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Lettera aperta ai Disobbedienti che mi hanno aggredito.
- Subject: Lettera aperta ai Disobbedienti che mi hanno aggredito.
- From: Francesco Lauria <francescollauria at yahoo.it>
- Date: Sun, 27 Feb 2005 23:31:37 +0100 (CET)
Lettera aperti ai Disobbedienti. LA STORIA APPARTIENE A CHI AMA, NON A CHI GRIDA PIU' FORTE. Egregi disobbedienti, scusate, ma non riesco ad essere ipocrita. E rivolgermi a voi in maniera più amichevole. Siete calati, in centinaia su Gradisca d'Isonzo. Per la manifestazione unitaria contro l'apertura del Centro di Detenzione/Permanenza per Migranti. Dal Piemonte, dall'Emilia, dal Veneto, dal Friuli Venezia Giulia. Come dicono ossessivamente i vostri capi : una moltitudine. Avete preso treni, contrattando di non pagare biglietti (solo voi, però, i comuni mortali, il biglietto sullo stesso treno lo hanno pagato, magari controvoglia...), siete giunti con potenti mezzi, aveti zittito tutti con i vostri watt. Avete finto uno scontro patetico con la polizia. Due tre manganellatine di fronte alle telecamere, giusto il minimo necessario per "egemonizzare giornali e telegiornali", e poi ... Poi nulla. Io queste cose le avete denunciate prima, le sapevo. Succede a Gorizia, quando ci siete di mezzo voi sempre così. I vostri capi, i Casarini e gli Olivieri (il capetto locale di Trieste) erano scuri in volto. Quelle persone che vanno avanti per la loro strada, senza curarsi di nulla di quello che hanno attorno, di nulla e di nessuno. Avete violato i patti con tutti, non tanto con gli "sbirri"(chi se ne...), ma quelli con tutte le altre moltitudini di cui a voi non frega nulla. Poi a Gradisca d'Isonzo era finito tutto. In silenzio i compostissimi e numerosi anarchici (compostissimi, silenziosi, veramente, non ci sono più gli anarchici di una volta...), silenziosi i giovani comunisti, impauriti i confederali. Io raggiungevo i pochi cattolici di base presenti. Ero solo. Nella vostra moltitudine. Poi, accerchiato, ho subito una aggressione fisica (una testata sul volto), sono strattonato da una decina di voi e mi è stato detto che siccome avevo offeso i vostri fratelli (cioè il capetto bulletto di periferia Andrea Olivieri, di Trieste)se non me ne andavo mi avreste ammazzato. Non era un esagitato, nè un conflitto, era una precisa, intimidazione collettiva di stampo mafioso. Tra voi e i boss della camorra di scampia non c'è nessuna differenza. Tra voi e le squadracce fasciste di ogni età e latitudine non cè alcune differenza. Poi, guardavo i vostri capoccia. Tutti maschi. Siete anche pedine del potere. Utili, finanziati, foraggiati, coccolati. In particolare nel Nord-Est, un anno fa avete potuto girare con mazze nel pieno centro di Gorizia, in una città in cui anche starnutire forte viene sanzionato, segnalato. Siete, pedine della strategia della tensione di questo governo. I vostri leader sono rivoluzionari di professione, nel senso che per organizzare le vostre recite (quanto diverso è il conflitto sociale vero!) sono finanziati, e sostenuti. Beh, io sono proprio stufo. Non starò in silenzio di fronte alle vostre botte e alle vostre minacce ed intimidazioni. So bene di essere solo l'ultimo di una lunga serie, anche al vostro interno i dissidi li regolate così, branco altro che moltitudine... Lo faccio senza rancora, alle vostre mazze e alla vostra collusione, funzionalità al potere e ai potere non posso che opporre questa frase di Albert Camus che in un periodo di grandi lotte affermava: "Non essere amati è soltanto cattiva sorte; non amare è una tragedia. Tutti noi oggi stiamo morendo di questa tragedia. La violenza e l'odio infatti disseccano il cuore nel profondo; la lunga lotta per giustizia e l'amore che pure l'aveva ispirata. Nel clamore in cui viviamo, l'amore è impossibile e la giustizia non basta". (A. CAMUS, Les justes, 1950). Ecco cari disobbedienti. Imparate un po' ad amare. Io non è che ce l'abbia con voi. Solo, non sopporto i prepotenti. Si chiamino Bush, Putin, De Gennaro, Fini, Sharon, Al Sistani, Casarini, Caruso od Olivieri. - e non dite visto con chi vi ho messo in compagnia che non vi dò peso :-) ... Francesco Lauria (aggredito a Gradisca d'Isonzo sabato 26 febbraio, nel pressi del muro del CPT in costruzione, da un folto gruppo di disobbedienti, dopo una fatwa emessa il giorno prima dal capo locale Andrea Olivieri. Aggredito negli unici dieci minuti in cui ero solo.) Ecco diciamo anche che oltre che prepotenti siete un pochino vigliacchi. Ma quindi potete anche (solo) migliorare... ___________________________________ Nuovo Yahoo! Messenger: E' molto più divertente: Audibles, Avatar, Webcam, Giochi, Rubrica… Scaricalo ora! http://it.messenger.yahoo.it
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