Gino Strada e Emergency



Vi invio questa lettera di g.Strada e alcuni estratti di Emergency che sono
di un´attualitá sconcertante...da prendere in considerazione ogni giorno...
Magari se ognuno di noi li fa girare...Luca


TUTTI GLI ESSERI UMANI NASCONO LIBERI ED EGUALI IN DIGNITÁ E DIRITTI. ESSI
SONO DOTATI DI RAGIONE E DI COSCIENZA E DEVONO AGIRE GLI UNI VERSO GLI
ALTRI IN SPIRITO DI FRATELLANZA.

(art.1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell´Uomo)



...Il pianeta, il mondo che la mia generazione vi ha consegnato, non é quel
¨villaggio globale¨ che molti si ostinano a farci credere. Di villaggi,
infatti, ce ne sono almeno due:

il primo, di medie dimensioni, conta solo un miliardo e duecentomila
persone e consuma l´83% delle risorse del pianeta.

Di fronte a questo dato statistico si passa oltre frettolosamente, si
prosegue nella lettura. Invece occorrerebbe rileggere la frase fino a
impararla a memoria e a capirne il senso, perché lí dentro c´é tutta la
cattiva coscienza del mondo sviluppato, civilizzato, democratico, libero.

...Perché noi consumiamo l´83% delle risorse di tutti e siamo solo il 20%
della popolazione mondiale. E allora la nostra libertá e i nostri lussi, il
potere e il danaro che ostentiamo, tutto quello che abbiamo, insomma, é
nostro, in buona parte, perché lo abbiamo sottratto ad altri.

Certo non siamo andati noi personalmente a rubare di notte, ma é un fatto
che nei Paesi dai quali importiamo frutti esotici per le nostre feste gli
esseri umani muoiono a milioni.

Loro, abitanti del secondo villaggio – di dimensioni enormi, dove stanno
quattro miliardi e settecento milioni di persone – sono nella situazione di
doversi spartire quel 17% delle risorse rimasto disponibile.

Lí, gli esseri umani nel terzo millennio muoiono di fame, di malattie, di
povertá e di guerre.

In quello sterminato villaggio si muore di povertá perché chi deve tirare
avanti con un dollaro al giorno (o un euro) spesso mangia poco e male, e
vive in immondezzai dove abitano anche malaria e tubercolosi...

...E si muore per le guerre. ¨Conflitti tribali – sentenziano in molti con
diprezzo – si ammazzano da sempre, sono dei selvaggi¨. Non ci meraviglia
che ci sia tanta violenza dove la vita é misera, squallida e umiliante per
tutti.

Ci stupisce, piuttosto, che i grandi mezzi di comunicazione liberi e
indipendenti non facciano sapere ai cittadini che l´80% delle armi che
massacrano donne e bambini in quelle guerre ¨tra selvaggi¨ provengono dai
¨rispettabilissimi¨ Paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite (Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia, Cina e Francia),
che le vendono ai dittatori e ai macellai di turno, a chi offre un
¨mercato¨ piú vantaggioso.

...La maggior parte dei conflitti oggi in corso e di quelli cui abbiamo
assistito negli ultimi quarant´anni sono stati incoraggiati, finanziati,
armati e, in qualche caso, pianificati dall´uno o dall´altro di quei Paesi
che insieme dovrebbero garantire ¨la sicurezza del pianeta¨.

...Le grandi lobby che decidono le scelte politiche sono una piccolissima
parte del nostro villaggio, una specie di quartiere residenziale esclusivo:
famiglie potenti, padroni del petrolio e delle armi, della finaFranz Jägerstätter, un contadino contro Hitler, di Erna Putz, edizione
italiana a cura di Giampiero Girardi, Berti, 2000, 252 pagine, 13 euro.
Rintracciabile in libreria (a Trento: Ancora, via S. Croce 35) oppure
presso l'Editrice Berti, via Legnano 1, 29100 Piacenza, tel. 0523 321322;
fax 0523 335866; email: info at bertilibri.it.



Franz Jägerstätter, il testimone solitario, di Gordon Zahn, Editoria
universitaria, Venezia, 2002, 200 pagine. Rintracciabile presso l'Editore
Albert Gardin, c.p. 570, 30100 Venezia, tel. 041 5246242,
www.editoriauniversitaria.com, euvenezia at libero.it.



Non giuro a Hitler. La testimonianza di Josef Mayr-Nusser, di Francesco
Comina, prefazione di Albert Mayr, San Paolo, Alba, 2000, 116 pagine.



Sophie Scholle e la Rosa Bianca, di Paolo Ghezzi, Morcelliana, Brescia,
2003, 230 pagine.



La Rosa Bianca: un gruppo di resistenza al nazismo in nome della libertà,
di Paolo Ghezzi, Paoline, 1993, 307 pagine.





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