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Mercoledì 16 giugno 2004

[Palestina]

Gerusalemme - Il procuratore generale israeliano Menachem Mazuz ha deciso
di non incriminare il primo ministro Ariel Sharon per corruzione nel
cosiddetto caso dell'isola greca. Mazuz, che ha annunciato in una
conferenza stampa la sua decisione, aveva in precedenza avvertito Sharon
dell'archiviazione del caso.

[Iraq]

Il Cairo - Un gruppo iracheno autodenominato ''Brigate dell'ira islamica''
ha sequestrato in Iraq altri tre cittadini libanesi. A darne notizia e'
stata l'emittente 'Al Arabiya', che ha trasmesso un video in cui appare uno
degli ostaggi

Baghdad - La sorte dei prigionieri iracheni in mano alle forze americane -
tra loro anche Saddam Hussein - non sembra trovare concordi governo di
Baghdad ed autorita' di Washington. Il premier ad interim, Iyad Allawi, ha
detto ieri di sapere con certezza che tutti i prigionieri iracheni verranno
consegnati alle autorita' ad interim nelle prossime due settimane, ossia
entro la data del 30 giugno che segna formalmente il passaggio di poteri
dalle autorita' di occupazione americane alle nuove autorita' irachene.

Kirkuk - Sempre piu' nel mirino della guerriglia Kirkuk, principale centro
petrolifero del Kurdistan iracheno: e' stato infatti assassinato oggi da
ignoti aggressori armati il responsabile della sicurezza per i giacimenti
della zona, Ghazi Talabani, che lavorava per la societa' statale 'Northern
Oil Company', piu' volte presa di mira negli ultimi tempi. Talabani,
raggiunto davanti a casa da un'autentica pioggia di proiettili esplosi da
fucili automatici contro la sua vettura mentre stava recandosi al lavoro,
e' morto all'istante; seriamente ferito l'autista, che era anche una delle
guardie del corpo della vittima. Lo ha denunciato il capo della polizia
cittadina, generale Turhan Youssef. Talabani, di etnia curda, apparteneva
allo stesso clan del quasi omonimo Jalal Talabani, leader dell'Upk,
l'Unione Patriottica del Kurdistan: uno dei due principali partiti
autonomisti curdi che di fatto fin dal '92, a Guerra del Golfo appena
conclusa, amministrano in regime di ampio auto-governo le tre province
all'estremita' settentrionale dell'Iraq; l'altra formazione politica e' il
Pdk, il Partito Democratico del Kurdistan di Massud Barzani. Si tratta del
terzo delitto di tale gravita' nell'area da domenica, dopo le uccisioni del
vice ministro degli Esteri iracheno e di un alto funzionario del dicastero
centrale per la Pubblica Istruzione. L'omicidio di Talabani, il quale
fungeva da ufficiale di collegamento tra la 'Northern Oil Company', la
truppe Usa di stanza in Kurdistan e la compagnia privata di sicurezza
'Erinys', fa seguito all'ennesimo atto di sabotaggio che due notti fa aveva
appiccato un vasto incendio, tuttora in corso, contro un oleodotto che
collega i giacimenti di Dibis, una cinquantina di chilometri a ovest di
Kirkuk, con un impianto di trasformazione a Bajwan, situato una ventina di
chilometri piu' a nord della citta' e destinato a soddisfare la domanda
interna. Testimoni oculari hanno raccontato che la deflagrazione ha
squarciato la condotta, innescando le fiamme che 24 ore dopo stavano ancora
avvampando. A detta del direttore generale della medesima compagnia, Adel
Kazzaz, il rogo appare in grado di pregiudicare i rifornimenti alle
raffinerie della zona. All'incirca nelle stesse ore due distinti attentati
dinamitardi avevano messo fuori uso pure i due principali terminal
petroliferi di Bassora, nel sud del Paese, provocando il virtuale blocco
delle esportazioni di greggio attraverso l'unico sbocco al mare iracheno.

[America Latina]

Nicaragua - Si é da poco concluso il III° Vertice dei capi di stato
dell’Unione Europea e l’America Latina a Guadalajara - Messico. Gli scambi
commerciali tra Europa e America Latina sono crollati negli ultimi 30 anni,
lasciando spazio allo strapotere nordamericano nel continente. Il Sistema
Economico Latinoamericano segnala l’esistenza di una situazione mutuamente
escludente tra Unione Europea e Stati Uniti dato che nel continente non
esiste spazio sufficiente per i due blocchi. L’avanzamento europeo genera
un arretramento statunitense e viceversa. Da un punto di vista economico e
commerciale, l’America Latina appare oggi come un enorme campo di battaglia
in cui i due blocchi si sfidano. Non é un caso che nello stesso giorno in
cui l’Unione Europea si incontrava con i presidenti latinoamericani, gli
Stati Uniti firmassero il Trattato di Libero Commercio con il Centroamerica
(CAFTA), che non ha un gran peso a livello commerciale, ma sicuramente a
livello simbolico. L’Unione Europea ha risposto all’iniziativa
nordamericana, per altro ancora molto in dubbio, dell’Area di Libero
Commercio de las Americas (ALCA), con un TLC con il MERCOSUR (che potrebbe
entrare in vigore ad ottobre 2004), con il Cile e con il Messico (Augusto
Zamora). Il prossimo passo sembra essere quello di un TLC con Centroamerica
che però potrebbe avere tempi piuttosto lunghi dato che la UE chiede la
formazione dell’integrazione Centroamericana prima dell’inizio di qualsiasi
negoziazione. Il clima apparentemente molto rilassato del vertice é stato
scosso da un documento presentato da Cuba in cui si accusa l’Unione Europea
di essersi rifiutata di inserire nel documento finale la denuncia e
condanna per gli omicidi e le torture avvenute nelle carceri irachene. Il
paragrafo iniziale proposto dall’America Latina e Caribe recitava:
“condanniamo energicamente tutte le forme di abuso, tortura e altre azioni
crudeli, inumane e degradanti contro i prigionieri di guerra, altri
detenuti e qualsiasi altra persona. Siamo costernati per le forme
documentate recentemente e tali atti sono totalmente inaccettabili e
meritano la nostra condanna. In questo contesto lanciamo un appello ai
governi coinvolti affinché applichino pienamente le sanzioni previste dalla
legge a tutti i responsabili e facciano rispettare la proibizione della
tortura in base alla Convenzione di Ginevra….”.
Dopo un violento dibattito in cui la Unione Europea si é rifiutata
d’inserire la parola “tortura” e di fare riferimento a casi specifici e a
governi specifici, é stata accettata solo la parola “condanna” in termini
generali e non a casi specifici come l’Irak e la parola “tortura” é stata
cambiata con “maltrattamenti”.
Un altro punto in cui si é sviluppata una violenta discussione é stata
l’approvazione di un paragrafo in cui si denunciava la Legge Helms-Burton e
le nuove disposizioni contro Cuba. In questo caso la posizione
latinoamericana é riuscita a prevalere nonostante l’opposizione della UE e
si é approvato il paragrafo in cui si rifiuta energicamente l’applicazione
unilaterale ed extraterritoriale di leggi contrarie al diritto
internazionale e si esterna la preoccupazione per la Legge Helms-Busrton.