[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
16/6 Agenzia Stampa
- Subject: 16/6 Agenzia Stampa
- From: "mondodisotto" <mondodisotto at libero.it>
- Date: Wed, 16 Jun 2004 09:37:58 +0200
Agenzia Stampa Mondodisotto trovate aggiornamenti sul sito del Mondodisotto all'indirizzo http://internazionall.altervista.org/internazionale.html scriveteci alla casella di posta mondodisotto at libero.it Mercoledì 16 giugno 2004 [Palestina] Gerusalemme - Il procuratore generale israeliano Menachem Mazuz ha deciso di non incriminare il primo ministro Ariel Sharon per corruzione nel cosiddetto caso dell'isola greca. Mazuz, che ha annunciato in una conferenza stampa la sua decisione, aveva in precedenza avvertito Sharon dell'archiviazione del caso. [Iraq] Il Cairo - Un gruppo iracheno autodenominato ''Brigate dell'ira islamica'' ha sequestrato in Iraq altri tre cittadini libanesi. A darne notizia e' stata l'emittente 'Al Arabiya', che ha trasmesso un video in cui appare uno degli ostaggi Baghdad - La sorte dei prigionieri iracheni in mano alle forze americane - tra loro anche Saddam Hussein - non sembra trovare concordi governo di Baghdad ed autorita' di Washington. Il premier ad interim, Iyad Allawi, ha detto ieri di sapere con certezza che tutti i prigionieri iracheni verranno consegnati alle autorita' ad interim nelle prossime due settimane, ossia entro la data del 30 giugno che segna formalmente il passaggio di poteri dalle autorita' di occupazione americane alle nuove autorita' irachene. Kirkuk - Sempre piu' nel mirino della guerriglia Kirkuk, principale centro petrolifero del Kurdistan iracheno: e' stato infatti assassinato oggi da ignoti aggressori armati il responsabile della sicurezza per i giacimenti della zona, Ghazi Talabani, che lavorava per la societa' statale 'Northern Oil Company', piu' volte presa di mira negli ultimi tempi. Talabani, raggiunto davanti a casa da un'autentica pioggia di proiettili esplosi da fucili automatici contro la sua vettura mentre stava recandosi al lavoro, e' morto all'istante; seriamente ferito l'autista, che era anche una delle guardie del corpo della vittima. Lo ha denunciato il capo della polizia cittadina, generale Turhan Youssef. Talabani, di etnia curda, apparteneva allo stesso clan del quasi omonimo Jalal Talabani, leader dell'Upk, l'Unione Patriottica del Kurdistan: uno dei due principali partiti autonomisti curdi che di fatto fin dal '92, a Guerra del Golfo appena conclusa, amministrano in regime di ampio auto-governo le tre province all'estremita' settentrionale dell'Iraq; l'altra formazione politica e' il Pdk, il Partito Democratico del Kurdistan di Massud Barzani. Si tratta del terzo delitto di tale gravita' nell'area da domenica, dopo le uccisioni del vice ministro degli Esteri iracheno e di un alto funzionario del dicastero centrale per la Pubblica Istruzione. L'omicidio di Talabani, il quale fungeva da ufficiale di collegamento tra la 'Northern Oil Company', la truppe Usa di stanza in Kurdistan e la compagnia privata di sicurezza 'Erinys', fa seguito all'ennesimo atto di sabotaggio che due notti fa aveva appiccato un vasto incendio, tuttora in corso, contro un oleodotto che collega i giacimenti di Dibis, una cinquantina di chilometri a ovest di Kirkuk, con un impianto di trasformazione a Bajwan, situato una ventina di chilometri piu' a nord della citta' e destinato a soddisfare la domanda interna. Testimoni oculari hanno raccontato che la deflagrazione ha squarciato la condotta, innescando le fiamme che 24 ore dopo stavano ancora avvampando. A detta del direttore generale della medesima compagnia, Adel Kazzaz, il rogo appare in grado di pregiudicare i rifornimenti alle raffinerie della zona. All'incirca nelle stesse ore