L'informazione e la guerra



Con preghiera di diffusione e l'invito a partecipare


Tribunale Mondiale sull'Iraq
Sessione su
Violazione dei Media contro la Verità e l'Umanità
Le politiche di disinformazione nella guerra all'Iraq

ROMA 10-13 Febbraio 2005
Aula Magna del Rettorato dell'Università degli Studi Roma Tre - viale
Ostiense 161

Il programma completo delle giornate:
<http://www.wti-italia.org/download/ProgrammeRome-It.pdf>programma.pdf

Il Tribunale Mondiale sull'Iraq (WTI) è un'iniziativa internazionale
promossa da cittadini per accertare la verità sulla guerra e
sull'occupazione dell'Iraq. Numerose sessioni si sono già svolte in varie
città del mondo (Bruxelles, Londra, Mumbai, New York, Hiroshima-Tokyo,
Copenaghen, Stoccolma, Lisbona) ed una sessione finale si terrà ad
Istanbul, nel giugno 2005.

La sessione italiana sarà dedicata all'esame del lavoro svolto dai media
prima e durante il conflitto iracheno. L'incontro si svolgerà a Roma l'11,
il 12 e il 13 febbario (il 10 febbraio è prevista la cerimonia di apertura)
presso l'Aula Magna del Rettorato dell'Università Roma Tre in viale
Ostiense 161.

La sessione intende affermare il diritto delle persone a giudicare i media
per il ruolo decisivo che hanno avuto nell'informare e nel disinformare
l'opinione pubblica di tutto il mondo; partendo dal presupposto che è
dovere dell'Informazione raccontare la verità e operare in modo
indipendente dai governi. Un pannello di esperti ascolterà le deposizioni
di testimoni iracheni, di giornalisti indipendenti e osservatori dei media
e di analisti esperti di strategie governative tese a manipolare la
comunicazione mediatica.

Tra gli altri parteciperanno: Issam Rasheed, film-maker e attivista
iracheno; Dahr Jamail, esponente del giornalismo indipendente che sta
operando in Iraq; l'ex producer della CNN e di ABC News Danny Schechter,
editor di MediaChannel.org, e regista del premiato documentario sui media
Weapons of Mass Deception; Fernando Suarez del Solar, attivista contro la
guerra e padre di Jesus A. Suarez, uno dei primi militari americani uccisi
in Iraq nel 2003; David Miller della Strathclyde University in Scozia,
autore di Tell Me Lies - Propaganda and Distortion in the Attack on Iraq e
Corinne Kumar, coordinatrice internazionale della World Court of Women.

Violazioni contro la Verità e l'Umanità

Vari organi di informazione, tra cui il New York Times, il Washington Post,
e i direttori delle News di ABC, NBC e CBS hanno ammesso che la copertura
mediatica del periodo precedente alla guerra era viziata. Ma questi mea
culpa e pentimenti tardivi sono sufficienti? Si racconta in maniera
corretta ed esaustiva la guerra, l'occupazione, la violazione dei diritti
umani, le torture ai prigionieri? Che dire della copertura attuata tuttora
sullo svolgimento dell'occupazione? Che dire dei media di tutti gli altri
paesi al di fuori della "coalizione" inclusi quelli dell'Africa e del Medio
Oriente?

La sessione Italiana sui Media vuole però andare oltre il riconoscimento
del fallimento dei Media - per quanto va detto che alcuni Media
indipendenti, alternativi, abbiano fatto un lavoro importante e
responsabile nonostante le numerose false accuse che hanno subito -
trasformando il discorso da una generale nozione di mancanza di
professionalità ad un'analisi di responsabilità sociale. Verrà messo a
fuoco il ruolo avuto dai Media nella guerra, nell'occupazione e nel
seguente periodo di transizione dal punto di vista di tre categorie di
cittadini che hanno subito violazioni: i cittadini dell'Iraq; i cittadini
della c.d. "Coalizione" e i cittadini del resto del mondo.

Lo scopo della Sessione non è di "sentenziare"  l'individuale "condotta
criminale" dei media, quanto provare se i cittadini (dei su indicati tre
gruppi) siano stati ingannati sistematicamente dal mancato dovere dei Media
di raccontare la verità.

La sessione sarà condotta durante tre giorni nei quali verranno presentate
le prove e le analisi relative al trattamento da parte dei Media dei
seguenti argomenti: le giustificazioni della guerra; le conseguenze ed i
costi della guerra. Verrà costituito un pannello di giudici, un pannello di
avvocati, un pannello di ispezione ed una giuria popolare composta dal
pubblico presente in Aula.

La Giuria emetterà una sentenza alla conclusione del procedimento dopo aver
preso conoscenza di tutte le prove e testimonianze durante la Sessione.

Se le autorità ufficiali rimangono inerti, i cittadini hanno il dovere di
esercitare il loro "sovrano" diritto di giudicare il mondo in cui vivono.

Per approfondimenti: <http://www.wti-italia.org>www.wti-italia.org