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Ecclesia, società e pace
- Subject: Ecclesia, società e pace
- From: "A Sinistra" <giancanuto at email.it>
- Date: Sun, 29 Aug 2004 22:12:07 +0200
A SINISTRAA SINISTRA Movimento Politico Antiliberista BRINDISI www.asinistra.it I contenuti di questa e.mail sono molto particolari e mi rendo conto che inviandola ad un indirizzario molto vasto e variegato molti di voi potrebbero non esserne interessati. In questo caso vi chiedo scusa e vi prego di cliccare immediatamente sul tasto "cancella". Giancarlo CANUTO - A SINISTRA - Brindisi a.. L'Azione Cattolica Italiana ha invitato l'on.le Fini al proprio Convegno di Loreto. E' stata una scelta che ha suscitato molte polemiche e reazioni vivaci. Molti del nostro gruppo di "A Sinistra" sono cresciuti nell'Azione Cattolica e sentiamo forte questa polemica. Il nostro Michele Di Schiena (tra l'altro è stato per diversi anni consigliere nazionale di A.C.) ha scritto questa nota. b.. Il Salento e le sue tradizioni hanno ormai varcato nettamente i confini pugliesi. In questi ultimi giorni di agosto si celebra a Lecce la tradizionale festa patronale di Sant'Oronzo. Con l'articolo che segue Michele Di Schiena, originario di Lecce, partendo dalla tradizione popolare della festa tratteggia un originale quadro, sociale e politico, della salentinità. c.. L'8 settembre 2004 Mesagne (BR) ospiterà la tappa della Carovana della Pace Sud, promossa dai Comboniani. Il popolo della pace brindisino è chiamato a raccolta. Se non vuoi ricevere queste info basta semplicemente (senza messaggi di minaccia o altro) inviare una e-mail a giancanuto at aliceposta.it con in oggetto cancella Dopo l'invito all'on.le Fini per il Convegno di Loreto DOVE VA L'AZIONE CATTOLICA? Mentre la guerra in Iraq rischia di assumere le dimensioni di un vero e proprio genocidio, mentre continua a scorrere sangue nelle martoriate contrade della Palestina, mentre i terrorismi e le violenze "legalizzate" seminano terrore e lutti in varie parti del mondo, mentre imbarcazioni strapiene di disperati attraversano il mediterraneo con il loro carico di dolore e di morte, mentre l'ingiustizia e lo sfruttamento affamano moltitudini di diseredati, mentre nel nostro Paese si accumulano errori e problemi che faranno crescere in autunno il già pesante impoverimento di massa, mentre tutto questo avviene l'Azione Cattolica fa notizia, rompendo un lungo letargo, per avere invitato come relatore l'on.le Gianfranco Fini al convegno di Loreto. E per porre rimedio a seguito delle tante polemiche in merito a questa discutibile scelta, cosa si ipotizza di fare? Nessun ripensamento, a quanto pare, della scelta medesima e neppure una sua correzione in qualche modo "compensativa" con l'invito rivolto, sia pure in ritardo, a qualche "profeta" dei nostri giorni, credente o non credente, che si oppone alle guerre, alle ingiustizie e all'abbandono con la forza delle parole di verità e con quella di una dura e costante testimonianza di vita. Tutt'altro e di peggio: si pensa di estendere l'invito ad esponenti politici di diverso schieramento per assicurare una sorta di "par condicio" ecclesiale in una penosa passerella di esibizioni e di protagonismi. Sia allora consentito a chi per lunghi anni ha lavorato in Azione Cattolica di ricordare a coloro che oggi la dirigono come il "proprium" dell'associazione sia un impegno di evangelizzazione adeguato alle esigenze e alle urgenze dei tempi, un impegno che dovrebbe seguire la via dell'annuncio diretto della parola di Dio attraverso la proclamazione del Vangelo e la via anche dell'annuncio indiretto della stessa parola mediante la riaffermazione dei valori umani rinvenibili nell'aspirazione alla pace e alla giustizia di milioni di uomini. Un annuncio non solo esplicito ma anche testimoniato con scelte coraggiose e coerenti che del messaggio evangelico e dei valori umani parlino col linguaggio convincente dei fatti. Un impegno che si dovrebbe esprimere quindi nella "compenetrazione" fra evangelizzazione e promozione umana e cioè capace di far passare l' "annuncio" anche attraverso la via necessaria dell'attenzione operosa alle questioni che riguardano «la giustizia, la liberazione, lo sviluppo e la pace nel mondo». Una attenzione che dovrebbe caratterizzare il convegno di