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autobomba o ambulanza?
- Subject: autobomba o ambulanza?
- From: "Disobbedienti " <disobbedientimolise at libero.it>
- Date: Sun, 29 Aug 2004 14:50:27 +0200
Autoambulanza o autobomba? L'inchiesta del giornalista rapito a Nassiriya. Ma è censura Domenica 8 agosto, Agostino Mauriello, giornalista Rai, avvisa la redazione del Tg3 che un collega americano free lance, ha svolto una sua inchiesta ricostruendo la storia di un'autobomba esplosa a Nassiriya. In realtà, secondo il giornalista newyorchese, si sarebbe trattato di un´autoambulanza che, lanciata a tutta velocità nel cuore della notte a Nassiriya con all´interno una donna che stava per partorire, è stata scambiata per un´autobomba e gli italiani l´hanno "beccata", causando la morte della donna e quella di altri tre civili. L´autore del servizio è Micah Garen, il giornalista rapito la settimana scorsa che le «Brigate dei Martiri», hanno minacciato di uccidere entro 48 ore a partire da questa mattina se gli americani non si ritireranno dalla città santa di Najaf. Garen ricostruisce questo episodio con dovizia di particolari, con un´intervista all´autista, riprendendo l´ambulanza tra le macerie. Il giorno stesso in Italia. Va in onda l´edizione del Tg3 delle 19:30. Il filmato giunge in redazione alle 19:20. I giornalisti sfidano il tempo per montare il pezzo prima della messa in onda. Un pezzo inappuntabile e politically correct: si dice che a Nassiriya adesso è tornata la calma, che la tregua regge e un collega ha girato un filmato su un´autoambulanza colpita dai militari italiani. Alla fine del servizio la parola a un comandante italiano che descrive quest´ultima come una bufala, una provocazione. Il pezzo viene montato. Con l´intervista all´autista dell´autoambulanza. Purtroppo nella fretta del montaggio, al posto dell´autista viene inquadrato l´interprete. Il comando italiano contesta il servizio giudicandolo falso e offensivo, nonostante la messa in onda del filmato corretto nelle edizioni successive e l´ammissione dell´errore da parte dei giornalisti del tg3. A Nassiriya scoppia un casino. Gli italiani contestano aspramente il servizio e il giornalista americano viene pregato di andarsene dal campo. Questo succede tra l´8 e il 9. Garen viene rapito tra il 10 e l´11. "Per ripicca - ha detto il direttore del museo di archeologia della città, Abdel Amir al Hamdani - Garen sarebbe stato allontanato immediatamente da Camp Mittica". E in seguito rapito. Una vicenda complessa ma di inconfutabile interesse. E allora perchè, fatta eccezione per il tg3 e un servizio del tg2, nessuno, nemmeno il tg1 che ha il corrispondente unico, ha dato spazio a questo episodio e al servizio del collega americano? Perché il silenzio? Perché, ad eccezioni di pochissime testate la gran parte dei quotidiani ha preferito non dare la notizia (o fuorviarla) né il giorno dopo né quelli successivi? Perché da Nassiriya non trapelano notizie se non quelle ufficiali? La risposta non è così ardua da elaborare. Garen ha potuto fare le riprese perché è un free lance e non un "embedded", cioè un reporter al seguito dei militari. Perchè essere embedded significa non avere alcuna autonomia, vivere, lavorare ed essere soggetti alle leggi e alla censura del campo. Ed è la condizione che devono vivere i giornalisti presenti a Nassiriya. Non poter fare alcun passo senza l´autorizzazione, la mediazione o la scorta dei militari italiani. Da aprile scorso in poi quindi (l´ultimo giornalista italiano andato autonomamente a Nassiriya è Bernardo Valli che è stato in albergo e ha girato per conto suo) l´informazione è tutta "embedded" e pertanto non libera. Ed è perfino scontato ribadire cosa possa significare, in questo quadro politico internazionale così delicato e difficile e pieno di pesanti interrogativi avere un controllo totale dell´informazione che giunge dall´Iraq. Un´informazione che a tutt´oggi è costruita essenzialmente sull´equazione: sciiti uguale miliziani, miliziani uguale terroristi. E intanto un bombardamento americano di 85 morti è trattato con nonchalance. Come se, quando la guerra ormai dovrebbe essere finita e l´Iraq avere un suo governo legittimo, sia del tutto normale che si consumi una strage di civili. L´Associazione Articolo21 giudica sorprendente il silenzio che circonda la vicenda di Garen. Nessuna risposta è pervenuta né dal Ministero della Difesa né dalla Rai chiamata in causa direttamente dal giornalista americano. A 48 ore dalla scadenza dell'ultimatum Articolo21 chiede che la tv pubblica fornisca una ricostruzione ampia e comprensibile della vicenda. L´associazione, che è in possesso di altri materiali e interviste che si riserva di utilizzare, si rende disponibile ad ospitare interventi ed eventuali rettifiche per avere un quadro il più possibile chiaro e veritiero di questo e di altri episodi che gettano nuove ombre sulla situazione irachena. 19/08/2004 __________________________ L'autoritarismo ha bisogno di obbedienza, la democrazia di DISOBBEDIENZA
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