Brevetti sui farmaci
- Subject: Brevetti sui farmaci
- From: "Gagliardii Angelica" <angelicagagliardi at libero.it>
- Date: Sun, 27 Mar 2005 13:54:46 +0200
Il Parlamento indiano ha definitivamente approvato la legge
che ostacola la produzione di farmaci "low-cost". Per MSF è un gravissimo passo
indietro per la lotta all’Aids e alle altre malattie nei Paesi
poveri. Roma/New Delhi, 23 marzo 2005 – Il Parlamento indiano ha approvato oggi una legge che – così come imposto dall’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) - introduce nel Paese i brevetti sui farmaci. Medici Senza Frontiere (MSF) lancia un allarme: la nuova legge impedirà a milioni di persone malate nei Paesi più poveri di avere accesso a farmaci economici e di qualità, a partire da quelli contro l’Aids. Il testo è stato approvato nonostante la mobilitazione degli attivisti di
tutto il mondo: dall’India, all’Africa alla Francia. Negli anni scorsi l’India ha giocato un ruolo essenziale nella produzione di farmaci generici di qualità ed economici da esportare nei Paesi in via di sviluppo. L’India è anche stata il Paese leader nel dibattito sulle barriere all’accesso ai farmaci provocate dai brevetti nell’ambito del WTO e ha sempre difeso la necessità di fare in modo che le norme internazionali sui brevetti farmaceutici non ostacolassero la tutela della salute pubblica. Ma, in quanto membro del WTO, a partire dal 2005 l’India ha l’obbligo di rilasciare brevetti ventennali sui farmaci. "Purtroppo – aggiunge Ellen T’Hoen - la nuova legge indiana non fa pieno uso delle clausole di salvaguardia previste dallo stesso WTO per alleviare almeno in parte gli effetti negativi dell’introduzione dei brevetti a tutela della salute pubblica". La vita di milioni di persone che nel mondo dipendono dai farmaci indiani per potersi curare è così in pericolo. Il caso dei farmaci contro l’Aids è l’esempio più eclatante del ruolo vitale svolto dalle industrie farmaceutiche indiane. L’OMS stima che nei paesi in via di sviluppo almeno 6 milioni di persone hanno urgente bisogno di terapie anti-retrovirali contro l’Aids. Oggi solo 700mila persone hanno accesso alle terapie antiretrovirali contro l’Aids: a circa il 50% di loro vengono somministrati farmaci indiani. MSF eroga le cure a 25.000 pazienti in 27 Paesi nel mondo; il 70% ricevono farmaci "made in India". Prima che i farmaci antiretrovirali indiani fossero largamente disponibili sul mercato internazionale (2001) le terapie per i malati di Aids costavano 10mila $ l’anno per paziente, 40 volte di più del prezzo delle terapie indiane che oggi MSF acquista in media per 250$ l’anno per paziente. I produttori indiani sono anche stati i primi a realizzare le formulazioni "tre in uno" che permettono ai pazienti di assumere solo due pillole al giorno, invece delle 6-12 necessarie con i farmaci occidentali: questa semplificazione ha rivoluzionato il trattamento dell’Aids nei Paesi più poveri. La realizzazione delle formulazioni "tre in uno" è stata possibile solo grazie al fatto che in India non erano in vigore i brevetti sui farmaci. In assenza dei brevetti è stato infatti possibile combinare 3 principi attivi in una sola pillola. Con l’approvazione della legge indiana tutti i nuovi farmaci saranno coperti da brevetto e la fonte di farmaci "low-cost" si esaurirà.
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