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NUOVI MONDI MEDIA newsletter #32 - febbraio 2005
- Subject: NUOVI MONDI MEDIA newsletter #32 - febbraio 2005
- From: <newsletter at nuovimondimedia.it>
- Date: Tue, 22 Feb 2005 12:11:13 +0100
NUOVI MONDI MEDIA newsletter #32 - febbraio 2005 <http://www.nuovimondimedia.it> www.nuovimondimedia.it L'uccisione di 'Mr Libano' di Robert Fisk Chiunque abbia disposto l'uccisione di Hariri sapeva che avrebbe potuto riaprire tutte le crepe della guerra civile. Quella nuvola nera che ha ricoperto Beirut ha gettato la gente nel buio, non solo per via della sua ombra. Ho visto l'onda dell'esplosione venire giù dal lungomare. Casa mia si trova solo a qualche centinaio di metri dal luogo di detonazione e il mio primo gesto istintivo è stato quello di guardare in alto per cercare gli aerei di alta quota israeliani, che regolarmente rompono il muro del suono sopra Beirut. C'erano clienti insanguinati che uscivano dalle finestre spaccate dei ristoranti e una grande macchia fumosa e cancerogena che saliva dalla strada fuori dal St George Hotel. Beirut è come casa per me, un rifugio dai pericoli di Baghdad; ma a un tratto, ecco Baghdad in Libano, un massacro di S.Valentino nelle strade di una delle città più sicure del Medio Oriente. Sono corso giù dal lungomare, mentre tutti fuggivano nella direzione opposta, e sono entrato in un ammasso di macerie e macchine in fiamme. C'era un uomo, grosso e in carne, che giaceva sul marciapiede di fronte all'hotel - un edificio danneggiato dalla guerra, immobile e abbandonato: sembrava un sacco, se non fosse stato per il cranio, di cui mancava la parte superiore. C'era anche una mano di donna sulla strada, ancora avvolta da un guanto. C'erano corpi che bruciavano in una macchina, che si consumava tra le fiamme, con una mano che pendeva orribilmante fuori da uno dei finestrini. Non c'erano poliziotti, né ambulanze, né pompieri. I serbatoi delle macchine cominciavano ad esplodere, sputando fuoco in tutta la strada. Non era possibile rendersi conto dell'entità dei danni per via del calore e del fumo. Poi ho riconosciuto una delle guardie del corpo di Rafik Hariri, ferma in preda al panico. "Il grande uomo se n'è andato", mi ha detto. Il Grande Uomo? Hariri? Sul momento ho pensato che l'ex primo ministro, "Mr Libano", l'uomo che più di ogni altro aveva fatto risorgere questa città dalle ceneri della guerra civile, doveva esserse partito, "andato" via, scappato. Ma come avrebbe potuto sfuggire al suo rogo funerario? Un gruppo di poliziotti è antrato nella zona di devastazione e un uomo, un'altra guardia del corpo, è corso strillando verso una serie di Mercedes in fiamme e ha iniziato a gridare: "Ya-allah", invocando Dio a testimone. Hariri viaggiava sempre in un convoglio di Mercedes pesantemente blindate. Non c'è da meravigliarsi che l'esplosione sia stata così potente: doveva esserlo per squarciare le porte blindate. Ho seguito un agente in borghese oltre una macchina che stava ancora bruciando - c'era dentro un altro corpo, con la testa coperta dal fuoco - verso il bordo di una buca di almeno 4 metri. Era il cratere. Lentamente mi sono calato giù dal bordo. Tutto ciò che restava dell'autobomba erano alcuni pezzetti di metallo lunghi un paio di centimetri. L'esplosione ha fatto volare un'altra macchina, forse una di quelle di Hariri, fino al terzo piano della dependance deserta dell'albergo, dove stava ancora bruciando ardentemente. Continuavo a ripetere "Hariri". L'avevo incontrato tante volte, per alcune interviste, alle conferenze stampa, a pranzi e cene. Una volta aveva parlato, in modo molto commovente, del figlio che aveva perso in un incidente d'auto in America; aveva detto che credeva nella vita dopo la morte. Aveva molti nemici: oppositori politici in Libano, siriani che sospettavano (a ragione) che lui volesse cacciarli dal paese, veri nemici negli affari - dal momento che aveva comprato personalmente estese aree di Beirut - e nei media, perché possedeva un giornale e una televisione. Ma sapeva