due distinti attentati dinamitardi avevano messo fuori uso pure i due principali terminal petroliferi di Bassora, nel sud del Paese, provocando il virtuale blocco delle esportazioni di greggio attraverso l'unico sbocco al mare iracheno. [America Latina] Nicaragua - Si é da poco concluso il III° Vertice dei capi di stato dell’Unione Europea e l’America Latina a Guadalajara - Messico. Gli scambi commerciali tra Europa e America Latina sono crollati negli ultimi 30 anni, lasciando spazio allo strapotere nordamericano nel continente. Il Sistema Economico Latinoamericano segnala l’esistenza di una situazione mutuamente escludente tra Unione Europea e Stati Uniti dato che nel continente non esiste spazio sufficiente per i due blocchi. L’avanzamento europeo genera un arretramento statunitense e viceversa. Da un punto di vista economico e commerciale, l’America Latina appare oggi come un enorme campo di battaglia in cui i due blocchi si sfidano. Non é un caso che nello stesso giorno in cui l’Unione Europea si incontrava con i presidenti latinoamericani, gli Stati Uniti firmassero il Trattato di Libero Commercio con il Centroamerica (CAFTA), che non ha un gran peso a livello commerciale, ma sicuramente a livello simbolico. L’Unione Europea ha risposto all’iniziativa nordamericana, per altro ancora molto in dubbio, dell’Area di Libero Commercio de las Americas (ALCA), con un TLC con il MERCOSUR (che potrebbe entrare in vigore ad ottobre 2004), con il Cile e con il Messico (Augusto Zamora). Il prossimo passo sembra essere quello di un TLC con Centroamerica che però potrebbe avere tempi piuttosto lunghi dato che la UE chiede la formazione dell’integrazione Centroamericana prima dell’inizio di qualsiasi negoziazione. Il clima apparentemente molto rilassato del vertice é stato scosso da un documento presentato da Cuba in cui si accusa l’Unione Europea di essersi rifiutata di inserire nel documento finale la denuncia e condanna per gli omicidi e le torture avvenute nelle carceri irachene. Il paragrafo iniziale proposto dall’America Latina e Caribe recitava: “condanniamo energicamente tutte le forme di abuso, tortura e altre azioni crudeli, inumane e degradanti contro i prigionieri di guerra, altri detenuti e qualsiasi altra persona. Siamo costernati per le forme documentate recentemente e tali atti sono totalmente inaccettabili e meritano la nostra condanna. In questo contesto lanciamo un appello ai governi coinvolti affinché applichino pienamente le sanzioni previste dalla legge a tutti i responsabili e facciano rispettare la proibizione della tortura in base alla Convenzione di Ginevra….”. Dopo un violento dibattito in cui la Unione Europea si é rifiutata d’inserire la parola “tortura” e di fare riferimento a casi specifici e a governi specifici, é stata accettata solo la parola “condanna” in termini generali e non a casi specifici come l’Irak e la parola “tortura” é stata cambiata con “maltrattamenti”. Un altro punto in cui si é sviluppata una violenta discussione é stata l’approvazione di un paragrafo in cui si denunciava la Legge Helms-Burton e le nuove disposizioni contro Cuba. In questo caso la posizione latinoamericana é riuscita a prevalere nonostante l’opposizione della UE e si é approvato il paragrafo in cui si rifiuta energicamente l’applicazione unilaterale ed extraterritoriale di leggi contrarie al diritto internazionale e si esterna la preoccupazione per la Legge Helms-Busrton.
- Prev by Date: Re: XIV FESTIVAL DI MUSICA E CULTURE DAL MONDO A CHIASSO 17/19 GIUGNO
- Next by Date: 16/06 Genova: un'ora in silenzio per la pace
- Previous by thread: Re: R: LA FOTO DEL CORRIERE DELLA SERA E' UNA BUFALA !
- Next by thread: 16/06 Genova: un'ora in silenzio per la pace
- Indice: