Ali Rashid, palestinese e Naomi Chazan, israeliana, applauditi al Parlamento Europeo come Ambasciatori di Pace



Care tutte e tutti,

vorrei condividere con chi ha espresso solidarietà ad Ali' Rashid
rappresentante della delegazione palestinese in Italia, la mia gioia per
averne aggiunto una piccola pietra .

Ero, insieme ad Ali Rashid, Carlo Panella ed un altra persona di Milano di
cui non ricordo il nome, parte della trasmissione di Radio 24. Quando Carlo
Panella ha cominciato ad inveire contro Ali Rashid per avere espresso la
sua opinione a proposito di Fiamma Nirenstein ho cercato di intervenire a
difesa di Ali ma la mia voce era fuori audio, mi trovavo sulla strada per
Ramallah, mi stavo recando al funerale di Arafat. Negli ultimi minuti della
trasmissione il conduttore mi ha dato la parola facendo una domanda, nella
risposta ho ritenuto opportuno denunciare, visto che stavo percorrendo la
strada dei coloni che da Gerusalemme andava a Ramallah e vedevo gruppi di
palestinesi che venivano fermati dai soldati israeliani, quello di cui ero
testimone in quel momento, dagli abusi dei soldati alle profonde ferite
dell'occupazione militare e degli insediamenti colonici posti sulle colline
palestinesi e l'annessione di territorio con la costruzione del muro.

Dopo il ritorno in Italia sono andata direttamente in Sierra Leone poi a
Strasburgo poi a Dyarbakir.

Non mi sono resa quindi conto subito degli attacchi che nel frattempo erano
stati portati da Informazione Corretta (che di corretto ha ben poco), della
richiesta di espellere Ali Rashid in quanto ambasciatore di odio e dell'
interpellanza parlamentare di una tale on.le Bertolini di Forza Italia.

Non ho scritto su questo nè lettere nè articoli, ma ho cercato di fare
qualcosa che andasse nella direzione opposta alla richiesta di questri
fanatici.

Un pò di pazienza ed arrivo.

Conosco Ali Rashid dal 1982, dal massacro di Sabra e Chatila, è lui che mi
ha convinta ad andare ad Amman al Consiglio dell'OLP convocato per la prima
volta dopo l'invasione israeliana del Libano e la cacciata di Arafat. Da
quale momento non ci siamo mai persi. Ali, sua moglie Cristina sua figlia
Haida sono parte della mia famiglia allargata. Ma al di là di ogni rapporto
personale Ali ha sempre manifestato il suo amore per la pace, la scelta per
due popoli due stati ed ha sempre non solo dialogato ma stretto rapporti
intensi personali e politici con quegli israeliani o ebrei che riconoscono
il diritto di entrambi i popoli ad esistere in libertà e con dignità.

Ali Rashid sostiene anche l'iniziativa di Ginevra, l'accordo che potrebbe
fungere da modello per i negoziati finali tra palestinesi ed israeliani,
promossa in primo luogo da Yasser Abed Rabbo per la parte palestinese e
Yossi Beilin per la parte israeliana, ma con loro molti altri palestinesi
ed israeliani.

Bene, il 1° Dicembre ricorreva un anno dalla firma a Ginevra. Come
Parlamento Europeo vi avevamo preso parte ufficialmente, con una
delegazione di cui anch'io ero parte. Qualche mese fa Yossi Beilin e Yasser
Abed Rabbo sono venuti per una visita veloce alalle istituzioni europee. In
un incontro al quale erano presenti il Presidente del Parlamento Europeo,
Borrell, il Presidente della Commissione affari esteri, Brock ed io, i due
promotori avevano chiesto che si facesse una iniziativa per ricordare la
ricorrenza, magari con una delegazione in Palestina-Israele.