essere un uomo gentile e buono, anche se era un uomo d'affari spietato; una volta l'ho paragonato al gatto che mangia il canarino e poi ammette allegramente che aveva un buon sapore: ha fatto girare la frase fra i suoi amici. La sua mano era una delle più potenti che abbia mai stretto. Non sono riuscito a vedere il corpo; ma in mezzo al fuoco e al fumo ho guardato verso il nuovo centro di Beirut, la zona ricostruita di questa bella città, che la compagnia di Hariri (che possedeva il 10% delle azioni della Solidere) stava innalzando dalle rovine stile Dresda. È morto a pochi metri dalla sua stessa creazione. Questa bomba deve essere stata costruita in molto tempo e progettata a lungo. Nessuno avrebbe fatto caso a una macchina parcheggiata fuori da un hotel vuoto, o notato che era piegata sugli assi dal peso dell'esplosivo, come sicuramente sarà stata. Gli esecutori sono uomini spietati, che non badano agli innocenti. Volevano uccidere Rafik Hariri e nient'altro contava. Nelle strade intorno emergevano uomini e donne con i vestiti insanguinati. Migliaia di finestre si erano infrante su di loro e stavano lì, col sangue che gocciolava sulle loro scarpe, sui loro pantaloni o gonne, mentre i primi infermieri delle ambulanze gridavano ai pompieri di togliere i tubi dal marciapiede. Tutta la strada era scivolosa per via dell'acqua e del sangue. Ho contato 22 macchine che stavano esplodendo o bruciando. Il saudita miliardario che cenava con re e principi, la cui amicizia personale con Jacques Chirac ha aiutato il Libano ad assorbire il debito pubblico di 41 miliardi di dollari, ha finito i suoi giorni in questo inferno. In privato non nascondeva la sua animosità contro gli Hezbollah, che attaccando le truppe di occupazione israeliane prima del ritiro nel 2000 avrebbero ostacolato i suoi piani per il risanamento economico del Libano; tollerava i siriani, ma al tempo stesso aveva dei progetti per la partenza delle loro forze militari. Era vero, come si diceva a Beirut, che Hariri era il leader segreto dell'opposizione politica alla presenza siriana? O i suoi nemici erano personaggi ancora più sinistri? Il Libano è costruito sulle istituzioni che custodiscono il settarismo come un credo, secondo il quale il presidente deve essere sempre un cristiano maronita, il primo ministro un musulmano sunnita, come Hariri, e il portavoce del parlamento un musulmano sciita. Chiunque abbia disposto l'uccisione di Hariri sapeva che avrebbe potuto riaprire tutte le crepe della guerra civile dal 1975 al 1990. Ieri notte migliaia di sostenitori di Hariri si sono riuniti in lacrime fuori dal suo palazzo a Koreitem, chiedendo di sapere chi ha ucciso il loro leader. Gli uomini dell'ex primo ministro giravano per le strade, ordinando ai negozianti di tirare giù le saracinesche. Dopo 15 anni di sonno, i fantasmi della guerra civile verranno risvegliati? Non conosco la risposta, ma quella nuvola nera che ha ricoperto Beirut per più di un'ora ieri pomeriggio ha gettato la gente nel buio, non solo per via della sua ombra. Fonte: <http://www.countercurrents.org/fisk160205.htm>http://www.countercurrents.org/fisk160205.htm Traduzione di Federica Alessandri per Nuovi Mondi Media LO ZIO SAM E' ANTIAMERICANO GUIDA ALL'AMERICA CHE AMA L'AMERICA di Michael Parenti "Lo Zio Sam è antiamericano" è un'analisi dell'ideologia ultranazionalistica diffusa dai media ufficiali statunitensi e ripresa da schiere di intellettuali e politici servili in molti altri paesi del mondo. Con stile graffiante e acuta ironia l'autore mostra come i leader statunitensi e i media di tutto il mondo, assoggettati alle multinazionali, progettino di soffiare a lungo sul fuoco del terrore per strappare il consenso ad ampliare il budget destinato alle armi, ad aumentare il proprio potere e a sopprimere il dissenso politico all'interno degli Stati Uniti e all'estero. INDICE Capitolo 1 Cosa vuol dire amare il proprio paese? Capitolo 9 Patriottismo e paura Capitolo 2 America, o la ami o la lasci Capitolo 10 La minaccia dall'interno Capitolo 3 