Mosaico di pace// marzo 2005



Intervista in esclusiva su Mosaico di Pace

Mikhail Gorbaciov:

«Crisi di governo mondiale»

 

Il leader della perestrojka, l'ex presidente dell'Unione Sovietica, l'uomo che ha cambiato l'architettura del mondo, si ferma ad analizzare la situazione del mondo oggi in una lunga intervista che appare nell'ultimo numero di "Mosaico di Pace", la rivista mensile promossa da Pax Christi Italia.

"Non la guerra, ma una politica che sappia costruire la svolta democratica planetaria salverà il pianeta terra" afferma Gorbaciov riattualizzando la sua perestrojka.

 

IL FALLIMENTO DI BESLAN

Gorbaciov critica il suo Paese per l'incapacità di affrontare i problemi interni. A partire dalla tragedia di Beslan: "Per gli eventi tragici di Beslan - afferma Gorbaciov - molte cose non sono ancora chiare, la dinamica degli eventi non è stata rivelata. non si è trattato di singoli errori, ma di un pesante fallimento dei servizi segreti russi. La catena del comando non ha funzionato, la situazione è sfuggita al controllo. Le conseguenze sono state catastrofiche. Fronteggiare il terrorismo a questo livello è inammissibile. Il dolore ferisce sempre. Ma è impossibile risolvere il problema combattendolo in un singolo Paese. Il terrorismo è un male globale. Per vincerlo bisogna essere uniti". 

 

RILANCIARE L'ONU

Gorbaciov auspica il rilancio delle agenzie internazionali e della politica internazionale: "Per la pace serve l’ONU - dichiara Gorbaciov - Proprio l’ONU è chiamata a essere l’anello decisivo nell’organizzazione di azioni collettive di dimensione planetaria. Però, occorre cambiare l’atteggiamento nei suoi confronti, assicurarle sostegno e mettere mano a una sua riforma. Un nuovo atteggiamento è indispensabile anche nei confronti delle altre organizzazioni internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale e l’Organizzazione Mondiale per il Commercio, e probabilmente si renderà necessaria la creazione di nuove strutture sovranazionali in grado di occuparsi dei maggiori problemi globali".

 

ORA SI ATTUI LA PERESTROJKA AMERICANA

E il leader della perestrojka russa, oggi invoca una prestrojka made in Usa: "Un mutamento di rotta - spiega Gorbaciov - non potrà avvenire se non comincerà negli stessi Stati Uniti una riflessione sul modello di sviluppo economico e sociale da essi scelto e se non ci sarà un grande sforzo per guardare al futuro con maggiore realismo. È necessaria una profonda perestrojka per gli Stati Uniti d’America".

 

 

Oscar Luigi Scalfaro:

«Crisi della coscienza civile»

 

Accanto all'intervista a Mikhail Gorbaciov, Mosaico di Pace pubblica anche una lunga intervista all'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, che guarda all'Italia con grave preoccupazione e con un  impeto all'obiezione di coscienza per salvare i valori democratici, che hanno fondato la nostra Repubblica e che oggi sono messi in pericolo dalla politica di centrodestra al governo:

"Io - afferma Scalfaro - sono contro questa riforma perché è uno stravolgimento della Costituzione italiana. La nostra Costituzione ha messo in piedi uno Stato che è una repubblica democratica parlamentare. È parlamentare perché democrazia è governo di popolo. Il Parlamento, quindi, può mandare a casa il Governo e comunque lo segue nella sua strada, per criticarlo, per commentarne l’operato, per appoggiarlo. Questo rapporto oggi è ammazzato, perché il Presidente, che sceglie i ministri, si presenta in Parlamento e presenta un programma ma il Parlamento non può dargli un voto di fiducia o sfiducia. Allora si scardina l’impostazione di fondo del rapporto Parlamento-Governo. Poi dovrebbe esserci un capo dello Stato che sia garante e abbia dei poteri. Quello più forte è lo scioglimento del Parlamento. Di colpo, questo potere passa al Primo Ministro. Attenzione, non passa nemmeno al Governo, ma al Primo Ministro. Lo scioglimento avviene per decreto del capo dello Stato, ma è una forma farisaica, perché il Primo Ministro ne è l’esclusivo responsabile. Quindi è un dictat. Il Capo dello Stato firma come potrebbe firmare un commesso, una marionetta: sotto dettatura. Se questo diventa Carta Costituzionale, i cittadini che vanno a votare scelgono delle persone che non sono libere e che hanno la spada di Damocle del capo dell’Esecutivo, che non è nemmeno più legato al Parlamento. Sessant’anni fa c’era la dittatura. Sessant’anni nella vita di un popolo sono nulla. Si è già dimenticato che cosa è avvenuto con uno che aveva tutti i poteri? Dico solo, teniamoci pronti ad andare al referendum e a preoccuparci che il voto sia consapevole e quindi davvero responsabile".

 

 

 

 

È possibile consultare l’indice del numero di marzo all’indirizzo:

http://italy.peacelink.org/mosaico/articles/art_1084.html

 

È, inoltre, possibile richiedere una copia saggio della rivista inviando un messaggio alla segreteria di redazione oppure telefonando al numero 080/3953507.

 

 

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