isolato: nella stessa settimana, sono messe sotto assedio
Ramadi (
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=786
) e Samarra (
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?aarticleid=789
) . Il numero dei morti resta ancora incerto, anche se qualcuno dice che
conoscerlo sarebbe una prova di democrazia(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=79
7) . E ci sono altre notizie anche su Abu Ghraib: la stampa internazionale
prende finalmente coscienza, attraverso i documenti ufficiali, che nel
carcere gestito dagli Usa erano detenuti anche bambini (
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=799
) , e che anche loro sono stati torturati, come gli altri. Il 4 marzo, dopo
un mese di prigionia, viene liberata Giuliana Sgrena (
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=783
) , ma non si festeggia: nel tragitto verso l'aeroporto, l'auto su cui
viaggia viene presa di mira dai soldati americani: muore un agente del
Sismi che viaggia con lei, e che è stato tra gli artefici del suo rientro.
Muore come molti altri lungo quella stessa strada, e lungo le altre strade
dell'Iraq (
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=785
) : colpito da quello che in questo caso si chiama fuoco amico, e che altre
volte è semplicemente il fuoco della guerra. Approfondimendi: Il dopo
elezioni :
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=772
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=790



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