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Vento del Newroz n2- Newroz Piroz Be!
- Subject: Vento del Newroz n2- Newroz Piroz Be!
- From: "ufficio d'Informazione del Kurdistan In Italia" <uiki.onlus at fastwebnet.it>
- Date: Mon, 21 Mar 2005 10:49:27 +0100
Vento del NEWROZ 2005 n2 A cura della delegazione italiana in Kurdistan Turco <mailto:capodannocurdo at yahoo.it>capodannocurdo at yahoo.it Newroz Piroz Be! Auguri per il Newroz 2005- Messaggio da Sirnak Arrivo a Sirnak 19 marzo 2005 Siamo a Diyarbakir Diyarbakir (in kurdo Amed) sarebbe la capitale del Kurdistan, se esistesse una terra chiamata così. Il suo patrimonio artistico e culturale (numerose sono chiese e le moschee, del centro della città racchiusa tra enormi mura di basalto nero) non è certamente valorizzato a dovere, a causa dei gravi problemi economici e sociali che l'affliggono.La città accoglie nelle sue baraccopoli numerosi profughi kurdi provenienti dai villaggi distrutti, oltre agli abitanti delle zone sommerse in seguito alla costruzione delle dighe. Le strade della città pullulano di bambini abbandonati a se stessi che vendono fazzoletti, bibite ed altro. Domani partiremo per Sirnak dove giungeremo dopo un viaggio in pullman di circa 6 ore. Rojbas, il nostro primo giorno in Kurdistan è cominciato veramente alla grande: Abdullah Demirbas, sindaco della municipalità Surici di Amed (Diyarbakir in turco) è venuto a salutarci e ad augurarci buon Newroz. Ha anche invitato i bambini italiani a partecipare, l'11 Maggio, ad una manifestazione dedicata a tutti i bimbi del mondo: ci saranno spagnoli, tedeschi, iraniani, iracheni... Si vuole dimostrare la bellezza della diversità qui a Diyarbakir dove ci sono tantissimi bambini di strada. Siamo quindi partiti alla volta di Sirnak, la città meta della nostra delegazione. Il viaggio è stato lungo, ma pieno di sorprese. Ci fa da guida una giovane intraprendente e bravissima ragazza, ovviamente Kurda che ci aiuta a capire la pesante realtà che vivono ancora oggi i Kurdi in Turchia. Oltrepassiamo Mardin, antica città abbarbicata sulle colline e ci immettiamo sulla strada che costeggia il confine con la Siria e successivamente con l'Iraq. Da subito vediamo una fila continua di autocisterne, proseguiamo qualche chilometro e la fila diventa una colonna che supera i cinque chilometri. Chiediamo spiegazioni: dal Kurdistan iracheno arriva il petrolio estratto nella zona di Kirkuk. Siccome le raffinerie irachene non sono sicure per i continui attentato, l'esercito di occupazione statunitense preferisce farlo raffinare in Turchia, poi la benzina che serve ai militari ritorna in Iraq: ecco il perché delle lunghe file. È un business per il governo turco, perché incamera il costo della raffinazione, per i partiti kurdi iracheni di Tatebani e Barzani perché ottengono da questo traffico ingenti somme di denaro, alla dogana turca, invece, vanno l'equivalente di 25 ero ogni autocisterna e ne passano tre mila al giorno. Queste notizie non ce le dicono i giornali! Attualmente la Turchia, per isolare le idee di autonomia dei kurdi, vorrebbe chiudere la frontiera con l'Iraq ed obbligare il transito attraverso la Siria. Queste notizie ce le da il sindaco di Cizre Aydin Budak, anche lui del Dehap, che è molto contento di vederci. Un altro incontro a sorpresa è quello con Selim Sadak, deputato kurdo imprigionato per 11 anni insieme a Leyla Zana. Lo abbracciamo commossi e felici, gli esprimiamo tutta la nostra solidarietà per la sua lotta pacifica per il rispetto dei diritti di tutte le kurde e i kurdi. Incontriamo Selim in un bellissimo luogo montagnoso, c'è il Tigri che scorre e sui pendii pascolano greggi. Fino al 2000 questo luogo era vietato ai kurdi. Finalmente arriviamo a Sirnak, nella regione del Botan, accerchiato da montagne innevate dove ancora sono presenti i guerriglieri. A sorpresa ci viene a dare il benvenuto il