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Newsletter Osservatorio Iraq n° 3/05
- Subject: Newsletter Osservatorio Iraq n° 3/05
- From: "Un Ponte per...ufficio stampa" <stampa at unponteper.it>
- Date: Mon, 28 Feb 2005 17:03:33 +0100
Osservatorio Iraq NEWSLETTER n° 3/05 12-26 febbraio 2005 Annunciati i risultati delle elezioni in Iraq il 13 febbraio, a due settimane dal voto. (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=686 ) Come già previsto, a vincere sono gli sciiti della coalizione patrocinata da al Sistani (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=697 ) , anche se con una maggioranza inferiore alle aspettative. Insieme a loro, vincono i curdi, secondo partito a livello nazionale. Solo terza, e molto distanziata, la coalizione guidata da Allawi, primo ministro a interim uscente. Agli Usa non piace molto questa situazione, anche se fanno buon viso a cattivo gioco (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=690 ), e cercano nel contempo di fare accordi segreti con una parte della resistenza (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=737 ) . Tra i partiti che hanno partecipato alle elezioni continuano le consultazioni per decidere i futuri assetti. Mentre la lista sciita designa Ibrahim al Jaafari come candidato alla carica di primo ministro (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=729) , Allawi non si arrende, e annuncia la sua candidatura (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=734) . Potrebbe farcela? Nel dubbio, il suo governo ad interim promulga le ultime leggi, come quella sulla settimana corta (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=702 ) osteggiata dai sunniti (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=741) , e quella sull'assegnazione delle terre per i membri del governo, e ancora l'adesione dell'Iraq, non si sa ancora con quali prospettive, alla Corte Penale Internazionale (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=715 ) E i sunniti? Si riuniscono a congresso domenica 20 febbraio (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=736 ) ribadendo che non sono disposti a rinunciare alla partecipazione alla vita politica . Chi viene tenuto in disparte, ma potrebbe diventare determinante, sono le donne (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=712 ) che sperano in un ruolo decisivo, e che, con un sapore di sfida, annunciano anche la loro candidatura alla presidenza (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=750 ) . Approfondimenti sul dopo voto: http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=757 - i piani di Washington per dominare la nuova Assemblea Nazionale irachena http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=724 - l'inganno della guerra civile Al di là delle questioni politico/istituzionali, la vita in Iraq continua, e non è una bella vita. I bambini di Mosul costretti a lavorare (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=743), quelli rapiti di cui non si sa nulla nei nostri media (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=717 ) , la gente di Falluja che ancora aspetta venga detta la verità sulla loro storia (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=715 ) , e ancora le donne, la cui situazione viene denunciata nel rapporto presentato da Amnesty International (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=744 ) . Ci sono però anche le lotte dei lavoratori, passate sotto silenzio, ma che in questi quasi due anni di occupazione hanno prodotto dei risultati (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=740 : lavoratori che ancora vogliono contare nella vita sociale e politica del paese (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=709) ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- In Europa, l'avvenimento più importante è il vertice Nato, che se da un lato ricuce alcune distanze tra Usa e UE, dall'altro ne ribadisce altre. Il successo di Bush in questa occasione, infatti, è solo a metà (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=726) In Italia, la settimana politica si apre e si chiude con la votazione al Senato del rifinanziamento della missione in Iraq (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=699 ). Si discute anche, ma nei media se ne saprà poco, proprio del rapporto tra i media e la guerra. E' una delle sessioni del Tribunale Mondiale sull'Iraq, che si svolge a Roma nella prima metà del mese (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=704 ) . E per stabilire definitivamente qual è il loro ruolo, la Farnesina ordina il rientro di tutti gli inviati dall'Iraq (http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=719) . Come ha stigmatizzato il Manifesto, resta una sola giornalista italiana in Iraq: Giuliana Sgrena . http://www.osservatorioiraq.it mail: info at osservatorioiraq.it
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