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Basta violenza in Palestina
- Subject: Basta violenza in Palestina
- From: Daria Angeletti <cybergrrl at tiscali.it>
- Date: Fri, 18 Feb 2005 20:17:33 +0100
Basta violenza in Palestina Il governo italiano deve tutelare i propri volontari Comunicato stampa Roma 17 febbraio 2005 La Piattaforma delle Ong italiane per la Palestina esprime tutta la propria solidarietà ai volontari della "Operazione Colomba" selvaggiamente picchiati ieri a Ma'on da coloni israeliani. Esprime allo stesso tempo la più profonda indignazione per l'atteggiamento del Ministero degli esteri italiano, che continua ad ignorare le ripetute segnalazioni, da parte delle organizzazioni non governative (Ong) dei rischi crescenti cui è sottoposto il proprio personale, cooperanti e volontari, a causa dell'atteggiamento ostile dello stato di Israele, atteggiamento da cui discendono di conseguenza le violenze dei fanatici. Nel 2004 l'Associazione delle Ong italiane aveva inviato una lettera al Direttore generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli esteri, chiedendogli di intervenire sulle istituzioni israeliane per mettere fine alle crescenti difficoltà nella concessione dei visti di lavoro, e più in generale richiamando il Ministero alla necessità di definire adeguatamente lo status giuridico dei cooperanti e volontari nei Territori palestinesi occupati, perché possano lavorare in sicurezza e al riparo dalle continue prepotenze dei militari. Nonostante questo richiamo, nello scorso dicembre si sono verificati due episodi allarmanti: il blocco per diversi giorni di un gruppo di volontari a Khan Younis e l'irruzione di otto militari armati negli uffici di una Ong palestinese, dedita alla lotta alle tossicodipendenze e all'alcolismo. L'irruzione ha interrotto una riunione, cui partecipava anche la cooperante di Progetto Sviluppo, l'Ong italiana che sostiene l'Ong partner palestinese grazie ad un progetto di prevenzione delle tossicodipendenze co-finanziato dal Ministero degli Esteri. Nello stesso momento in cui stipula con lo stato di Israele accordi militari in palese contraddizione col fragilissimo processo di pace appena riavviato, il governo italiano non mostra purtroppo alcun interesse per le iniziative di cooperazione, le sole che possono dare un vero sostegno al processo di pace. Piattaforma delle Ong italiane per la Palestina 17 febbraio 2005
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