sindaco Ahmet Ertak. Siamo, come lo scorso anno oggetto di particolare interesse della polizia, che, qui a Sirnak ha voluto sapere tutto di noi: chi siamo, da dove veniamo, perché vogliamo essere presenti al Newroz di Sirnak....Vogliamo condividere, almeno per pochi giorni il desiderio, o meglio, il diritto alla libertà, alla pace e alla democrazia insieme ai nostri fratelli e compagni kurdi. Italo Gaibazzi- Gruppo Sirnak Messaggio da Dersim 20 marzo 2005 Ieri sera abbiamo avuto un incontro con il presidente del DEHAP Murat Polat. Ci ha spiegato che la festa del Newroz è stata vietata dal Governatore, in quanto la richiesta per l'autorizzazione conteneva la parola Newroz scritta con la W che non è contemplata dall'alfabeto turco. La legge turca prevede che tutte le richieste ufficiali devono essere scritte in lingua turca. Il presidente ci ha anche spiegato che la polizia locale aveva dato la propria autorizzazione ma che tale autorizzazione formale, ha aggiunto il Presidente, non era legalmente necessaria ma era sufficiente una comunicazione dell'iniziativa. In mattinata era prevista una conferenza stampa nella piazza centrale della città alla quale abbiamo partecipato insieme al Presidente del DEHAP. Tale conferenza si è trasformata in una vera e propria manifestazione di protesta guidata dal partito DEHAP e dal partito della sinistra turca EMEP. Il corteo formato da uomini e donne nel tragitto per arrivare alla piazza centrale ha esposto striscioni con slogan che inneggiavano al Newroz e a OCALAN. Arrivati sulla piazza i manifestanti hanno continuato a urlare i loro slogan e hanno iniziato delle danze in circolo dopo di che la conferenza stampa ha avuto inizio. Hanno preso la parola alla conferenza gli esponenti dei gruppi organizzatori del Newroz. Sulla piazza si sono succeduti balli e canti e sono stati accesi alcuni piccoli fuochi simbolici. La polizia ha assistito passivamente all'evento. La delegazione al termine della manifestazione è stata invitata dal vice capo della polizia (il quale parlava un italiano perfetto!) a prendere un tè . L'invito è stato accettato anche perché era problematico rifiutare. Con noi era presente il Presidente del DEHAP.Abbiamo parlato con il vice capo della polizia di questioni generiche e gli abbiamo chiesto i motivi del diniego alla celebrazione del Newroz. Lui ci ha confermato ciò che ci ha riferito il Presidente del DEHAP sostenendo che tuttavia la celebrazione del Newroz si è svolta riferendosi ai balli svolti durante la manifestazione!!!!! Saluti- Gruppo Dersim Messaggio da Amed - 20 marzo 2005 Ciao a tutti, a giornata di oggi è stata sicuramente più rilassante di quella di ieri e tutti noi siamo felicissimi della visita ad Hasankeyf. All'andata abbiamo incontrato due posti di blocco della polizia: il primo ci ha lasciato andare, mentre il secondo ha voluto vedere il documento dell'autista. Al ritorno invece siamo stati fermati dai militari, i quali hanno voluto sapere per quale ragione ci trovassimo in quella zona e da chi fossimo accompagnati. Yildiz è stata davvero molto brava e gli abbiamo lasciato credere senza problemi che fossimo li solo per turismo. Sempre tornando abbiamo potuto vedere i primi fuochi accesi nei villaggi che abbiamo costeggiato e numerose macchine con della legna sul portabagagli. In Diyarbakir i festeggiamenti non sono ancora cominciati, ma abbiamo avuto l'impressione che l'atmosfera fosse meno tesa e pesante dei due giorni precedenti. Nella piazzetta di fronte all'albergo non abbiamo potuto non notare i poliziotti che giocavano a pallone con i bambini. Nella medesima piazza, dalla mattina presto alla sera molto tardi, c'è sempre un carroarmato con dei poliziotti vicino. Domani sarà la giornata del Newroz a Diyarbakir. Vi auguriamo da adesso un Buon Newroz e ci sentiamo domani. Un abbraccio Gruppo Amed
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