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Genova tutti i giorni: 3 aprile serata per Genova
- Subject: Genova tutti i giorni: 3 aprile serata per Genova
- From: "Reload" <reload.realityhacking.org at autistici.org>
- Date: Wed, 30 Mar 2005 20:18:36 +0200
GENOVA TUTTI I GIORNI Domenica 3 aprile @Pergola Move (via della pergola 5 milano), serata dedicata a Genova. Dalle 21.30 spettacolo teatrale, con ingresso 5 euro, per finanziare le spese della segreteria legale che si occupa dei processi relativi al g8 di Genova. Provare a scrivere di cose accadute, passate, pensare ad esse, guardare indietro forse non è mai stato di nostro gusto. Per farlo occorre accettare che sia finito un ciclo, una fase. Mentre si fa la storia non si discute mai di storia: i periodi di forza più grande sono naturalmente antistorici, proprio in virtù della forza che si prova, che si vive, coinvolgente. Così chi si pone a scrivere del passato prova a focalizzare un qualcosa di finito e definito (e così definisce, e finisce), e vive in questo una esternità che più che tendere già all'estraneità rivela di fatto il termine di un flusso, la fine della forza cinetica d'un ciclo, la necessità debole invernale d'un conteggio, d'un bilancio, d'una resa dei conti. La teatralità, una tendenza collettiva. In ogni dove vi sono introduzioni, sviluppi, mantenimenti, poi crisi e parossismo, infine chiuse. Il teatro rappresenta la vita, la sua estetica è potente. Nella fase non-storica in cui sentimmo come esigenza imperativa di occuparci di arte non c'era molto tempo per ragionamenti, spiegazioni, collegamenti. S'era a un anno dal G8, tornati a Genova, e fatta tutta una serie di valutazioni Le giornate di Genova, in senso collettivo, e al di là della fisica, hanno visto morire l'espressione d'una esigenza di cambiamento radicale la cui soddisfazione il movimento sentiva alla sua portata. Allora non si faceva retrovisione né previsione, vivendo uno stato positivo di forza. Ma lo strangolamento fascista dell'espressione, e la prova di forza del potere fascista, arcaico, oscuro, tenebroso, conservatore era solamente l'avvisaglia d'una nuova notte. L'elaborazione della nuova perdita di innocenza venne colta poco più d'un mese dopo dall'11 settembre americano, la fine della fase di stallo che durava dall'89 e il principio d'una nuova guerra fisica e psicologica Il movimento a fronte del regime s'autoinfoibò scegliendo percorsi carsici, nascosti. Una scelta preservativa, forse strategica. Richiamo generale alla pacificazione, al rientro, alla normalizzazione, alla non-violenza, all'isolamento delle frange 'più pericolose'. Le armi vere si sono viste solo da una parte, comunque. Portiamo la nostra cultura negli occhi della gente, adesso! Che il nostro dolore diventi rabbia, ed esploda in faccia ai nostri aguzzini. Che la nostra gioia diventi progetto, e forma e sostanza della rivoluzione! + info: supportolegale.org
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