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Negroponte
- Subject: Negroponte
- From: "Disobbedienti " <disobbedientimolise at libero.it>
- Date: Fri, 18 Feb 2005 20:08:59 +0100
USA: NEGROPONTE, UN CUORE DI TENEBRA DA SAIGON AI CONTRAS = (AGI/AFP/REUTERS) - Washington, 17 feb. - E' una figura controversa John Negroponte, 65 anni, nominato oggi da George W. Bush all'inedita, e per molti ridondante, carica di direttore dei servizi d'informazione nazionali degli Stati Uniti, con il compito di indirizzare, coordinare e finanziare le quindici agenzie Usa d'intelligence. Una figura controversa, con un cursus honorum da moderno 'cuore di tenebra', nel cui curriculum spiccano almeno tre voci, meglio, quattro: Saigon, Tegucigalpa, Baghdad; e New York. Finora, e dal giugno dell'anno scorso, Negroponte era stato ambasciatore in Iraq, dopo aver rappresentato dal 2001 Washington alle Nazioni Unite, ove si distinse per un piglio arcigno e granitico degno dell'Urss dei tempi della Guerra Fredda, piuttosto che dell'unica superpotenza residua d'inizio millennio. Due incarichi difficili e prestigiosi, l'ultimo in ordine di tempo considerato tanto pericoloso che egli stesso preferi' nopn farsi raggiungere dalla moglie Diana e dai cinque figli, tutti adottati. Cosmopolita e poliglotta per vocazione ma anche e soprattutto per formazione, Negroponte e' stato diplomatico di carriera dal 1960 al '97, poi entro' come vice presidente esecutivo nella grande casa editrice 'McGraw-Hill', finche' Ronald Reagan e Colin Powell, allora consigliere per la Sicurezza Nazionale, non lo convinsero a reindossare la feluca per andare al Palazzo di Vetro. E' comunque sempre stata strettamente intrecciata alla politica, soprattutto a quella che si decide sempre e soltanto dietro le quinte, la carriera di questo rampollo di un ricco armatore greco, nato a Londra nel 1939 e cresciuto in Inghilterra ma anche sulle Alpi svizzere prima di approdare oltre Atlantico, in quella che sarebbe divenuta la sua patria definitiva. Per la quale svolse servigi non sempre apprezzati dalla critica e dall'opinione pubblica: a 35 anni era consigliere politico all'ambasciata di Saigon, capitale del Vietnam del Sud destinato dopo qualche anno a capitolare; imparo' cosi' bene la lingua vietnamita che Henry Kissinger, all'epoca segretario di Stato, lo scelse per conto del presidente Richard Nixon affinche' conducesse le trattative segrete con i vietcong; dalla giungla ando' poi ai colloqui di Parigi, che fra il '68 e il '69 segnarono l'inizio della fine. Quindi il giovane, abile negoziatore fu in Messico, nelle Filippine di Ferdinando Marcos, e infine nell'81 approdo' alla tappa piu' discussa della sua carriera: nell'Honduras che serviva alla Cia come testa di ponte per sostenere i 'contras', i guerriglieri anti-comunisti che dovevano servire da ariete per abbattere il regime filo-sovietico del Nicaragua sandinista e gli insorti del 'Fronte Farabundo Marti' di Liberazione Nazionale' nel vicino Salvador. Negroponte rimase coinvolto fino ai capelli nello scandalo 'Iran-Contras', la brutta vicenda delle forniture sotto banco di armi agli odiati ayatollah khomeinisti, con i cui proventi si potevano foraggiare sostenere pero' i feroci miliziani alleati degli Usa. Lo accusarono di di aver gestito l'intero affare, mentre continuava a chiudere entrambi gli occhi davanti alle sistematiche esecuzioni sommarie, alle torture e agli abusi perpetrati dalle forze governative honduregne e dagli 'squadroni della morte'. Di tutto questo in realta' si seppe solo quattro anni fa, quando Negroponte lascio' la 'McGraw-Hill' per diventare amnbasciatore all'Onu. Nelle audizioni di conferma in Senato il futuro candidato democratico alla presidenziali 2004, John Forbes Kelly, osservo' come fosse il caso di "esaminare scrupolosamente e attentamente" il ruolo ricoperto dal candidato nel periodo trascorso in America Centrale. Per mesi la sua nomina rimase di fatto congelata, finche' non arrivarono gli attentati dell'11 settembre 2001 a New York e a Washington, e Bush chiamo' il Paese a stringersi intorno a lui per lanciare la guerra planetaria al terrorismo, all'Asse del Male; pochi giorni dopo, Negroponte fu confermato alla chetichella. In Consiglio di Sicurezza riusci' a ottenere appoggi per la campagna militare contro i Talebani in Afghanistan, ma sull'Iraq di Saddam non la spunto', anzi, riusci' piuttosto ad alienarsi una certa scontata compiacenza da parte di Stati tradizionalmente benevoli con il potenete vicino nord-americano, come lo stesso Messico e il Cile. Uno smacco cui sopravvisse soprattutto perche' la storia delle fantomatiche armi di sterminio di Saddam Hussein, mai ritrovate e forse mai esistite, investi l'amministrazione Bush a livelli ben piu' elevati del suo. (AGI) __________________________ L'autoritarismo ha bisogno di obbedienza, la democrazia di DISOBBEDIENZA
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