Loreto, con la quale l'on.le Fini, e non solo lui, dovrebbe misurarsi. Brindisi, 20 agosto 2004 Michele DI SCHIENA LA FESTA DI SANT'ORONZO A LECCE Tante luci e tante voci, tanti riti e tanti richiami, tanti cari sapori d'antico e tanti gioiosi colori dei nostri giorni. Tanta gente. Gente che va, che viene, che torna, senza una meta precisa, senza una precisa cosa da fare. Gente che si incontra con altra gente in un continuo mescolarsi di volti freschi e di volti segnati dalla fatica o dagli anni, di brevi discorsi e di sagaci battute dialettali, di sorrisi appena accennati e di calorosi saluti, di domande e di risposte, di sguardi interessati e di occhiate distratte, di commenti a mezza voce e di frasi gridate per sollecitare l'acquisto di questo o di quell'oggetto dalle solite bancarelle. Una grande folla che si dà appuntamento non per sostenere i propri beniamini contro un avversario da battere in una importante competizione sportiva, non per ascoltare la voce di un idolo del mondo della musica o dello spettacolo né per manifestare il proprio sostegno ad un noto esponente della propria parte politica o sindacale e nemmeno per riconoscersi nel pensiero e nelle parole di una carismatica personalità religiosa. Piazze e strade gremite di una folla quindi serena, non mossa da particolari interessi né attraversata da forti passioni eppure lontana da qualsiasi clima spensieratamente o chiassosamente vacanziero. Un confluire finalmente "alla pari" di uomini e donne senza leaders, senza privilegi, senza distinzioni di titolo, censo, prestigio, potere. L'esperienza salutare, sia pure fugace, di una comunità di uguali e forse proprio per questo da taluni snobbata o guardata con istintiva avversione. La festa di Sant'Oronzo a Lecce, dentro la secolare tradizione popolare delle tante feste patronali della nostra Puglia e del nostro meridione, è in realtà un grande incontro di popolo per attingere alla sorgente, nel nome di un santo, la linfa corroborante di una fede antica ma sempre viva anche se da alcuni vissuta nell'anonimato religioso senza distintivi e senza esplicitazioni. Un incontro per andare alle radici di una civiltà fatta di tante civiltà: autoctona, illirica, iapigia, mediorientale, afromediterranea, greca, latina. E soprattutto messapica per quel tratto antico, particolarmente esaltante ed ingiustamente misconosciuto della sua storia millenaria e complessa. Una civiltà definita "del bianco" per il colore delle sue pietre e delle sue case, per la luce piena ed intensa del suo sole e per il candore d'animo delle sue genti semplici e schiette. Un incontro infine per riscoprire e riproporre i valori di una cultura "multiculturale" senza appartenenze e senza chiusure, frutto di una molteplicità di tradizioni, di esperienze, di sensibilità e di idee; il "precipitato storico" di una feconda miscela di lingue, costumi, arti, memorie, speranze e progetti diversi. Una cultura perciò del dialogo, dell'incontro, del confronto, dell'accoglienza ed anche della solidarietà e della condivisione che ha sempre dignitosamente reagito con questi suoi valori ad aggressioni, assoggettamenti e soprusi senza mai essere bellicosa o violenta. «Una società pacifica e tollerante - ha scritto Nello Wrona nella introduzione di un libro sui Messapi di Cesare Daquino - che non generò condottieri né eroi trincerandosi dietro le armi e le corazze» e che fece il miracolo di essere, nella terra fra i due mari, «sintesi vivente della molteplicità e delle diversità etniche e razziali, contraltare del bello mitografico, brogliaccio e giornale di bordo di mille partenze e di altrettanti arrivi». Una carta di identità questa che ci descrive come siamo stati ieri e come vogliamo continuare ad essere oggi: salentini, pugliesi, italiani, europei, cittadini del mondo e, per storia e per indole, fratelli nel sangue e nel cuore di tutti coloro che in ogni parte del pianeta soffrono per l'ingiustizia, l'abbandono, le guerre. Brindisi, 21 agosto 2004 Michele DI SCHIENA -- Email.it, the professional e-mail, gratis per te: http://www.email.it/f Sponsor: E' PROduttiva, PROfessionale, PROtetta...è Email.it Pro15, Pro 50, Pro100 la casella più efficiente che puoi trovare. Clicca qui: http://adv.email.it/cgi-bin/foclick.cgi?mid46&d&-8
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