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Newsletter 14
- Subject: Newsletter 14
- From: peacegames at uisp.it
- Date: Thu, 30 Sep 2004 13:18:38 +0200
"PEACE GAMES NEWS" agenzia telematica quindicinale di informazioni. N° 14. 16-30 settembre'04 ************************************************ Bentornati! Anche questo numero di Peace Games news è dedicato a Simona Torretta, Simona Pari, Ra'ad Alì Abdul Aziz e Manhaz Bassam ******************************************************************************* 1. SONO LIBERE! Evviva, è ufficiale! Simona Torretta e Simona Pari,le volontarie italiane di Un ponte per... , la collaboratrice di Intersos Manhaz e Ra'ad sono stati liberati. Entro sera le due italiane faranno rientro in Italia e per loro, ma anche per tutti noi, sarà la fine di un incubo. Un 'incubo iniziato esattamente tre settimane fa, era il 7 Settembre, più o meno alla stessa ora del pomeriggio. Non si conoscono ancora le vere ragioni del sequestro, sappiamo però che per la liberazione delle quattro persone sequestrate se, da un lato, si sono impegnate le forze istituzionali del nostro Paese, dall'altro hanno manifestato, in queste settimane ed in centinaia di piazze italiane ed irachene, milioni di persone. Persone non in rappresentanza di un partito o di un credo religioso ma portatrici di alcune grandi speranze: la liberazione degli ostaggi, la fine del conflitto in Irak e la conquista della Pace nel mondo, una Pace basata, cioè, su di un giusta ripartizione delle risorse e delle opportunità fra i popoli che abitano il nostro pianeta. Quelle speranze per le quali lavoravano e, di certo, torneranno a lavorare le due Simone ed i due collaboratori iracheni e per le quali lavorano, quotidianamente, decine di migliaia di volontari, compresi i nostri, nei posti più insicuri del mondo. Ora è il momento della festa; lo dobbiamo, in particolare, a Simona, a Simona ,a Manhaz,a Ra'ad, alle loro famiglie ed agli amici di Un Ponte per... e di Intersos. In queste settimane mai ci ha sfiorato il dubbio di abbandonare l'Irak e di interrompere il nostro progetto; l'abbiamo solo sospeso in attesa di comprendere cosa stesse accadendo e perché e di poterlo riprendere con maggiore entusiasmo e determinazione. Questo momento è arrivato. Evviva Simona, Simona, Manhaz e Ra'ad! ( Daniele Borghi 28 Settembre 2004 ) 2. BENTORNATI A CASA! Sono liberi. E' con grande gioia che abbiamo appreso questo pomeriggio dai nostri collaboratori iracheni la notizia della liberazione di Simona Pari, Simona Torretta, Mahnaz e Raad. Termina l'angoscia per i quattro ostaggi ma non quella per tutti gli altri ancora nelle mani dei sequestratori e per l'intero popolo iracheno che in questi giorni ancora subisce la violenza della guerra e le continue violazioni dei diritti umani. Ringraziamo tutti gli amici iracheni, le associazioni, le comunità religiose e la società civile tutta che in queste settimane di attesa si sono mobilitati con grande coraggio per ottenere la liberazione degli ostaggi: dall'incontro con loro si è rafforzato il nostro impegno in Iraq, ed è grazie a loro che l'Iraq può sperare in un futuro migliore, libero dalla logica della guerra e del terrore. Insieme a Simona, Simona, Mahanz e Raad continueremo l'impegno della cooperazione e della solidarietà con il popolo iracheno, per un futuro di pace. Bentornati a casa, nella casa della solidarietà. ( Fonte: ICS 28 Settembre 2004 ) 3. L'UNICA NOTIZIA CHE ASPETTAVAMO E' ARRIVATA. Ci sarà tempo per ricostruire, ora vogliamo solo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato a questa meraviglioso risultato, a partire dal mondo arabo a musulmano che in tutto il mondo, ed in Iraq, si è mobilitato in modo corale. Un ringraziamento alla società civile, alle forze politiche, alle organizzazioni religiose, alle organizzazioni della resistenza irachene. Un ringraziamento alla società civile e alle forze politiche italiane. Un ringraziamento ai governi, a quello italiano e a quelli