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Re: Le uccideranno... dagli squadroni della morte non si sfugge in vita...
- Subject: Re: Le uccideranno... dagli squadroni della morte non si sfugge in vita...
- From: "angela bernardini" <gorangero at tele2.it>
- Date: Sat, 18 Sep 2004 08:24:45 +0200
ma no dici cazzate tutti tornerano perché a nessuno conviene loro morte ----- Original Message ----- From: "kowalski" <kowalski at informationguerrilla.org> To: <pace at peacelink.it>; <forum at liste.bologna.social-forum.org>; <Lista_di_Geopolitica at yahoogroups.com> Sent: Monday, September 13, 2004 2:45 PM Subject: Le uccideranno... dagli squadroni della morte non si sfugge in vita... > Fonte: Indymedia > > Squadroni della MORTE. Biglietto da visita di NEGROponte. > > Inaugurata la nuova strategia di eliminazione dei "nemici interni" > all'occupazione coloniale. > NON rivedremo piu' vive Simona-Simona-Ra'ad-Mahanaz, come non rivedremo > piu' vivi Georges-Christian, come non abbiamo piu' rivisto vivo Enzo. > > NELLA nuova gestione del vicere' NEGROponte, si e' passati alla fase > della guerra SPORCHISSIMA, quella in cui si ELIMINANO i "nemici interni > all'occidente", mettendo in difficolta', per arruolarli, i "disertori > della guerra globale al terrorismo". > > "DISERTORI" che vanno dagli stati, ai partiti politici, ai movimenti. > > NON sono piu' ammesse posizioni diverse da quelle dei fautori armati > della "democrazia-da-esportazione". > > DEI risultati cominciano ad ottenerli, sicuramente sul fronte interno > italiano. > > L'ARRUOLAMENTO strisciante dell' "opposizione" la quale apprezza il > governo colonialista che per bocca di Berlusconi afferma "...amici del > governo iracheno, liberate dalle vostre galere coloro che detenete > INGIUSTAMENTE.....". > > VORREI anche vedere che gli consigliassimo di tenerle dentro INNOCENTI > (chiosa la Rossanda sul Manifesto del 12 settembre). > > PERO' l' "opposizione" apprezza questa "coraggiosa" presa di posizione > di Berlusconi. > > SI comincia a dividere il movimento della pace, tra posizioni > ultrapoliticistiche e posizioni piu' fedeli agli obiettivi di fondo del > movimento stesso. > > LE motivazioni di chi da credito ad un governo occupante, promotore di > una guerra di occupazione, sono assurde e contorte. > > SE i rapitori sono AMICI del governo fantoccio, oppure e' lo stesso > governo FANTOCCIO iracheno, l'unita' dell' "opposizione" con il governo > italiano che sostiene i FANTOCCI, e': folle, fuorviante, da stato > confusionale. (Anche Ramon Mantovani, responsabile esteri di > Rifondazione, sostiene "...Penso, ripeto penso perche' non ho prove ne' > vedo come potrei averne, che questi sequestri nascano all' interno del > campo delle forze occupanti ed irachene favorevoli all'occupazione. ." > Cose osservate anche da Paolo Cento dei Verdi) > > RAMON non pensare troppo, altrimenti metti in rilievo la schizofrenia > del tuo segretario, non puoi chiedere alla corda di salvare l' > impiccato. > > SE invece i rapitori fossero della galassia di Al Qaeda, se ne fanno un > baffo dell' embrione di "unita nazionale italiana", anzi la leggono come > una conferma che non vi puo' essere distinzione tra governi e > "opposizioni" dei paesi occupanti. > > RIDICOLI ed inutili sono tutti gli articoli che dibattono sulle mosse > degli 007 italiani, o su quelle delle boniver varie, o che si > interrogano sul fatto che i rapitori "non" hanno lasciato traccia della > loro operazione. > > SE e' come io ne sono convinto, l'inizio della fase della guerra > SPORCHISSIMA, figurati se la polizia (ex miliziani dei partiti del > governo FANTOCCIO) "trova" tracce dell' operazione dei loro COLLEGHI, > tanto piu' se tutto dipende dal vicere' NEGROponte. O SI crede alla > bufala del "passaggio dei poteri"? > > E' UNA constatazione amarissima, ma i dati che si conoscono, basta > volerli vedere, sull'ultimo sequestro, ed una valutazione a partire > dall' esecuzione extragiudiziaria di BALDONI, non portano che a questa > conclusione: dagli squadroni della morte non si sfugge in vita. > > L'UNICA risposta decente che possiamo dare e' quella di moltiplicare le > iniziative di pace, per il ritiro delle forze di occupazione, una > posizione netta e irrinunciabile, in NETTO contrasto con qualsiasi > furbizia politicista di "unita' nazionale", o di "unita' anche con il > diavolo pur di.", le quali "furbizie" si risolvono con lo strisciante > arruolamento nelle truppe della "democrazia-da-esportazione". > > SAPENDO che il ritiro delle truppe italiane (e delle altre) sara' > determinato solo dallo