[bsf-info] Mobilitazione del 16 e 18 settembre



IL BOLOGNA SOCIAL FORUM
PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE/FIACCOLATA
DI GIOVEDI 16 SETTEMBRE, alle ore 20,30 in Piazza XX Settembre
(promossa da Un ponte per.., ACLI, ARCI, ATTAC, CGIL, CISL, Coordinamento
Amministratori per la Pace, Donne in Nero, Emergency, Rete di Lilliput)

sulla base dell'Appello dell'assemblea delle reti, delle organizzazioni e
dei movimenti del Forum Sociale Europeo, riunita a Roma l'11 e il 12
settembre.

"Rimaniamo in stato di mobilitazione permanente per dire: via dalla guerra
e fine dell'occupazione dell'Iraq.
Ci siano sempre mobilitati contro ogni atto di guerra, di terrore e di
barbarie, per salvaguardare la vita di chiunque.
Rilanciamo l'appello per la liberazione dei nostri quattro fratelli e
sorelle - operatori di pace e non coinvolti nell'occupazione, di tutti gli
ostaggi, dei 26 milioni di iracheni.
Il governo italiano porta la tragica responsabilità di averci trascinato in
quest'inferno con la scelta della guerra e dell'occupazione.
A questa scelta ci siamo sempre opposti e continuiamo a chiedere che il
governo si impegni per il ritiro delle truppe, inviate in Iraq contro il
mandato costituzionale.
Il governo in questi giorni ha la massima responsabilità delle sue parole e
dei suoi atti.
Nessuna dichiarazione deve chiudere la possibilità del negoziato.
Il governo può e deve compiere gesti concreti utili alla liberazione degli
ostaggi.
Continuano in queste ore gli assedi e i bombardamenti sulle città dell'Iraq
fin dentro Baghdad. Essi hanno già provocato decine di migliaia di morti
fra la popolazione irachena. La loro cessazione immediata è un'emergenza
umanitaria.
Il governo chieda ai suoi alleati il cessate il fuoco.
Chiediamo al governo di impegnarsi per risolvere la vergognosa situazione
dei detenuti nelle carceri irachene.
Confermiamo l'appello per una settimana di mobilitazione permanente e
articolata in tutta Italia - sulla base della piattaforma unitaria qui
sotto riportata - con manifestazioni sui ponti, alle sedi del governo e
alle prefetture, incontri e iniziative con le comunità islamiche, che
convergano sabato prossimo in una giornata di mobilitazione nazionale con
manifestazioni in tutte le città.
Per non essere tutti ostaggi della guerra permanente, del terrore, della
barbarie.
Liberate la pace
Vita e libertà per Simona, Simona, Ra'ad, Mahnoaz, per tutti gli ostaggi e
il popolo iracheno
Tacciano le armi
Stop subito ai bombardamenti su Falluja e su tutte le città irachene
Fine dell'occupazione
Ritiro delle truppe"

LA NOSTRA PRESENZA ALLA FIACCOLATA DI GIOVEDI 16 MAGGIO
SARA' CARATTERIZZATA CON UNO SPEZZONE DI CORTEO APERTO DA TRE STRISCIONI
- "Liberiamole/i"
- "Non sono le nostre differenze a minacciare la vita degli ostaggi ma i
bombardamenti. Cessate il fuoco"
- Ritirate le truppe



PER SABATO 18 SETTEMBRE, NELL'AMBITO DELLA GIORNATA DI MOBILITAZIONE
NAZIONALE, ALLE ORE 15,30, IL BOLOGNA SOCIAL FORUM PROMUOVE
UNA MANIFESTAZIONE SOPRA IL PONTE DI VIA MATTEOTTI
- Per rappresentare, anche simbolicamente, la nostra vicinanza e la nostra
solidarietà con Un Ponte per..., a Simona, Simona, Ra'ad, Mahnoaz, a tutti
gli ostaggi e alle loro famiglie.
- Per tenere aperti "ponti di pace" tra i popoli contro chi, anche in casa
nostra, ci vuole costringere alle "guerre di civiltà".

SEMPRE NELLA GIORNATA DI SABATO, ALLE ORE 9,30, IL BSF ADERISCE AL PRESIDIO
ANTIRAZZISTA, PROMOSSO DALL'ASSEMBLEA DELLO SCALO INTERNAZIONALE MIGRANTI,
DAVANTI ALL'EX FERROHOTEL DI VIA CASARINI 19.
In solidarietà con i migranti rumeni, contro la provocazione della Lega
Nord e del razzista Borghezio.