dell'area. Molti sono stati partecipi seguendo la linea del dialogo e della collaborazione. Abbiamo detto all'inizio di questa vicenda che il rapimento dei nostri quattro operatori di pace era una metafora della guerra. Che in Iraq ci sono milioni di altre persone ostaggi, della guerra e della violenza, prigionieri e rapiti. Non ci scorderemo di loro, chiediamo a tutti di non scordarli. Vorremmo sperare che anche la liberazione delle margherite possa essere una metafora della fine della guerra, e dell'occupazione, che possa prevalere anche per tutti gli iracheni la linea del dialogo e che tacciano le armi. ( Fonte: Un Ponte PerŠ 29 Settembre 2004) 4. A RISCHIO I PROGETTI DELLE ONG IN IRAQ. IMMINENTI TAGLI DI 250 MILIONI ALLA COOPERAZIONE " L'Iraq, non va dimenticato, è ancora un paese in guerra dove la popolazione soffre e ha bisogno di aiuto. Tuttavia, secondo quanto si legge nel testo del decreto di aggiustamento di bilancio, uno dei tagli previsti, dalla manovra di governo, è proprio quello dei fondi (30 milioni di euro) destinati alla ricostruzione in Iraq. Queste le parole pronunciate da Sergio Marelli, Presidente dell'Associazione ONG Italiane alla soglia della giornata di domani quando scade il termine per la presentazione degli emendamenti alla manovra di assestamento di bilancio. Marelli lancia un appello a tutte le forze politiche. "La gioia e l'euforia di questi giorni non possono farci dimenticare la sorte della popolazione irachena. In questa ottica è nostro dovere occuprci della destinazione dei fondi che il governo intende stanziare per la cooperazione allo sviluppo. " Mi auguro- ha dichiarato il Presidente delle ONG Italiane - che l'unità nazionale dimostrata in queste settimane dalle forze politich e del nostro paese, faccia da muro a questo ventilato taglio di 250 milioni di euro ai fondi della cooperazione allo sviluppo e impedisca in questo modo l'azzeramento di tutti i finanziamenti alla cooperazione e la conseguente paralisi di tutti i progetti delle ONG, compresi naturalmente quelli attualmente in svolgimento in Iraq". ( Fonte: Assemblea ONG ) 5. DIETRO IL MURO DANZARE LA SPERANZA Venerdì 1 Ottobre, con inizio alle ore 21, avrà luogo, presso l'Auditorium del Forum Guido Monzani, a Modena lo spettacolo " Dietro il muro danzare la speranza" a cura del gruppo di danza dei ragazzi e delle ragazze del Centro Culturale Ibdaa di Betlemme in Cisgiordania. Lo spettacolo si svolge nell'ambito della Campagna di Promozione della Pace, dei Diriti e dello Sviluppo in Medio Oriente promossa, in Emilia Romagna, da Nexus Cgil Emilia Romagna, Gvc, Cospe, Peace Games, Comitato Modena incontra Jenin,e Progetto Ain Arik con il contributo delle Provincie di Modena, Reggio Emilia, Parma e Bologna. La Campagna,promossa, a livello nazionale, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, è realizzata a sostegno dei palestinesi e degli israeliani impegnati nel dialogo e nella sperimentazione di possibili modelli di convivenza. Lo spettacolo sarà introdotto dalle testimonianze di Noah Salameh, Presidente del Centro per la risoluzione del conflitti e per la Riconciliazione di Betlemme e docente all'Università di Hebron in Diritti Umani, Etica e Risoluzione dei Conflitti e di Khaled Daoud, Direttore del Centro Culturale Ibdaa. IL Gruppo Danza è parte del Centro Culturale Ibdaa, nato nel 1995 nel campo profughi di Dheisheh, Betlemme. Il gruppo ha presentato i suoi spettacoli in numerosi festival ed eventi in Palestina ed ha effettuato 26 tournée in Europa, Nord America e Medio Oriente. Ibdaa significa: Creare qualche cosa dal nulla. Un conflitto devastante tormenta, da oltre mezzo secolo, " la terra del latte e del miele" ed avvelena i rapporti internazionali nel Mediterraneo e nel mondo. La soluzione non è impossibile, basta schierarsi dalla parte giusta: quella del dialogo, della ragionevolezza, dell'ascolto delle ragioni dell'altro, della ricerca di soluzioni condivise. La pace è un problema di tutti, tutti