LETTERA APERTA DI PAX CHRISTI A GIULIANA SGRENA



Cara Giuliana,

 

se in questo momento lasciassimo parlare solo il cuore dovremmo dire della desolazione che proviamo di fronte a questa assurda violenza che ti sta imprigionando e di come anche le pagine che non recano più i tuoi reportage ci sembrano vuote. Con te abbiamo condiviso non solo le analisi e le riflessioni sulla guerra, contro ogni violenza e ogni forma di terrosismo, ma anche i passi che ci hanno condotto nel cuore dei conflitti, soprattutto tra le genti dell’Iraq. Su queste strade ci siamo conosciuti e abbiamo imparato a stimarti e a volerti bene. In quella terra martoriata dell’Iraq ci siamo trovati dalla stessa parte a costruire relazioni di amicizia con la gente, la loro quotidianità e i loro bisogni concreti.

Siamo ben consapevoli che i prezzi richiesti a tutte e tutti coloro che intendono impegnarsi fino in fondo per costruire la pace nella verità sono sempre molto alti. La pace è a caro prezzo! La Pacem in terris, d’altronde, individuava proprio nella verità uno dei quattro pilastri della pace. Questo consente di distinguere i veri contruttori di pace da coloro che - al contrario - speculano persino su un valore così nobile e vitale! Motivo in più per prometterti, nonostante l’ora difficile, che non lasceremo nulla di intetato e che percorreremo ogni strada possibile per ritornare a vivere insieme l’impegno a favore dei senza voce e dei loro diritti.

Ci appelliamo in particolare ai tanti amici e amiche di religione islamica che vivono in Italia e in Iraq affinché sostengano ogni sforzo utile alla tua liberazione in tempi brevi. 

Alle porte del cammino che ci conduce a celebrare la festa della resurrezione vorremmo unirci all’intuizione di don Tonino Bello: “La Pasqua è in agguato sulla strada dei poveri”

Un abbraccio di pace.

 

Il Consiglio Nazionale

     di Pax Christi

 

 

08/02/2005

 

Per informazioni:

Pax Christi Italia

055/20.20.375

info at paxchristi.it

 

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