Joe, potresti cortesemente evitare
di passare le mail da una lista all'altra? Grazie. Beatrice
----- Original Message -----
Sent: Monday, January 24, 2005 3:15
PM
Subject: FW: "Diritti Globali"
IDa: Joe <flespa at tiscali.it> Data:
Mon, 24 Jan 2005 05:24:18 +0100 A: <dirittiglobali at peacelink.it> Oggetto:
Re: R: SENZA ALLEATI
Il giorno 23-01-2005 23:29, B ha
scritto:
> Re: R: SENZA ALLEATI
> Joe, taglia corto,
dai. > Le liste sono tante e ognuno di noi sceglie a quale
partecipare. > Anche (ma non solo) in base a quanto tempo ha a
disposizione per seguirle. > Per cui si dà una priorità. > A me le
mail della lista animalista non interessano, se volessi leggerle sarei
> iscritta anche lì e no lo sono più da un pezzo. > > E
poi... Evitiamo paradossi. > Diritti Globali, diritti umani. >
> Voglio un bene che mi si porta a tutti gli animali, ma per cortesi,
non > mescoliamo le carte in tavola. > Se devo scegliere tra
salvare un uomo e salvare un gatto, salvo un uomo. > Quindi non facciamo
polemiche stupide sui diritti globali che non comprendo > gli
animali. > E' assurdo e lo sai tu per primo. > Spero >
> Beatrice
======
No, calma, nessun brutale "tagliar
corto" per gentilezza. O, quanto meno, non pretenderlo da me. Tutto è
RADICALMENTE connesso dal mio punto di vista, nell'infelice campo dei
"diritti". La mia tesi è che SOLO per CONSUETUDINE culturale - in questo senso
etimologico effettivamente "etica" - le altre specie sono considerate, "viste"
(specie deriva dal verbo latino specio guardo e l'"aspetto" fisico
conta infatti moltissimo in tale valutazione) come animali "altri" da quello
umano e totalmente a disposizione di quest'ultimo. NON è la differenza
qualitativa "intrinseca" (quelle poche migliaia di geni diversi) tra lo
scimpanzé e l'Homo sapiens che conduce il primo sul tavolo di
vivisezione del secondo. O meglio: non direttamente, per quel che riguarda la
nostra coscienza (e falsa coscienza). L'uomo, abituato da migliaia di anni a
CONSTATARE quanto il suo cervello specialissimo gli consenta (in virtù di
quella piccola disparità biologica e di tutto lo sviluppo storico e sociale
suo proprio) una superiorità DI FATTO incolmabile sulle altre specie, le
sottomette e le reifica, fa di esse ciò che vuole. Unicamente il dominio,
divenuto abitudine comune, "naturale" e poi "legge", fa ritenere un "non
problema", dal punto di vista dei "diritti" e della "giustizia", l'uccisione e
la tortura seriale, infinita degli animali non umani, AL PARI DI NOI senzienti
il piacere e IL DOLORE. Come la MEDESIMA attitudine* abbia informato, lungo
tutta la storia, la catena altrettanto senza fine di sopraffazioni
intraspecifiche, di tormenti, umiliazioni e massacri che "razze padrone" hanno
inflitto a minoranze-maggioranze di "sottouomini", solo dei ciechi possono non
vedere. Così è stato per millenni di schiavismo, di crociate, di apartheid,
sino allo sterminio di interi popoli e, con il nazismo, nel CENTRO stesso
della "civiltà" padrona, l'Europa. Gli "uomini superiori" consideravano
insieme pericolosi, nemici mortali e "inferiori" gli ebrei, così li
eliminavano, appunto, come "animali", come ratti e vermi, come essi erano GIA'
stati fatti apparire (specio) per anni e anni dalla propaganda.
Naturalmente, l'"inferiorità razziale" era una pura e semplice follia, una
cosa inesistente. Anche in questo caso si trattava, in realtà, di cultura e di
costume, e di dominio bruto, inappellabile. Ma, ti chiedo, se l'"inferiorità",
intendo dire una vera e propria alterità, irregolarità, minorazione genetica,
fosse esistita davvero, il comportamento di questi oppressori lo
considereremmo meno odioso? No di certo. Infatti, giustamente, vengono
ricordati come prodromi di quei massacri gli omicidi degli handicappati, dei
subnormali, dei disabili. Varato nell'autunno del 1939, il progetto di
eutanasia "statale" (l'"Aktion T4", ovvero operazione Gnadentod, "morte
misericordiosa") si realizzò nel corso del 1940-1941 in sei appositi centri:
Hadamar, Grafeneck, Brandengurg, Bernburg, Sonnenstein, Hartheim (v. http://www.ushmm.org/outreach/ger73070.htm).
Furono uccisi circa 70.000 individui, giudicati "indegni di vivere". E la fine
"prematura" di questo programma si dovette solo alle proteste popolari e, a
onor del vero, innanzi tutto all'opposizione aperta della Chiesa, sia
protestante sia cattolica - immagino che nella decisione di "soprassedere",
abbia avuto peso anche il fatto che questi esseri si potevano considerare meno
"inferiori", meno "negativi" di altri, essendo, comunque, tedeschi,
"ariani"... I poveri corpi ammassati l'uno sull'altro, ancora vivi e in
silenzio, terrorizzati, come bestiame al macello, di Abu Ghraib, l'iracheno al
guinzaglio COME UN CANE, loro che in linea filogenetica appartengono alle
popolazioni semitiche (Sumeri, Assiri, Babilonesi) all'ORIGINE stessa della
cultura occidentale, erano, sono forse "inferiori" agli yankees di plastica,
vomito e spettri?... No di sicuro e, ancora una volta, NON DI QUESTO si
tratta, ma di forza brutale (già per Aristotele un nemico vinto è ipso facto
"barbaro"**, "cattivo"***, schiavo, non "persona") e di "immagine"- incubo di
massa (l'"arabo", l'"islamico" della Fallaci). A fondamento "ontologico" e
MODELLO di tutto questo delirio razzista vi è l'antropocentrismo dell'uomo
tiranno, l'abuso e l'oppressione, sempre più necrogena, nei confronti delle
specie "inferiori". Senza liberazione degli animali, che solo l'uomo può
compiere, non si avrà MAI liberazione umana.
Joe Fallisi
*
Particolarmente sviluppata nell'uomo occidentale soprattutto in virtù
dell'effetto combinato dell'ideologia religiosa giudaico-cristiana (fra tutte
la più antropocentrica) e, nella modernità, della scienza e del modo di
produzione capitalistico, BASATO, quest'ultimo, sulla reificazione del vivente
(predominio del valore di scambio sul valore d'uso, del lavoro morto sul
lavoro vivo).
** Cfr. http://www.etimo.it/?term=barbaro&find=Cerca
***
Cfr. http://www.etimo.it/?term=cattivo&find=Cerca
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