possono e devono dare un contributo: è un compito difficile, ma non impossibile. L'iniziativa è promossa da Modena incontra Jenin e Progetto Ain Arik con il sostegno di Arci, Uisp, Bottega d'Oltremare, Modena Terzo Mondo, Rete Lilliput, nodo di Modena e Rock No War. Per informazioni: www.palestinaonline.it ; Overseas: 059.785425 6. ANZIANI IN PIAZZA CON LA PASTA ANTIMAFIA Sabato 2 ottobre 2004 appuntamento con "C'è più gusto ad aiutare" Giornata Nazionale di Solidarietà a sostegno del Filo d'Argento Auser, il telefono amico degli anziani che combatte solitudine ed emarginazione. I volontari dell'Auser saranno presenti in 400 piazze italiane con la pasta "antimafia" prodotta dalla Cooperativa sociale Placido Rizzotto - Libera Terra di San Giuseppe Jato che coltiva i terreni confiscati alla mafia nel territorio dell'Alto Belice Corleonese. Un prodotto con alto valore simbolico di solidarietà e impegno per la legalità. L'Auser e la Cooperativa Sociale Placido Rizzotto - Libera Terra aderiscono a Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie e condividono l'impegno nella lotta alle mafie attraverso l'uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. "Siamo orgogliosi di un'iniziativa che unisce la lotta alla mafia alla tutela delle persone anziane, la solidarietà e la legalità" sottolinea Maria Guidotti presidente nazionale Auser.Scopo d ell'evento è di sviluppare e potenziare i servizi di aiuto a domicilio, compagnia e trasporto protetto che il Filo d'Argento Auser realizza in tutta Italia; sensibilizzare ed informare i cittadini sui bisogni di molti anziani che vivono da soli. Dal 2002 il Filo d'Argento si è dotato del Numero Verde 800-995988, il primo Numero Verde Nazionale completamente gratuito, senza scatto alla risposta, a disposizione degli anziani. Riceve una media di 200.000 telefonate all'anno, 10.000 i volontari coinvolti, oltre 100 le postazioni attivate in tutta Italia. Grazie alle risorse fin qui raccolte è stato possibile allungare l'orario del servizio attivo oggi tutti i giorni dalle 9 alle 20. Il problema maggiore che affligge gli anziani è senza dubbio quello della solitudine, coinvolge soprattutto le donne con un'età compresa fra i 75 e gli 85 anni che rappresentano 80% delle telefonate in arrivo al Numero Verde. I volontari del Filo d'Argento si impegnano ogni giorno per aiutare queste persone: consegnando a domicilio spesa e medicinali, accompagnandole dal medico o alla posta, facendo loro compagnia. "C'è ancora molto da fare - dice ancora Maria Guidotti- per restare vicino alle persone anziane sole e aiutarle nella vita di tutti i giorni. La solitudine non si fa sentire solo d'estate, ma tutto l'anno". In Italia vivono oggi 12 milioni di ultrasessantacinquenni, quasi un abitante su cinque. 3 milioni vivono in solitudine. Tra 12 anni gli anziani con più di 65 anni saranno 15 milioni e nel 2051 arriveranno a 18 milioni. Nell'arco di tre-quattro decenni ci sarà un ultrasessantacinquenne ogni tre abitanti. Per aiutarli occorre: una rete solida di relazioni che consenta all'anziano di continuare a vivere nella propria casa; garantire aiuto e sostegno nelle vita di ogni giorno; fornire amicizia, ascolto e opportunità di partecipazione. ( Fonte: Libera) Giusy Colmo Ufficio Stampa e Comunicazione Auser Nazionale Tel. 06/84407725 Cell:348/2819301 email: ufficiostampa at auser.it Per conoscere le piazze www.auser.it 7. GINNASTICA A DOMICILIO PER LA GRANDE ETA': AL VIA UN PROGETTO NAZIONALE UISP E AUSER Da questo mese di settembre è al via "Sempre in movimento: ginnastica dolce per la grande età", un progetto di ginnastica a domicilio promosso dall'Uisp - Area anziani in movimento e dall'Auser, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Già sperimentato a Torino, il progetto si estende per la prima volta a livello nazionale e tocca 16 città: Bolzano, Jesi, La Spezia, Martina Franca, Matera, Messina, Napoli, Pavia, Prato, Ravenna, Roma, Rovigo, Sassari, Torino, Trento Trieste. L'obiettivo