sviluppo e dalla vittoria della resistenza > irachena. (Aspettarsi che lo faccia questa "opposizione" e' solo un > sogno di mezza estate. Perche' verranno le decisioni "collegiali", con > visto ONU, si scopriranno nuovi fronti, la bomba iraniana, i cattivi > siriani, ecc, le vie della "democrazia-da-esportazione" sono infinite.) > > # # # # # > > CHI È JOHN NEGROPONTE, AMBASCIATORE USA IN IRAQ > > Il diplomatico di carriera John Negroponte è stato nominato > Ambasciatore degli Stati Uniti in Iraq. La Commissione per le Relazioni > Estere del Senato, martedì 27 aprile 2004, ha messo in programma una > improvvisa seduta per questa nomina e la dirigenza del Senato ha > previsto il voto a sezione completa per martedì 29 aprile. Sarà a capo > dell'Ambasciata Statunitense, ammesso che la "sovranità limitata" > termini il 30 giugno. > Le note personali di Negroponte lo rendono singolarmente inadatto ad un > incarico così delicato. > Negroponte è stato funzionario politico all'ambasciata americana in > Vietnam dal 1964 al 1968, al culmine della guerra, nel momento in cui si > verificarono esecuzioni extragiudiziali e gravissime violazioni dei > diritti umani, tra cui i massacri perpetrati dalla tristemente famosa > Tiger Force della 101° Divisione Aviotrasportata dell'Esercito. > > Negroponte è stato ambasciatore in Honduras dal 1981 al 1985, periodo in > cui decuplicò il personale, ospitando uno dei più massicci dispiegamenti > di forza della CIA in America Latina. > All'epoca, mentì al Congresso sulle informazioni in suo possesso > riguardo alla famigerata squadra della morte del 316° Battaglione e > gestì aiuti illegali ai Contras che combattevano il governo del > Nicaragua, in aperta violazione delle direttive del Congresso. > > Negroponte è stato ambasciatore in Messico dal 1989 al 1993, conducendo > il North America Free Trade Agreement (NAFTA) alla sua approvazione. > Il NAFTA ha provocato la perdita della terra e dei mezzi di sussistenza > per un milione di messicani ed ha minato i diritti sindacali ed > ambientali in Messico, Canada e Stati Uniti. > > Negroponte ha prestato servizio come ambasciatore presso le Nazioni > Unite dal settembre 2001, durante la preparazione dell'invasione > dell'Iraq, ha mentito alle Nazioni Unite sulle giustificazioni della > guerra ed ha esercitato pressioni decisive sul Messico e sul Cile che si > erano inizialmente opposti alla guerra. > > L'assenza di credenziali democratiche di Negroponte e il suo curriculum > di approvazione - o, quanto meno, di una sua solida capacità di 'non > vedere' gravissime violazioni dei diritti umani -, hanno favorito la sua > nomina all'ONU del 2001. All'epoca, la Commissione per le Relazioni > Estere del Senato aveva approvato la nomina in una seduta rapidissima il > 12 settembre, in fretta e furia durante il caos che era seguito alla > tragedia del giorno precedente. > > A illuminare meglio il quadro della personalità di Negroponte, viene > riportato un personale contributo, scritto nel luglio 2001, da Suor > Laetitia Bordes, s.h.: > > Nuovi dettagli in una storia di malvagità > > "John D. Negroponte, nominato dal Presidente Bush come prossimo > Ambasciatore alle Nazioni Unite"?! Mi si drizzano le orecchie. Alzo il > volume della radio e mi metto ad ascoltare con maggior attenzione. Sì, > avevo ascoltato proprio giusto. > Bush stava nominando Negroponte, l'uomo che aveva portato la CIA ad > appoggiare l'apertura della campagna delle azioni degli squadroni della > morte Honduregni, mentre era ambasciatore in Honduras dal 1981 al 1985. > I miei ricordi tornano al maggio 1982, quando mi trovai faccia a faccia > con Negroponte nel suo ufficio all'Ambasciata USA a Tegucigalpa. Io mi > ero recata in Honduras al seguito di una commissione di inchiesta. > Volevamo avere delle risposte. Trentadue donne erano fuggite dalle > squadre della morte di El Salvador per cercare rifugio in Honduras, dopo > l'assassinio dell'Arcivescovo Oscar Romero nel 1980. Una di queste era > stata la segretaria di Romero. Qualche mese dopo il loro arrivo, queste > donne erano state prelevate a forza dai loro appartamenti a Tegucigalpa, > caricate in un furgone e erano scomparse. La nostra delegazione si > trovava in Honduras per trovare la verità su quello che era successo a > queste donne. > > John Negroponte aveva ascoltato la nostra esposizione dei fatti. Vi > erano stati testimoni oculari alle catture e questo l'avevamo ben letto > nella documentazione che le precedenti delegazioni avevano raccolto. > Negroponte aveva negato assolutamente di essere a conoscenza dei luoghi > dove