È questa una Turchia "democratica " che vuole entrar e nell'UE, ma che applica un "Terrore di Stato" !



UIKI-ONLUS
Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia



Comunicato Stampa

7 luglio 2004



Non volevamo farvi vedere questo tipo di foto anche perché sono disumane.
(in allegato)

È questa una Turchia "democratica " che vuole entrare nell'Unione Europea,
ma che applica un "Terrore di Stato" !



Dei militari hanno tagliato l'orecchio del guerrigliero che avevano ucciso

SIRNAK/MARDIN (06.07.2004) MHA- L'esercito turco, nell'ambito
dell'escalation di operazioni militari contro le forze dell'HPG  (Forze di
Difesa del Popolo) - le quali, per legittima difesa, hanno di conseguenza
interrotto il cessate il fuoco bilaterale il 1 giugno - ha ripreso i suoi
modi degli anni '90, la sua guerra sporca. Dopo che sono stati uccisi 6
guerriglieri il 15-16 aprile e il 6 maggio a Siirt/ Eruh, questa volta i
militari hanno tagliato l'orecchio di un guerrigliero che avevano già
ucciso a Sirnak.

Un cittadino siriano Meas Resit Reso (un guerrigliero dell'HPG) aveva perso
la vita durante un'operazione dell'esercito turco il 26 giugno con un
scontro sul monte di Gabbar nella zona di Sirnak. Successivamente, si è
saputo che, dopo essere stato ucciso, gli è stato tagliato un orecchio.
Qualche giorno fa, la sua famiglia ha preso il suo corpo dall'ospedale di
Sirnak e lo ha portato a Nusaybin. Mentre lavavano il corpo nella moschea,
è stato visto che non aveva l'orecchio. Si è anche saputo che Fonti che non
hanno voluto identificarsi hanno detto che dopo che Reso è stato ucciso, un
sergente voleva tagliargli la testa, ma i militari kurdi e i guardiani dei
villaggi lo hanno fermato.
Reso è stato seppellito con un grande funerale al cimitero di Mardin.
Durante il funerale, Cuma Solmaz, uno dei responsabili della sezione
giovanile del DEHAP, ha detto che nonostante tutti gli sforzi si continua
ancora a soffrire e a morire. E Reso ne è un chiaro esempio. Solmaz ha
sottolineato che ognuno deve essere attento e cercare di fermare ogni tipo
di sofferenza.

Nazim Kok, che aveva partecipato al funerale di Reso, ha ricordato che
negli anni Novanta "eravamo spesso testimoni di scene quali amputazioni di
mani, orecchie, nasi, piedi o dita, di massacri con armi chimiche, e di
cadaveri carbonizzati di gente uccisa. Però, fa soffrire vedere questo tipo
di immagini crudeli nel 21 secolo. Kok, dicendo che anche in guerra ci sono
delle regole, aggiunge che "ci sono regole universali di guerra, per
esempio non si può torturare un ostaggio e non si può infierire sul
cadavere di una persona uccisa in guerra. Purtroppo, questo caso ci fa
vedere che queste regole universali non vengono rispettate. Questo è
inaccettabile."

Il Presidente della sezione locale dell'IHD Hüseyin Cangir ha detto che
seguiranno il caso. "Ci muoveremo per sensibilizzare maggiormente su casi
come questo, che costituisce un reato e per il quale chiederemo un
processo."