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Campagna Diritti senza confini
- Subject: Campagna Diritti senza confini
- From: Nicola Vallinoto <n.vallinoto at datasiel.net>
- Date: Mon, 14 Mar 2005 10:37:40 +0100
Cari amici e care amiche, vi segnalo una importante campagna europea per i diritti di cittadinanza. ______________________________________________________ PRESENTAZIONE della campagna DIRITTI SENZA CONFINI con DUE PETIZIONI POPOLARI - per la ratifica della convenzione ONU sui diritti dei migranti e delle loro famiglie - per la cittadinanza europea di residenza 14 marzo 2005 - ore 11:00 Roma (ROMA) - ex Hotel Bologna Via Santa Chiara, 5 Roma ________________________________________________________ Su Peacelink potete trovare ulteriori notizie sulla campagna http://italy.peacelink.org/europace/indices/index_1863.html oltre alla possibilità di aderire online. http://db.peacelink.org/campagne/info.php?id=11 ) buona giornata, Nicola Vallinoto __ DIRITTI SENZA CONFINI L'immigrazione, più di ogni altro fenomeno della moderna globalizzazione, mette alla prova stati e governi. Potremmo definirlo un misuratore della qualità delle nostre democrazie, del modello di società. Una politica aperta e inclusiva che parta da un patto di cittadinanza basato sui diritti e le responsabilità, sarà in grado di proiettarsi nel futuro con maggiori risorse, energie e dinamismo. Politiche difensive di chiusura delle frontiere invece condannerebbero alla staticità, all'invecchiamento, all'impoverimento ed al declino. Oggi tra i governi europei prevale l'atteggiamento difensivo con la motivazione che occorre cogliere il sentire diffuso nell'opinione pubblica di angoscia e insicurezza. L'Immigrazione diventa così una sorta di "scarico a terra" di tensioni e malcontenti che in realtà hanno origine da una incapacità di governi europei di dare risposte credibili ai veri e grandi problemi che riguardano il modello di sviluppo economico, il modello di stato sociale, le politiche di distribuzione del reddito e di protezione e coesione sociale. Cosa si può fare per cambiare questa logica perversa? Noi proponiamo due temi che riguardano principi regolatori fondamentali, universali e su questi proponiamo di dare la parola ai cittadini attraverso una campagna popolare di raccolta di firme. Il primo argomento riguarda la ratifica della Convenzione ONU sui diritti dei Lavoratori Migranti e dei membri delle loro famiglie adottata dalla Assemblea delle Nazioni il 18/12/1990, entrata in vigore il 1^ luglio 2003 dopo che 20 Stati (oggi sono 28) hanno provveduto alla ratifica. Ma tra questi nessuno stato Europeo, quindi nemmeno l'Italia, che pure nel 1990 era stata fra i sostenitori della Convenzione all'Assemblea dell'ONU. Chiedere al Governo ed al Parlamento Italiano ed agli altri paesi Europei la ratifica di questa convenzione è particolarmente importante perché si tratta di una Carta dei diritti che garantisce universalmente uno standard di protezione minima a tutti i migranti compresi quelli irregolari, in una logica graduale che premia le politiche di regolarizzazione ed inclusione. La ratifica di questa convenzione produrrebbe un adeguamento di tutte le diverse legislazioni nazionali ad uno standard comune. Sulla convenzione ONU assumiamo l'appello del Comitato Italiano per i Diritti dei Migranti. Il secondo argomento riguarda il Principio della cittadinanza civile di residenza europea da inserire nel Trattato Costituzionale. Abbiamo espresso diversi giudizi più o meno critici sul Trattato Costituzionale Europeo firmato a Roma il 29 novembre 2004. Ma qui si tratta di promuovere un contenuto concreto di grande rilevanza per la fisionomia della cittadinanza Europea e si tratta di promuovere un percorso di costituzionalizzazione di questo principio con il protagonismo propositivo del popolo dell'Europa attraverso la petizione popolare, secondo le procedure dell'articolo 194-192 del T.C.E. e simulando l'articolo 47 della costituzione europea non ancora in vigore. Il Trattato Costituzionale definisce la Cittadinanza Europea come sommatoria delle Nazionalità dei diversi Stati membri. Questo criterio assolutamente riduttivo e discriminatorio non solo esclude più di 18 milioni di cittadini che risiedono stabilmente in Europa con la nazionalità di paesi terzi, ma ancora la cittadinanza europea al criterio angusto dei vecchi nazionalismi costruiti e logorati sul diritto di sangue (Jus sanguinis). Noi proponiamo invece di estendere la cittadinanza europea a tutti coloro che vivono e risiedono nell'Unione Europea, a partire quindi dal criterio della residenza, ovvero dell'appartenenza civile ad una comunità. Comitato promotore: Abi Leila, Aidid Faria, Amelio Gianni, Bolini Raffaella, Bronzini Giuseppe, Camilleri Andrea, Cardenas Carolina, Cartocci Carlo, Casucci Giuseppe, Ciucci Oberdan, Danesh Kurosh, Di Biasi Enrico, Di Salvo Titti, Duprè Anne Marie, El Akkioui Moulay, Fammoni Fulvio, Faye Ali Baba, Ferrajoli Luigi, Frias Mercedes, Galieni Stefano, Ginzborg Paul, Gubbiotti Maurizio, Hein Christopher, Jijon Maria Rosa, Loy Guglielmo, Maltese Curzio, Maricos Ainom, Maselli Citto, Mbody Adam, Mecozzi Sandra, Menapace Lidia, Mendes Maria Josè, Miraglia Filippo, Mohamed Saady, Patta Gian Paolo, Pepino Livio, Pugliese Enrico, Qaddorah Jamal, Rivera Annamaria, Russo Franco, Scagliotti Luciano, Serventi Longhi Paolo, Soldini Pietro, Tabucchi Antonio, Trentin Bruno, Vallinoto Nicola, Vauro Altre info sulla campagna: Appello per la ratifica della convenzione Onu sui diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie http://italy.peacelink.org/europace/articles/art_10062.html La petizione per una cittadinanza europea di residenza http://italy.peacelink.org/europace/articles/art_10062.html
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