L'importanza di essere il "Numero Uno" Capitolo 11 I plutocrati sono patrioti? Capitolo 4 Il patriottismo militare: missili e bandiere Capitolo 12 Sostenete le nostre truppe (e tagliate i loro fondi) Capitolo 5 "Usa! Usa!" Sport per superpatrioti Capitolo 13 I dominatori del mondo Capitolo 6 I politicanti del divino Capitolo 14 "Perché ci odiano?" Capitolo 7 Una nazione messianica Capitolo 15 Il vero patriottismo Capitolo 8 Giochiamo a "Follow the Leader" traduzione di Eva Milan pagine 136, ¤ 12,8 ISBN 9788889091128 <http://www.nuovimondimedia.com/negozio2/catalog/product_info.php?products_id=227>Acquista ora (-20%) NOVITA' SU NUOVIMONDIMEDIA.IT (articoli di George Monbiot, Thierry Meyssan, Daniel Politi, John Pilger, Uri Avney, Noam Chomsky, Stan Cox, Robert Fisk, John Stauber, George Monbiot e molti altri... ) <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1025&mode=thread&order=0&thold=0>L'oscuro passato di Negroponte di David Corn La persona designata da Bush per ricoprire l'incarico di Direttore della National Intelligence, John Negroponte, è sempre riuscito a scansare le accuse riguardo al suo torbido passato ed è probabile che lo faccia di nuovo. Quante volte si può scrivere lo stesso articolo sulle sue malefatte? <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1024&mode=thread&order=0&thold=0>"Terroristi" di Giulietto Chiesa Perché se la prendono con una giornalista che scrive per un giornale di sinistra, che e' sempre stata contro la guerra in Irak, che simpatizza per il popolo iracheno aggredito? C'è una sola spiegazione: non sono terroristi, sono "terroristi". <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1022&mode=thread&order=0&thold=0>Deludere i nostri sogni di George Monbiot Dopo anni di negoziati, entra in vigore il protocollo di Kyoto. Nessuno crede che basterà a risolvere il problema del cambiamento climatico. Perché siamo paralizzati dal terrorismo ma non ci preoccupiamo del collasso delle condizioni che rendono possibile la nostra vita? <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1020&mode=thread&order=0&thold=0>L'occhio del Pentagono di Thierry Meyssan Il Congresso degli Stati Uniti è chiamato a legalizzare un colossale progetto di controllo sociale su scala planetaria. Quando verrà adottato il programma TIA, le nozioni di frontiera e di vita privata smetteranno di avere senso. <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1019&mode=thread&order=0&thold=0>Il voto iracheno Amy Goodman intervista Robert Fisk "Le elezioni non sono state solo la manifestazione di un popolo che chiede democrazia, ma che vuole libertà di votare e libertà dall'occupazione straniera. E se verrà tradito, rimpiangeremo di non aver mantenuto le nostre promesse". <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1018&mode=thread&order=0&thold=0>Legge marziale in Nepal di Sara Shneiderman e Mark Turin Il re Gyanendra ha annunciato la dissoluzione del governo e la sospensione di alcuni diritti fondamentali. Molti temono una svolta anti democratica del Nepal e la perdita dei diritti faticosamente guadagnati. <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1017&mode=thread&order=0&thold=0>La Bolivia alla svolta dal Centro de Documentacion e Informacion Bolivia - CEDIB - Cochabamba - Bolivia In Bolivia si stanno vivendo giorni convulsi. Si sciopera ogni giorno e da più parti si organizzano blocchi e manifestazioni. Gli scontri con la polizia contano feriti e arresti, mentre il malcontento della gente soffia fuoco sul collo del governo. <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1016&mode=thread&order=0&thold=0>Grilletto facile di Alessandro Ursic Negli Stati Uniti ogni 3 ore un bimbo viene ucciso con un'arma da fuoco, la seconda causa di morte, dopo gli incidenti d'auto, per chi ha tra i 10 e i 19 anni. Ma la lobby dei produttori di armi contesta i dati: "Ne muoiono di più in piscina" <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1015&mode=thread&order=0&thold=0>La privatizzazione dell'acqua: tutto quello che la Commissione