All'avvicinarsi della scadenza è stata mia premura ricordare a Borrell
l'impegno che si era preso e nello stesso tempo chiedere al presidente del
mio gruppo, F. Wurtz che sollevasse la questione nell'Ufficio di
presidenza. Yasser Abed Rabbo e Yossi Beilin non potevano pero' essere a
Bruxelles per quel giorno, allora per non perdere l'occasione ho proposto
che invece di fare un incontro con loro, il Presidente Borrell avrebbe
potuto ricordare l'evento nella sua apertura della seduta plenaria del
Parlamento che, per fortuna insperata, aveva luogo proprio il 1° Dicembre.
Ovviamente ho proposto che Yossi Beilin e Yasser Abed Rabbo fossero
sostituiti da un altra figura palestinese e israeliana. Così ho chiesto
l'assenso della Coalizione per la pace/Iniziativa di Ginevra parte
palestinese perchè fosse ALI RASHID a rappresentarli. Avuto l'assenso ho
comunicato alla presidenza del parlamento Europeo che le due persone
sarebbero state Naomi Chazan per gli israeliani ed Ali Rashid per i
palestinesi.

Ali Rashid e Naomi Chazan oltre ad un incontro con alcuni parlamentari
rappresentanti delle diverse aree politiche, sono saliti alla Tribuna
d'Onore del Parlamento Europeo e, mentre il Presidente diceva le parole che
troverete qui di seguito, Ali e Naomi, come vuole il protocollo in queste
circostanze, si alzavano mentre i parlamentari dall'emiciclo li
applaudivano.

Ecco mi è sembrato che fare questo per Alì e per la pace in Palestina e
Israele fosse una piccola ma grande cosa.

Mentre in Italia una parlamentare ne chiede l'espulsione, in Europa, al
Parlamento Europeo la massima carica del Parlamento applaude ad una
iniziativa di cui Alì Rashid era lì a rappresentare.

Non male, non vi sembra?

Dal discorso del Presidente J. Borrell de Fontelles, all'apertura della
seduta Pelnaria del Parlamento Europeo

- Bruxelles 1° Dicembre 2004 - ore 15

" .....ritengo opportuno che il Parlamento ricordi che, un anno addietro,
un gruppo di distinte personalità israeliane e palestinesi si riunì a
Ginevra per sottoscrivere un accordo di pace sul Medio Oriente basato sulla
coesistenza pacifica di due Stati sovrani, dimostrando che effettivamente
esistono risposte alle difficoltà - le frontiere, gli insediamenti, la
sicurezza, i profughi e il problema di Gerusalemme - che hanno sempre
finito per bloccare i negoziati. Tale iniziativa non è stata l'unica della
società civile, e neppure ha preteso di sostituire la "Roadmap" o i lavori
del Quartetto. Oggi non possono essere qui con noi i protagonisti di
quell'evento - né il sig. Yossi Beilin, né il sig. Abed Rabbo - ma è un
onore e un piacere per questo Parlamento porgere il benvenuto a Naomi
Chazan e ad Ali Rashid, che in questo momento stanno seguendo la nostra
discussione dalla tribuna. Porgiamo il benvenuto a loro e a coloro che
rappresentano. Signore e signori deputati, desidero segnalarvi che il
cammino che rimane da percorrere è ancora lungo e che sono molti gli
ostacoli da superare prima di riuscire a riannodare il processo di pace in
Medio Oriente. Le prossime elezioni in Palestina costituiranno una buona
occasione per contribuire allo sviluppo della libertà e della democrazia in
questa terra, ragion per cui sarà necessario garantire la libera
circolazione dell'elettorato e la possibilità per tutti, compresi gli
abitanti di Gerusalemme Est, di iscriversi alle liste elettorali. Infine,
desidero ricordarvi che la settimana scorsa, durante una riunione con la
Conferenza dei presidenti, il Re di Giordania ci ha comunicato che esiste
una via per raggiungere la pace, ma che tale via rimarrà aperta soltanto
due anni. Vi invito a continuare a fare tutto il possibile allo scopo di
ottenere la pace per i popoli del Medio Oriente. "

Un abbraccio,

Luisa Morgantini