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Patrioti o dittatori?
- Subject: Patrioti o dittatori?
- From: "anna" <ambarile at fermobiologico.it>
- Date: Sun, 23 Jan 2005 23:06:47 +0100
da http://www.indicius.it/usa_18.htm Patrioti o dittatori? Qualcuno sostiene che la coscienza civile americana si stia risvegliando dopo anni di torpore, qualcun altro attribuisce il merito di tanto fermento ai movimenti pacifisti, che sono riusciti a fare breccia nel cuore di molti. Una cosa o l'altra che sia, sempre più proteste si levano dal coro. Motivo del contendere: il Patriot Act. Approvato poco dopo gli attentati dell'11 settembre, a caldo, il decreto consente agli agenti federali l'utilizzo illimitato di apparecchiature per la sorveglianza elettronica, senza dover richiedere alcuna autorizzazione alla magistratura. Telefonate, e-mail e ricevute di carte di credito e bancomat sono dominio dell' FBI, non servono più mandati per perquisire luoghi o persone, non servono motivazioni per trattenere una persona contro la propria volontà e/o interrogarla. Il tutto naturalmente ha o aveva un senso: lo scopo di proteggere i cittadini, di sveltire le indagini sul terrorismo, di smaltire pratiche burocratiche. Le stesse lungaggini che sono costate all' FBI un clamoroso fallimento qualche anno fa, quando si fece sfuggire un gruppetto di mediorientali che stavano prendendo lezioni di volo in Florida. Qualcuno si indignò da subito, parlando di violazione della privacy e dei diritti umani, ma fino a oggi tutto è filato più o meno liscio, fino a che Jason Halperin, newyorchese, medico per Medicins San Frontieres, non ha raccontato sui giornali la sua disavventura. Una sera, diretto a Broadway per vedere un musical, è in anticipo e si ferma con la sua compagna a mangiare un boccone in un ristorante indiano. Mentre si stanno servendo al buffet, una decina di poliziotti, con giubbetti antiproiettile e fucili spianati, irrompono nel ristorante, urlano a camerieri e clienti di andare nel retro e sedersi a terra, requisiscono i documenti a tutti e danno il via a interrogatori seduta stante. Nonostante le proteste, la richiesta di sapere di cosa sono accusati, di vedere un avvocato, Jason e la sua amica vengono trattenuti, perché il Patriot Act lo consente: niente telefonate, niente spiegazioni. Ma loro sono fortunati, se la cavano con un'ora e mezza di panico e un «ci scusi» bofonchiato sul marciapiede da un agente, per gli altri l'avventura dura un po' di più (il colore della pelle fa la differenza). Poco dopo qualcuno si è accorto che tutti i libri, le riviste e i giornali che la gente acquistava o prendeva in prestito in una qualsiasi biblioteca venivano schedati. Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei. Così 32 organizzazioni che raggruppano gli scrittori e i librai statunitensi si sono schierate contro il Patriot Act, ritenuto colpevole di legittimare invasioni nella sfera privata dei cittadini. Gli autori hanno reso noto un documento in cui si appoggia la legge Saunders, presentata lo scorso marzo e non ancora approvata, nella quale si chiede che le librerie siano esentate da alcuni articoli del provvedimento. Barbara Comstock, portavoce del Dipartimento della Giustizia, fa sapere che «tutto quel che dice la legge è che quando qualcuno che non sia un cittadino americano o sia identificato come terrorista si reca in una libreria, l'Fbi è autorizzato a vedere che cosa fa». E assicura: «Non esiste alcun interesse specifico nel sapere che cosa legge la gente». Eppure questo non è bastato a calmare gli animi. Sono oltre cento le città statunitensi che hanno approvato risoluzioni che condannano il Patriot Act. Ma la cittadina di Arcata (California) è andata ancora più in là: qualunque funzionario pubblico che collabori volontariamente a indagini o arresti condotti in osservanza del Patriot Act, commetterà un reato amministrativo punibile con la sanzione 57 dollari. Inutile dire che l'iniziativa ha carattere soprattutto simbolico, visto che la legge federale ha la precedenza su quella locale, tuttavia il concetto di disobbedienza civile sta iniziando a insinuarsi nell'animo di molti. La domanda è: dove iniziano i diritti del cittadino e dove finiscono quelli dello Stato? Fino a che punto si può diventare trasparenti agli occhi del governo, in nome della sicurezza nazionale? =================================================== se volete essere cancellati dal nostro indirizzario mandate un'email con oggetto cancellami ===================================================
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