Comunicato stampa: riforma codici militari



COMUNICATO STAMPA

Oggi si è tenuto a Roma un incontro, con rappresentanti delle Ong,
parlamentari, movimenti pacifisti e nonviolenti, rappresentanti della
stampa e della magistratura democratica, promosso dalle onorevoli Elettra
Deiana (Prc) e Silvana Pisa (Ds).
Nel corso della riunione è stato esaminato e discusso il testo di Riforma
dei codici penali militari di pace e di guerra, così come approvato dalla
maggioranza di Governo al Senato nel novembre scorso.
Si tratta di un testo inaccettabile sostengono le parlamentari che rende
legittima l'adozione della legge penale di guerra in deroga ai principi
sanciti dalla Costituzione.
Sottopone alla legge penale militare tutta una serie di reati comuni
commessi da militari.
Limita fortemente l'agibilità dei diritti democratici nelle caserme
prevedendo la trasformazione in reati militari anche di trasgressioni
disciplinari.
Mette in discussione il diritto di libertà di informazione di quanti, anche
non militari, si trovano ad operare, come giornalisti per esempio, nei
teatri di operazioni all'estero.
La stessa attività delle Ong nei territori dove sono in atto conflitti
armati potrebbe metterle in serie difficoltà.
Su questo punto preoccupazioni precise sono state avanzate da varie Ong.
È necessaria una discussione ampia che coinvolga la magistratura, i
cittadini in divisa, i giornalisti, la società civile e le istituzioni per
approfondire ed eliminare i molti aspetti inquietanti di questa proposta di
legge.
Il primo passo sarà una iniziativa parlamentare per procedere ad una serie
di audizioni a tutti i soggetti interessati, a cui seguirà una campagna di
informazione e sensibilizzazione che coinvolga tutti.


Roma 13 gennaio 2005



Ufficio stampa:
Barbara Romagnoli
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