è quello di puntare a reinserire l'anziano attraverso la riattivazione motoria, entro una rete di relazioni e di scambio sociale. La ginnastica dolce a domicilio è la modalità attraverso la quale il progetto si propone di raggiungere tutti quei cittadini che, entrati nella stagione della "grande età", rischiano di alienarsi nella solitudine dello scorrere del tempo, confinati nelle mura domestiche, lontani dagli affetti. Un'area di disagio che, nel migliore dei casi, soltanto i parenti o le persone amiche sono in grado di intercettare. L'anticamera dell'invecchiamento effettivo, è la rinuncia progressiva a continuare ad utilizzare il proprio corpo, sia con il movimento vero e proprio, sia come tramite di comunicazione con gli altri. Attraverso il progetto Uisp e Auser cercano di entrare nelle dinamiche e rompere il circolo vizioso che s'innesca attraverso la collaborazione con il parente, l'amico, il medico, l'assistente sociale, per tentare un percorso di recupero con la persona a "rischio solitudine". Come sottolinea Andrea Imeroni, presidente Area anziani Uisp "Questo progetto rappresenta un passo avanti di grande valore in un Paese come il nostro in cui i progetti che stimolano il movimento, l'attività psicofisica degli anziani non hanno la necessaria attenzione e non godono di adeguati contributi nazionali. Per la prima volta viene riconosciuto e sperimentato a livello nazionale il valore di prevenzione della ginnastica dolce, il cui vero obiettivo è quello di migliorare la vita quotidiana degli anziani, la loro possibilità di movimento e quindi la loro autonomia. Non sono sempre i limiti fisici sono la causa della chiusura e dell'incapacità a muoversi. In alcuni casi è la depressione che crea le barriere maggiori. Il nostro compito, quello dei nostri operatori e delle persone vicine è quella di aiutarli a riappropriarsi della percezione del proprio corpo e di una vita sociale, di incontro e di scambio. Dopo 30 anni di lavoro sul territorio, coroniamo il sogno di promuovere l 'attività psicomotoria per tutti. Siamo entrati negli ospedali, nelle case di riposo, sviluppato attività motorie per la grande età e oggi anche a domicilio." "Per quanto riguarda l'inter organizzativo del progetto - continua Imeroni - tra fine settembre e gli inizi di ottobre sono previsti due appuntamenti, uno per le città del centro/nord e l'altro per quelle del centro/sud, in cui riuniremo tutti i responsabili Uisp e Auser delle città coinvolte. Saranno due incontri dedicati a mettere a punto tutte le questioni organizzative, a esprimere le prime valutazioni sulla fase preparatoria, a costruire una cabina di regia del progetto. Parallelamente abbiamo previsto le riunioni con i responsabili della formazione regionali per un incontro di aggiornamento qualificante per tutti gli istruttori, che verranno da questi formati ad hoc sul territorio e che saranno i veri protagonisti degli interventi." ( Fonte: Uisp net n. 34 ) 8. "TOCCA A NOI": BILANCIO DI QUATTRO GIORNI DI SPORT E INTEGRAZIONE SOCIALE A PRATO. Si è conclusa venerdì 17 settembre la decima edizione del Trofeo Aurora International intitolato quest'anno "Tocca a Noi", manifestazione sportiva a carattere internazionale che ha coinvolto i ragazzi delle polisportive per l'integrazione del disagio mentale in diversi tornei di calcio, pallavolo ma anche in workshop di discussione e di interscambio. Luca Lazzarini, dirigente Anpis e presidente dell'area diritti sociali dell'Uisp di Prato ci conferma il successo dell'iniziativa che anche quest'anno ha coinvolto tanti ragazzi provenienti da diversi paesi stranieri:"La manifestazione è stata organizzata dall'Anpis, dall'Atletic Nadir, dall'Aurora Prato, dall'associazione Pane e Rose, dalla regione Toscana, dalla provincia, dal comune di Prato e dall'Uisp di Prato che ha collaborato all'organizzazione fornendo ad esempio gli arbitri per le diverse partite. Quest'anno si è deciso di coinvolgere nella manifestazione non solo i