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PRESIDIO ALLO SCALO INTERNAZIONALE MIGRANTI

Il prossimo 18 ottobre cade il secondo anniversario dell'inizio
dell'avventura politica ed umana che ha dato origine al progetto dello
Scalo Internazionale Migranti.
Giusto due anni fa, per "motivi umanitari", il Presidente DS del Quartiere
Borgo Panigale chiedeva a Polizia e Carabinieri di sgomberare il Lungo Reno
dalle precarie abitazioni nelle quali vivevano alcune decine di lavoratori
rumeni, allora impegnati nell'impari lotta con i loro datori di lavoro per
cercare di ottenere un permesso di soggiorno in seguito alla sanatoria del
2002.

Il risultato dell'intervento delle forze dell'ordine fu un tentativo di
deportazione collettiva di oltre 80 migranti verso la loro terra di
origine, tentativo fallito grazie all'intervento di tanti compagni che,
ognuno secondo le proprie possibilità, hanno contribuito a mettere i
bastoni fra le ruote ad uno squallido tentativo di pulizia etnica.
Occupato il Ferrhotel con la convinzione di potere dare avvio ad un
progetto nuovo ed originale di inter - azione migranti e italiani,
l'Assemblea di Autogestione dello "Scalo" si è trovata a dover fronteggiare
il silenzio e l'ostruzionismo della Giunta Guazzaloca.
La vecchia amministrazione, infatti, non ha mai posto in essere alcuna
iniziativa concreta per migliorare le condizioni di vita degli abitanti del
Ferrhotel ed anzi è stata di ostacolo, con le sue bugie ed omissioni, alla
realizzazione di ogni progetto politico e sociale nato in seno alla stessa
Assemblea.
Grazie alla "non" attività della precedente Giunta gli abitanti dello Scalo
hanno già trascorso due inverni senza riscaldamento e senza acqua calda,
con la luce elettrica autoprodotta e razionata da due piccoli generatori a
benzina; il successivo e conseguente sovraffollamento della struttura,
hanno poi completato l'opera di ghettizzazione di una realtà umana e
politica nuova e vitale per la nostra città.
E la nuova Giunta?
Ad oggi l'Assemblea dello Scalo Internazionale Migranti non può che
constatare che le molteplici parole di buona volontà spese non sono state
seguite da azioni concrete.
Oltre a questo, va ricordata l'assoluta mancanza di collaborazione di Treni
Italia, attuale proprietaria dello stabile di via Casarini, che, nella
palese intenzione di procedere ad una speculazione edilizia, ne impedisce
l'utilizzo a scopi di accoglienza.
In questo quadro, e nell'assenza di qualsivoglia progettualità politica
delle amministrazioni locali, trova terreno fertile l'iniziativa di quella
frazione politica xenofoba e squadrista incarnata come meglio non si
potrebbe da Mario Borghezio che, facendo perno sugli indotti sentimenti di
paura e di disagio di parte della cittadinanza, cerca di profanare con il
presidio di sabato una Città dalle indiscutibili tradizioni democratiche e
antifasciste.
Noi non possiamo accettare che questi squallidi e pericolosi personaggi
marcino su Bologna vomitando la loro subcultura politica fatta solamente di
postfascismo, razzismo e volgare ignoranza.
Per questo, se chi di dovere non impedirà la scorribanda di sabato prossimo
del Ras Borghezio, noi dell'Assemblea dello Scalo Internazionale Migranti
presidieremo il Ferrhotel di via Casarini, contro il razzismo della Lega,
per denunciare ancora una volta l'inerzia delle istituzioni e per dare
avvio ad una nuova stagione di lotte per risolvere le problematiche
abitative dei migranti rumeni di via Casarini.

Per questo e per molto altro ancora…

PRESIDIO DI SOLIDARIETA' ALLO SCALO INTERNAZIONALE MIGRANTI
SABATO 18 SETTEMBRE, ORE 9.00, VIA CASARINI 23.

ASSEMBLEA DI AUTOGESTIONE DELLO SCALO INTERNAZIONALE MIGRANTI






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