potevano essere state portate queste donne. Aveva insistito sul > fatto che l'Ambasciata USA non interferiva negli affari del governo > Honduregno e che per noi sarebbe stato più vantaggioso discutere di > questa questione con i governanti dell'Honduras. Però i fatti > sicuramente dimostravano il contrario. Durante l'amministrazione > Negroponte, gli aiuti militari USA all'Honduras erano passati da $4 > milioni di dollari a $77.4 milioni; gli USA avevano promosso una guerra > segreta contro il Nicaragua, ne avevano minato i porti e avevano > addestrato l'esercito dell'Honduras per appoggiare i Contras. > > John Negroponte aveva lavorato a stretto contatto con il Generale > Alvarez, Comandante in Capo delle Forze Armate in Honduras, per > realizzare l'addestramento dei militari Honduregni nella guerra > psicologica, nelle azioni di sabotaggio, e in ogni tipo di violazioni > dei diritti umani, inclusa la tortura e il rapimento. Militari > dell'Honduras e del Salvador venivano inviati alla Scuola delle Americhe > per ricevere l'addestramento per movimenti anti-sommossa diretti contro > la gente della loro stessa nazione. La CIA aveva creato lo scellerato > Battaglione di Intelligence Honduregno 3-16, che si era reso > responsabile dell'assassinio di molti Sandinisti. Il Generale Luis > Alonso Discua Elvir, un insegnante della Scuola delle Americhe, era > stato uno dei fondatori e dei comandanti del Battaglione 3-16. > Nel 1982, gli USA avevano negoziato il libero accesso allo spazio aereo > dell'Honduras e avevano insediato un centro di addestramento militare > regionale per le forze dell'America Centrale, con lo scopo principale di > fornire addestramento alle forze dell'esercito del Salvador. > Nel 1994, la Commissione dell'Honduras sui Diritti Umani sottolineava la > tortura e la scomparsa almeno di 184 oppositori politici. Inoltre la > Commissione accusava John Negroponte di numerose violazioni di diritti > umani. > > Ora, ritorniamo nel suo studio in quel giorno del 1982; John Negroponte > ci aveva assicurato di non avere idea di cosa fosse successo alle donne, > di cui noi eravamo alla ricerca. > Ho dovuto aspettare 13 anni per saperlo! In un'intervista al Baltimore > Sun nel 1996, Jack Binns, il predecessore di Negroponte come > ambasciatore in Honduras, dichiarava che un gruppo di Salvadoregni, > molti dei quali erano donne, era stato ricercato, catturato il 22 aprile > 1981, e selvaggiamente torturato dalla DNI, la Polizia Segreta > dell'Honduras, prima di essere caricato su elicotteri dell'esercito del > Salvador. > Dopo essere partite dall'aeroporto di Tegucigalpa, le vittime erano > state scagliate fuori dagli elicotteri, nel vuoto. > Inoltre Binns affermava al Baltimore Sun che le autorità Nord Americane > erano ben a conoscenza di quello che era accaduto e che questo > costituiva una gravissima violazione dei diritti umani. Ma questo veniva > considerato parte della politica di Ronald Reagan contro i movimenti > insurrezionali. > > Ora nel 2001, appaiono nuovi elementi ad agitare le acque di questa > vicenda. > Poiché il Presidente Bush ha reso pubblica la sua intenzione di nominare > John Negroponte, si parla di altre persone che improvvisamente sono > state fatte "sparire". > In un articolo pubblicato nel Los Angeles Times il 25 marzo, Maggie > Farley e Norman Kempster riferivano dell'improvvisa deportazione dagli > Stati Uniti di parecchi ex membri delle squadre della morte. Questi > uomini potevano produrre testimonianze distruttive contro Negroponte > nelle prossime udienze del Senato. Uno di questi deportati di recente > era proprio quel Generale Luis Alonso Discua, fondatore del Battaglione > 3-16. In febbraio, Washington aveva revocato il visto al Discua, che era > Ambasciatore Supplente all'ONU. Da allora, Discua aveva iniziato a > rendere pubblici particolari relativi all'appoggio USA al Battaglione > 3-16. > > Considerando la storia di John Negroponte in America Centrale, è una > cosa completamente orrenda pensare che lui possa essere scelto per > rappresentare il nostro paese alle Nazioni Unite, un'organizzazione che > si fonda sull'assicurazione dei diritti umani di tutti i popoli che > dovrebbero ricevere il più alto rispetto. > Quanti dei nostri Senatori, mi chiedo, lasciando da parte l'opinione > pubblica USA, sanno veramente chi è John Negroponte ? > > da: "Action Center" > documento fatto circolare da: A.N.S.W.E.R. Coalition (Act Now to Stop > War & End Racism) > > > -- > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html >
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