ragazzi disagiati mentali ma anche alcuni giovanissimi proveni enti da aree in difficoltà come la Palestina e la Bosnia; ciò è stato possibile grazie all'intermediazione di Peace Games Uisp. Questi ragazzi sono stati ospitati dalle famiglie dei giovani delle polisportive di Prato proprio per creare ancora di più un clima di integrazione tra i ragazzi. Oltre ai tornei sportivi sono stati organizzati anche due workshop, uno in particolare sul gioco, al quale i ragazzi hanno partecipato numerosi, presentando alcuni giochi tipici dei loro Paesi e organizzando delle serate musicali e di spettacolo dove si sono esibiti diversi gruppi di musica etnica. Nei giorni della manifestazione si è creato un buon clima, all'insegna del divertimento, dello stare insieme e dell'amicizia. Buona anche la partecipazione di pubblico durante le partite e soprattutto durante gli spettacoli serali anche grazie al risalto che è stato dato all'evento dai giornali locali e dalle emittenti televisive come Raitre regionale e nazionale che hanno trasmesso le notizie durante i telegiornali. La manifestazione giunta al decimo anno ha quindi il merito e l'obiettivo di creare delle collaborazioni e costruire una rete internazionale tra le polisportive per estendere l'integrazione dei ragazzi affetti da disagio mentale". ( Fonte: Uisp net n. 34 ) 9. ANCHE UISP E "PROGETTO ULTRA'" NELLA CAMPAGNA EUROPEA "FOOTBALL AGAINST RACISM IN EUROPE". Fra il 14 e il 26 ottobre parte in tutta Europa la settimana d'azione contro il razzismo nel calcio, promossa dalla rete FARE (Football Against Racism in Europe) composta da una serie di associazioni nazionali che si occupano di promuovere azioni contro la discriminazione nel calcio. Tra queste associazioni ci sono anche l'Uisp e il Progetto Ultrà, uniche reti nazionali presenti in rappresentanza del nostro paese. "Stiamo pensando di organizzare una serie di iniziative che coinvolgeranno diversi gruppi Ultras con coreografie negli stadi, distribuzione di volantini o l'organizzazione di partite amichevoli con gruppi di stranieri nel nostro paese - spiega Daniela Conti, responsabile dell'Uff. stampa del progetto Ultrà - quest'anno per la prima volta stiamo costruendo una collaborazione attiva con varie articolazioni dell'Uisp, a cominciare dalla Lega calcio Uisp con la quale stiamo individuando alcuni tornei cittadini nei quali distribuire il materiale della campagna. Stessa cosa stiam o cercando di fare con la Lega basket Uisp. Coglieremo anche l'occasione dello svolgimento della manifestazione "Back to school" a Roma, Lecce e Avola in provincia di Siracusa per proporre ai bambini partecipanti di realizzare disegni sul tema del razzismo nello sport. Nei prossimi giorni cercheremo di coinvolgere anche i progetti di attività sportiva nelle carceri e quelli realizzati dall'Uisp in collaborazione con l'Anpis nell'area del disagio mentale. In questa maniera cerchiamo di caratterizzare la nostra interpretazione del progetto internazionale, dandogli una lettura estensiva rispetto a tutto il problema delle discriminazioni nel mondo dello sport". ( Fonte: Uisp net n. 34 ) 10. LA PENA DI MORTE PER I MINORENNI STA PER ESSERE ABOLITA: NUOVO RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL Amnesty International ha da poco pubblicato il rapporto Non uccidete il futuro. Stop alle esecuzioni di minorenni! (disponibile presso l'ufficio stampa di Amnesty International Italia), che descrive alcuni recenti casi di esecuzioni nei confronti di ragazzi al di sotto dei 18 anni all'epoca del reato. Dal 2003 l'associazione internazionale ha registrato sei esecuzioni di minorenni all'epoca del reato in Cina, Iran e Stati Uniti. Altri minorenni all'epoca del reato si trovano nel braccio della morte nelle Filippine, in Pakistan e in Sudan. Nella Repubblica popolare cinese, nonostante il divieto legislativo, questo genere di reato continua ad aver luogo, a quanto pare perché le autorità non prestano sufficiente attenzione all'età dei