Europea non vuole farvi sapere di Daniel Politi Alcuni documenti che sono stati fatti trapelare insieme ad uno scambio di e-mail rivelano che l'Unione Europea ha chiesto a 72 paesi di aprire i loro mercati ad aziende dell'acqua private <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=996&mode=thread&order=0&thold=0>Australia: la democrazia malata di John Pilger Nell' ultimo articolo per The New Statesman, John Pilger descrive l'erosione della democrazia in Australia dove il governo di John Howard, il "vice sceriffo" americano, ignora la legge e i suoi cittadini imprigionati a Guantanamo. <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=981&mode=thread&order=0&thold=0>Il punto morto di Uri Avney L'8 febbraio, in Egitto, ci sarà il vertice tra Sharon e Abu Mazen. Ci troviamo di fronte a un cartello che indica due direzioni opposte: una porta verso la pace e l'altra verso il prossimo, violento conflitto.. <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=980&mode=thread&order=0&thold=0>Il futuro dell'Iraq di Noam Chomsky Proviamo solo a immaginare il futuro di un Iraq indipendente. Quali potrebbero essere le probabili forze politiche di un Iraq indipendente, sovrano e diciamo più o meno democratico? <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=976&mode=thread&order=0&thold=0>Esportare medicine, importare dolore di Stan Cox Nelle calamità improvvise come lo tsunami o la fuga di gas velenoso a Bhopal si fanno attenti conteggi delle vittime, ma per la tragedia di Patancheru non esiste nessuna statistica simile. E la gente continua a morire. <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=975&mode=thread&order=0&thold=0>Anche in Vietnam l'affluenza al voto era stata buona... di Sami Ramadani da The Guardian Se la prima vittima di una guerra è la verità, in un'elezione controllata dall'occupazione americana a essere sacrificata per prima è qualunque cifra di affluenza al voto che si possa ritenere affidabile <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=974&mode=thread&order=0&thold=0>Guantanamo e lo strapotere dell'esecutivo di Michael Ratner e Ellen Ray La recente sentenza della Corte Suprema ha finalmente dichiarato incostituzionali le violazioni dei diritti umani perpetrate in queste prigioni. 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Altri sono in procinto di ottenere l'autorizzazione del governo attraverso "società di sicurezza private" <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=971&mode=thread&order=0&thold=0>Iburattinai di Washington di Thierry Meyssan Il potere si è trasferito dalla Casa Bianca al Centro per la Politica della Sicurezza.Un gruppo molto unito, formatosi durante la guerra fredda, che impone il proprio punto di vista. Un passo indietro nella storia per comprendere le manovre dei «falchi».. <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=970&mode=thread&order=0&thold=0>Queste elezioni cambieranno il mondo. Ma non come vogliono gli Usa di Robert Fisk Queste elezioni non metteranno fine alla rivolta nè porteranno pace e stabilità. Contribuiranno solo ad acutizzare le divisioni tra le comunità sciita e sunnita, con grande preoccupazione per gli stati del Golfo Persico <http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=969&mode=thread&order=0&thold=0>Le non-elezioni irachene di Robert Jensen e Pat Youngblood Qualsiasi sia il risultato elettorale del 30 gennaio, non darà luogo a un governo iracheno legittimo. Questo tipo di governo sarà possibile solo quando gli iracheni avranno il reale controllo del loro futuro. E questo avverrà quando gli Usa se ne andranno NUOVI MONDI SHOP Nella<http://www.nuovimondimedia.com/negozio2/catalog/default.php> libreria online di Nuovi Mondi Media sconti dal 20 al 50% su tutto il catalogo (che comprende oltre ai nostri titoli, libri di: Derive Approdi, EMI, Frilli, Malatempora, Massari, Minimum Fax, NdA Press, Sensibili alle foglie, Shake, Stampa alternativa). Tra le offerte, "VENDERE LA GUERRA. 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