condannati. Gao Pan è stato messo a morte l'8 marzo 2004 per un reato commesso il 9 agosto 2001, quando con ogni probabilità aveva meno di 18 anni. Informazioni contraddittorie negli atti del processo e l'uso di differenti sistemi di calendario hanno reso difficile stabilire l'età del ragazzo. La procura generale, nel tentativo di dimostrare la maggiore età di Gao Pan, ha esibito un certificato firmato dal padre, poi rivelatosi falso. L'Alta corte del popolo della provincia dello Hebei ha respinto 32 prove presentate dalla difesa a sostegno della minore età dell'imputato, così come la richiesta di un esame medico che avrebbe potuto fare chiarezza su questa circostanza decisiva. In Iran Ateqeh Rajabi, 16 anni, è stata impiccata il 15 agosto 2004 in una strada della città di Neka, nella provincia settentrionale di Mazandaran, per "atti incompatibili con la castità". Era stata condannata a morte tre mesi prima, al termine di un processo nel quale non aveva potuto usufruire di assistenza legale ed era stata oggetto di duri rimproveri da parte del giudice, a causa del suo abbigliamento. Secondo alcune fonti, Ateqeh Rajabi aveva problemi di disabilità mentale sia al momento del reato che durante il processo. Sebbene la carta d'identità mostrasse chiaramente la sua minore età all'epoca dei fatti, le autorità giudiziarie di Mazandaran hanno dichiarato che la condannata aveva 22 anni. Il 13 ottobre si terrà l'udienza nel corso di cui quando i giudici della Corte suprema di Washington inizieranno l'esame della costituzionalità delle condanne a morte di persone che all'epoca del reato avevano 16 o 17 anni. La sentenza è prevista nella prima metà del 2005. "Queste esecuzioni violano il diritto internazionale. Il consenso universale contro l'uso della pena di morte nei confronti dei minorenni all'epoca del reato riflette la generale consapevolezza delle possibilità di crescita e di cambiamento degli adolescenti" - ha dichiarato Karen Hooper, responsabile del Coordinamento pena di morte della Sezione Italiana di Amnesty International(L.C) Per ulteriori informazioni sulla pena di morte nei confronti dei minorenni ciccare sul link: http:://www.amnesty.it/primopiano/nonuccideteilfuturo/ ( Fonte: Uispyouth n. 17 ) 11. SOLIDARIETA' ALLA FAMIGLIA IMPASTATO La diffusione della notizia che Giovanni Impastato, rispettando la sentenza di condanna, pur non condividendola, ha versato la somma di 5.000 euro all'avvocato di Badalamenti che si è ritenuto diffamato, ha suscitato significative reazioni in tutta Italia e più d'uno ha proposto di aprire una sottoscrizione per dare corpo tangibile alle espressioni di solidarietà. Il Centro mette a disposizione il suo numero di conto corrente per i versamenti che si intendono effettuare. Le somme vanno inviate a: Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", via Villa Sperlinga 15, 90144 Palermo, conto corrente postale n. 10690907, specificando nella causale: "Solidarietà alla famiglia Impastato". ( Fonte: Libera) ************************************************************ Peace Games News riporta informazioni sulle attività organizzate, sui temi della solidarietà, della cooperazione internazionale, della promozione dei diritti, della legalità e della giustizia sociale, da Peace Games, dalla Uisp e dalle principali reti associative alle quali Peace Games aderisce: Libera, Ics, Cocis, Associazione Ong italiane, Ludomir e TransFair Italia. Per inviare notizie: peacegames at uisp.it Per segnalare indirizzi ai quali inviare la newsletter o cancellarsi dalla lista:www.peacegamesuisp.org settore newsletter. ************************************************************ ------------------------------------------------------------------------------ <peacegames at uisp.it> per cancellarti, vai al seguente URL : http://www.peacegamesuisp.org/newsletter/ml.php?type=desinscription&addr=info at bologna.social-forum.org&hash=01d6111893f8b7ab7edb30e5fc08bce2
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